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Strava Running

Strava

StravaDi software per registrare e analizzare i propri allenamenti ce no sono tantissimi. Alcune funzionalità sono comuni in tutti (split automatici, passo medio, frequenza cardiaca media ecc.), altre sono caratteristiche proprie del singolo programma.

Poco più di un anno fa, ho iniziato a usare Strava, in parallelo a Garmin Connect (correvo con il “Garmin Forerunner 310XT”), successivamente ho aggiunto anche Nike+ (sono passato al “Nike+ Sportwatch GPS”, qui la prima recensione, qui il confronto con il 310XT poi venduto).
Da qualche tempo, è possibile usarlo anche direttamente sullo smartphone, sia come “analizzatore” degli allenamenti registrati con il GPS da polso e successivamente caricati con il computer, sia direttamente, quindi anche per registrare gli allenamenti (utile magari per chi corre con lo smartphone…).

Va molto in voga tra i ciclisti e i triatleti, io mi limiterò a parlare della parte dedicata alla corsa.

L’iscrizione base è gratuita e permette l’accesso a gran parte delle opzioni, mentre per le analisi più avanzate c’è la possibilità di acquistare l’abbonamento Premium (ne parlo più sotto).

Oltre a essere “social” (il funzionamento è un misto tra “Twitter” e “Facebook”), quindi a permettere di seguire (Follow) i vari profili, la creazioni di gruppi (Clubs), i commenti alle varie attività e l’assegnazione del Kudos (“Mi piace”), ha una funzionalità che permette d’individuare automaticamente i tratti in salita, creando quindi una sorta di classifica tra tutti gli atleti che passano di là. Ogni atleta vedrà la sua posizione in classifica e (cosa più interessante), potrà consultare la classifica dei propri tempi. Le classifiche possono poi essere filtrate eventualmente per sesso, età, peso. Al più veloce viene assegnato il record del percorso (CR – Course Record, che diventa KOM/QOM – King/Queen Of Mountain per i ciclisti). È chiaro che il KOM/QOM è diventato una sorta di droga per i ciclisti… ;-)

C’è anche la possibilità di crearsi dei percorsi personalizzati e di renderli pubblici. Il funzionamento è lo stesso: se un atleta passa di là, entrerà in classifica! Quindi si gareggia a distanza con gli altri e (molto più interessante!) ogni volta che si ripassa per quel percorso, si gareggia contro se stessi!

Altra cosa molto utile, per ogni corsa vengono individuati automaticamente i tratti più veloci delle varie distanze (dai 400 metri alla maratona e oltre, con anche tutte le distanze intere quali 20 km, 30 km ecc.), e anche questi entrano nella propria classifica personale.

Periodicamente vengono lanciate delle sfide (Challenges) quantitative (maggior numero di chilometri in un mese, maggior numero di metri in salita…) o qualitative (10 km più veloci, mezza più veloce…), spesso sponsorizzate da qualche produttore di materiale tecnico. Il premio di solito è la gloria, ma in alcuni casi ci sono anche dei piccoli premi.

Per ora è solo in lingua inglese, ma a breve verranno supportate anche altre lingue (indovinate chi ha dato una mano alla traduzione di alcuni termini specifici?).

Come funziona? È molto semplice. Per prima cosa, serve personalizzare il proprio profilo (soliti dati, poi altezza, peso, frequenza cardiaca massima, personal best recenti su una distanza a scelta, scarpe utilizzate ecc.). Successivamente, il programma rileva automaticamente il plugin che si utilizza per caricare i dati dall’orologio (Garmin, Polar, Timex ecc.) e importa tutti gli allenamenti. Eventualmente, è sempre possibile utilizzare l’importazione manuale, che accetta praticamente tutti i formati (“.fit, “.gpx” e “.tcx”). A questo punto è possibile assegnare un nome alla singola seduta, inserirla in una categoria (Run, Race, Long Run, Workout), scegliere le scarpe utilizzate (tiene conto dei chilometri totali delle diverse scarpe), inserire dei commenti. Spuntando Private i propri follower non la vedranno.
Poi si passa all’analisi dei dati: velocità media, battiti medi (se si usa il cardiofrequenzimetro), calorie consumate, grafico della seduta nel tempo con velocità, pendenza, bpm e soprattutto GAP (Grade Adjusted Pace), ovvero un valore “aggiustato” per il passo se il percorso o il tratto in questione fosse stato perfettamente piatto. Per fare un esempio, un chilometro in leggera salita corso in 3’55” può corrispondere a un GAP di 3’45”, ma se la salita era tosta, anche di 3’20”. Ovviamente, se andate in discesa, bisogna fare il ragionamento al contrario (3’40” reale = 4’10” GAP). Interessante, soprattutto su percorsi molto ondulati!

Con l’abbonamento Premium (pagamento mensile o annuale), si attivano un paio di cosette interessanti:

Goals (Progress): obiettivo settimanale sul totale di chilometri o sul totale di ore. Giorno dopo giorno, si vede quanto manca al raggiungimento.
Goals (Performance): obiettivo cronometrico da raggiungere entro una certa data su un particolare percorso.
Suffer Score (Punteggio di Sofferenza): valuta lo sforzo totale dell’allenamento prendendo come riferimento i dati del cardiofrequenzimetro. A ognuna delle cinque zone corrisponde un punteggio, più tempo si sta nelle zone alte (Z3-Tempo, Z4-Threshold e Z5-Anaerobic), più il punteggio aumenta. Le prime due zone (Z1-Endurance e Z2-Moderate) influenzano meno il punteggio. Per il settaggio delle zone, si può lasciar fare al programma indicandogli semplicemente la massima frequenza cardiaca, oppure decidere manualmente come suddividerle. Alla seduta viene assegnato quindi un punteggio. Sopra i 100 punti viene associato anche un epiteto: tra 100 e 150 Tough, tra 151 e 250 Extreme, sopra 250 Epic.

Suffer Score

Lunghissimo ondulato corso in montagna a 1.250 metri, con i primi 3 km di riscaldamento

GAP Pace Zone Distribution (distribuzione del passo “aggiustato”): viene preso il GAP (vedi sopra) e creato un grafico a barre che suddivide il tempo totale passato nelle varie zone (Da Z1 a Z6 rispettivamente Active Recovery, Endurance, Tempo, Threshold, VO2 Max, Anaerobic). Vicino c’è l’intervallo cronometrico di riferimento, che il programma setta in base al Current Fitness Race Time (tempo di riferimento, è praticamente un personal best recente) che si inserisce per una delle distanze disponibili (miglio, 5.000 metri, 10.000 metri, Mezza Maratona, Maratona) nella fase di configurazione iniziale. Per esempio, nel mio caso (con 2h28’45” in Maratona), sopra 4’22” Active Recovery (recupero attivo), tra 3’46” e 4’22” Endurance (corsa lenta), tra 3’23” e 3’46” Tempo (intorno alla soglia aerobica), tra 3’10” e 3’23” Threshold (intorno alla soglia anaerobica), tra 2’58” e 3’10” VO2 Max (intorno al massimo consumo d’ossigeno), sotto 2’58” Anaerobic (anaerobico). A occhio, direi che ci siamo!

GAP

London Marathon 2012

GAP Analysis (analisi del passo “aggiustato”): grafico nel tempo lineare o a barre del GAP.
Race Analysis (analisi della gara): grafico nel tempo lineare o a barre con gli split ogni km, ogni 5 km e la simpatica funzione di “previsione” del tempo finale a seconda di dove si posiziona il mouse.
Personal Heatmap (mappa dei “punti caldi”): utile per chi corre in posti diversi, per capire dove si corre più spesso.
Poi ci sono altre funzionalità, utili soprattutto se si usa Strava direttamente sullo smartphone: Real-time Segments (registra immediatamente il tempo impiegato per completare un percorso), Active Friends (visualizza gli amici che si stanno allenando in questo momento e permette d’interagire con loro) ecc.

Il bello è che le aggiunte e gli aggiornamenti sono continui, quindi magari tra qualche mese, chissà cosa s’inventeranno…

Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire, ma la cosa più semplice è quella di provarlo direttamente! Il mio profilo lo trovate qui.

P. S. Aggiornamento dopo la prima pubblicazione: leggete anche questa recensione dell’amico Massi Milani, qui.

Bryton Cardio 40 GPS Sports Watch

Bryton Cardio 40 GPS Sports Watch

Bryton Cardio 40 GPS Sports WatchMi è arrivato la scorsa settimana con l’invito a provarlo e a farci una recensione. Ammetto che non conoscevo la marca, mai sentita prima d’ora (le mie conoscenze si fermavano a Garmin, Nike, Polar, Suunto, Timex e pochi altri).
Le caratteristiche (qui il sito ufficiale in lingua italiana) dichiarate sono di tutto rispetto: GPS, fascia cardio con collegamento ANT+, massima possibilità di personalizzazione delle schermate, addirittura il sensore di falcata integrato. Tutti aspetti che sulla carta lo pongono alla pari se non sopra ai top di gamma dei vari concorrenti.

Nella confezione c’è l’orologio, la fascia cardio (morbida), il cavo di collegamento per il computer e i vari manuali.

Esteticamente è molto leggero e sottile, nettamente diverso dagli altri GPS, spesso più simili a dei veri e propri computer da polso. Lo si scambia facilmente per un normalissimo orologio digitale. I tasti sono cinque, due per ogni lato e uno centrale. I menù servono a personalizzare ogni aspetto. Le schermate visualizzabili durante le sessioni di corsa sono 6, ognuna suddivisibile in 4, per un totale di 24 informazioni disponibili da tenere sotto controllo mentre si corre!

Una volta concluso l’allenamento, i dati si possono scaricare sul computer in vari formati per poi esportarli nel software online BrytonSport per essere successivamente analizzati. L’ho testato in un paio di allenamenti, quindi provo a tirare subito le somme semplicemente evidenziandone pregi e difetti…

PREGI
– formato e peso: leggero e sottile, diverso da qualsiasi altro GPS da polso visto fino a oggi;
– durata batteria: due settimane in modalità orologio, otto ore in modalità allenamento;
– menù: tantissime informazioni disponibili, schermate completamente personalizzabili;
– precisione GPS: piccolissime differenze con il Nike+ Sportwatch GPS (li ho utilizzati in contemporanea), che a sua volta si era rivelato più preciso del mio Garmin Forerunner 310XT (vedi qui il confronto);
– dati: esportabili liberamente in tutti i formati;
– software online: tantissime informazioni visualizzabili, possibilità di creare allenamenti, obiettivi ecc.

DIFETTI
– cinturino: la plastica sembra molto delicata, chissà col sudore dopo mesi di utilizzo;
– volume degli avvisi: in corsa si sentono appena;
– software online veramente completo ma poco user friendly.

Ritorno alle origini… “Maratonina di Trieste 2013” AKA “La Bavisela” AKA “Maratonina Europea dei Due Castelli”

2011

2011

2007

2007

Domenica si torna in gara, a due settimane dalla London Marathon (vedi qui e qui), ed è un “ritorno alle origini”: la mia prima gara è stata proprio la mezza maratona della Bavisela (allora “Maratonina Europea dei Due Castelli”) nel 2006 (ultimo anno con partenza e arrivo da piazza dell’Unità d’Italia, dal 2007 la partenza è stata spostata a Duino, un percorso decisamente più panoramico e suggestivo, con i 5 km iniziali in salita a compensare i successivi 10 km in discesa), prima facevo tutt’altro (vedi qui il primo post su questo blog).

 
Sempre iscritto dal 2006 al 2011 (nel 2010 però ho optato per la maratona), l’anno scorso l’ho saltata, probabilmente troppo soddisfatto per il tempo della “Maratona S. Antonio” a Padova di due settimane prima (vedi qui).
 
Su cinque mezze maratone, cinque miglioramenti cronometrici (in tre occasioni, anche dei personal best sulla distanza, ovviamente esordio compreso).
Su una maratona, un personal best sulla distanza, poi migliorato ulteriormente altre quattro volte (Berlino 2010, Torino 2011, Pisa 2011, Padova 2012) e comunque battuto per altre due (Lucca 2012 e Londra 2013).

Questo lo storico dei tempi e dei piazzamenti…

2006: 1h34’24” (real time 1h32’47”, PB), 241° assoluto;
2007: 1h18’54” (real time 1h18’45”, PB), 19° assoluto;
2008: 1h14’56” (real time 1h14’52”, PB), 15° assoluto;
2009: 1h13’31” (real time 1h13’31”), 8° assoluto;
2010 (maratona): 2h32’36” (real time 2h32’35”), 4° assoluto, qui il GPS della mia gara, gran negative split e gran finale;
2011: 1h12’52” (real time 1h12’52”), 5° assoluto, qui il GPS della mia gara, occhio allo scoppio;
2012: non ho gareggiato.
 
Quindi ricapitolando:
 
– dal 2008 ho imparato a partire davanti (vedi differenza col real time nel 2006 e 2007);
– quest’anno NON posso fare più di 1h12’52”;
– miglioramenti: 14’02” (2007)–>3’53” (2008)–>1’21” (2009)–>39” (2011)–>nel 2013?
 
Per la prima volta, gareggerò su una mezza a due settimane da una maratona. Di solito la maratona è il mio ultimo impegno prima di un periodo di recupero più o meno lungo, solo nel 2010 (due settimane dopo) e nel 2012 (tre settimane dopo) avevo deciso di gareggiare, ma su un percorso di soli 8 km (“Trofeo Principe” in entrambe le occasioni, qui la gara dell’anno scorso).
 
Altra novità, da un paio di settimane sto cercando di qualificare ulteriormente la parte aerobica, eliminando le sedute di recupero a sensazione e sforzandomi di correre anche il giorno dopo i “lavori” in un range allenante (3’40”-4’00” al km dopo il riscaldamento, leggermente più lento il giorno prima della gara), riducendo il chilometraggio totale di ogni seduta e inserendo stabilmente un giorno senza corsa a settimana (lunedì, nell’ultimo periodo invece saltavo un giorno ogni due o tre settimane). Parola d’ordine, no “junk miles” (o poco via).
Tutto questo anche grazie a un intervento “esterno”, ma ci tornerò su in altro post dedicato al programma per i 10.000 in pista del 9 giugno e per le successive gare più corte (5.000 e 3.000), inoltre a breve ci saranno anche altre novità interessanti…
 
Cosa mi aspetto quindi domenica? Niente di particolare!
La prendo come viene, anche perché con la partenza alle 10:30 (del 5 maggio!) e il percorso (salita iniziale di 5 km, discesa di 10 km, finale più o meno pianeggiante ma sembra salita se fa caldo), a parità di condizione fisica, si può viaggiare su e giù di 3 o 4 minuti sul tempo finale, a seconda del clima!

Risultati

2024 (6 gare?)

  • 20/10/2024, “Corsa dei Castelli” (10 km)
  • 07/09/2024, “Trofeo Val Rosandra” (3.000 m in pista)
  • 19/05/2024, “Corri Trieste” (10 km)
  • 12/05/2024, “Trofeo Parovel” (8,5 km)
  • 21/04/2024, “Mujalonga sul mar” (10 km)
  • 07/04/2024, “Giro di San Giacomo” (8 km), 8° (1° SM45), 28’41”

2023 (4 gare)

  • 15/10/2023, “Corsa dei Castelli” (10 km), 16° (1° SM45), 38’22”
  • 09/09/2023, “Trofeo Val Rosandra” (3.000 m in pista), 7° (1° SM45), 10’02”
  • 21/05/2023, “Corri Trieste” (10 km), 12° (2° SM45), 37’21”
  • 14/05/2023, “Trofeo Parovel” (8,5 km), 9° (1° SM45), 31’41”

2022 (7 gare + 1)

  • 16/10/2022, “Corsa dei Castelli” (10 km), 14° (1° SM45), 38’14”
  • 25/09/2022, “Trofeo Generali Conad” (7,5 km), 6° (1° SM45), 28’06”
  • 10/09/2022, “Trofeo Val Rosandra” (3.000 m in pista), 4° (1° SM45), 9’46”
  • 05/08/2022, “Staffetta de Muja” (3 x 1 km abbondante per 1 ora), 8i M, 18,3 km
  • 26/06/2022, “SuPelBoscheto” (3,5 km), 10°, 14’06”
  • 11/06/2022, “Giro di San Giacomo” (7,8 km), 5° (1° SM45), 27’55”
  • 22/05/2022, “Corri Trieste” (10 km), 13° (1° SM45), 36’25”
  • 15/05/2022, “Trofeo Parovel” (8,5 km), 4° (1° SM45), 31’31”

2021 (1 gara + 1)

  • 17/10/2021, “Corsa dei Castelli” (10 km), 10° (1° SM45), 37’37”
  • 06/08/2021, “Staffetta de Muja” (3 x 1 km per 1 ora), 7i M, 19 km

2020 (0 gare)

2019 (0 gare + 1)

  • 12/12/2019, “L’Americana disagiata al Magazzino 26″ (5 giri da 600 m circa), 3°, 1’38” l’ultimo giro

2018 (3 gare + 1)

  • 06/12/2018, “L’Americana disagiata al Magazzino 26″ (6 giri da 600 m circa), 2°, 1’52” l’ultimo giro
  • 22/04/2018, “London Marathon” (42,195 km), 520° (92° 40-44), 2h52’13”
  • 15/04/2018, “Corri Trieste” (10 km), 7° (1° SM40), 36’09”
  • 25/03/2018, “Stramilano” (21,097 km), ritirato al 15° km

2017 (8 gare + 2)

2016 (8 gare + 2)

2015 (11 gare + 2)

2014 (10 gare + 1)

2013 (17 gare)

2012 (17 gare)

2011 (16 gare)

  • 18/12/2011, “Pisa Marathon” (42,195 km), 7° (5° BM), 2h29’44” (3’33” al km)
  • 13/11/2011, “Turin Marathon” (42,195 km), 29° (2° M35), 2h30’34” (3’34” al km)
  • 16/10/2011, “Su e zo pei clanz” (9,3 km), 1° (1° M35), 31’35” (3’24” al km)
  • 02/10/2011, “Maratonina delle città del vino” (21,097 km), 1° (1° M35), 1h16’19” (3’37” al km)
  • 18/09/2011, “EuroMarathon Koper-Muggia” (21,097 km), 6° (3° M35), 1h18’59” (3’44” al km)
  • 27/08/2011, “Miramar… ina” (16,7km), 3° (2° M35), 1h1’20” (3’40” al km)
  • 26/08/2011, “FestAtletica” (1.000 m in pista), 6° (1° M35), 2’46”3 (2’46” al km)
  • 25/06/2011, “Trofeo Val Rosandra” (3.000 m in pista), 1° (1° M35), 9’12” (3’04” al km)
  • 19/06/2011, “Campionato Regionale Individuale Master” (5.000 m in pista), 1° (1° M35), 15’45” (3’09” al km)
  • 12/06/2011, “La Campi Elisi” (5,2 km), 2° (1° M35), 16’33” (3’11” al km)
  • 02/06/2011, “Napoleonica” (8 km), 2° (1° M35), 27’01” (3’22” al km)
  • 22/05/2011, “Corri Trieste” (8,6 km), 4°, (2° M35), 27’29” (3’17” al km)
  • 15/05/2011, “Trofeo Principe” (8,3 km), 2° (1° M35), 26’53” (3’14” al km)
  • 08/05/2011, “La Bavisela – Maratonina Europea dei Due Castelli” (21,097 km), 5° (3° M35), 1h12’52” (3’27” al km)
  • 17/04/2011, “Trofeo Track&Field” (10,1 km), 5° (1° M35), 34’30” (3’27” al km)
  • 03/04/2011, “Trofeo No Stop Viaggi” (12,3 km), 5° (1° M35), 44’30” (3’37” al km)

2010 (15 gare)

  • 26/09/2010, “Berlin Marathon” (42,195 km), 61° (22° M30), 2h32’02” (3’36” al km)
  • 12/09/2010, “L’Atleta Chiamato Cavallo” (8 km), 5° (1° TM), 27’37” (3’27” al km)
  • 05/09/2010, “24 x 1 ora” (16,795 km), 5° (1° TM), 1h (3’34” al km)
  • 22/08/2010, “Karnten Lauft” (21,097 km), 26° (8° M30), 1h13’48” (3’30” al km)
  • 03/07/2010, “HochPustertal Run – Classic Run” (12,1 km), 2° (2° M30), 40’26” (3’20” al km)
  • 26/06/2010, “Trofeo Val Rosandra” (3.000 m in pista), 1° (1° TM), 9’07” (3’02” al km)
  • 13/06/2010, “La Campi Elisi” (5 km), 1° (1° TM), 15’47” (3’09” al km)
  • 04/06/2010, “Corri Trieste” (5,8 km), 4°, (1° TM), 17’48” (3’04” al km)
  • 02/06/2010, “Napoleonica” (8 km), 1° (1° TM), 26’57” (3’22” al km)
  • 16/05/2010, “Trofeo Principe” (8,2 km), 2° (1° TM), 26’44” (3’16” al km)
  • 02/05/2010, “La Bavisela – Maratona d’Europa” (42,195 km), 4° (1° TM), 2h32’35” (3’37” al km)
  • 25/04/2010, “Mujalonga” (8,4 km), 2° (1° TM), 27’06” (3’14” al km)
  • 11/04/2010, “Vivicittà Trieste” (12 km), 1° (1° TM), 39’30” (3’17” al km)
  • 28/03/2010, “Trofeo Running World” (12,3 km), 1° (1° TM), 41’21” (3’21” al km)
  • 21/03/2010, “Maratonina di Brugnera” (21,097 km), 8° (2° TM), 1h10’18” (3’20” al km)

Ultima settimana!

Ho già iniziato a scaricare: dopo la gara di domenica scorsa (qui il post dedicato), ho corso ogni giorno per 88 km su 7 sedute (103 km la settimana precedente, 105 km quella prima ancora).
 
Due sedute di richiamo del ritmo maratona rispettivamente di 17 e 16 km (mercoledì una progressione di 9 km da 3’40” a 3’24” al km, sabato 10,5 km a ritmo maratona, 3’32” al km, ma tenendo conto della Bora…), due sedute di corsa lenta in progressione rispettivamente di 12 e 11 km (martedì con 9 km a 3’54” al km, venerdì con 8 km a 3’49” al km), tre sedute di recupero (lunedì 12,5 km post-gara con qualche allungo alla fine, giovedì 11,5 km e domenica 8,5 km con qualche allungo alla fine).
 
Praticamente ho tagliato quasi il 20% del chilometraggio standard dell’ultimissimo periodo, velocizzando ogni seduta di corsa lenta e di corsa lenta di recupero, concludendo sempre in progressione.
 
Questa settimana si taglia ancora, con un’unica seduta di richiamo del ritmo maratona martedì, due corse lente in progressione lunedì e giovedì, una corsa lenta di recupero mercoledì e una sgambata pre-maratona sabato.
 
Correrò meno, quindi per compensare scriverò di più: un post al giorno da domani a venerdì!

Nike+ Sportwatch GPS con Trasmettitore Polar Wearlink+ Nike+

Sono decisamente più bravo a correre che a fotografare…

È arrivato questa settimana e l’ho già utilizzato un paio di volte in contemporanea al mio amato  (anche se ultimamente la fascia cardio mi fa dannare parecchio) Garmin Forerunner 310XT (ormai uno della famiglia, stiamo parlando di quasi 14.000 km in poco meno di 1.000 sedute, da marzo 2010…), più che altro per confrontare i dati e la fedeltà dei tracciati GPS, ricordando sempre che sono per scelta “imprecisi” (A MORTE i podisti che a fine gara, guardando il GPS affermano “Era più lunga!”: prima di utilizzare uno strumento, leggete le istruzioni e soprattutto come funziona! È assolutamente normale uno scarto dell’1% su un rettilineo a cielo aperto, figuriamoci su un percorso cittadino con tante curve e magari palazzi alti, per non parlare del “comportamento” in pista…).

 
Ancora un paio di corse in parallelo e tirerò le somme con un post dedicato al confronto tra i due, tenendo ovviamente conto del discorso prezzo: quelli ufficiali sono 249/299 euro per il Garmin (senza e con la fascia cardio), 169 euro per il Nike+ e 69 euro per la fascia Polar (quindi un gap rispettivamente di 80 o 61 euro).
Per entrambi è possibile risparmiare qualcosa cercando su Internet, ma siamo sempre al massimo intorno al 20% (scarso) di sconto.

Nel frattempo quindi, descrivo le caratteristiche principali del Nike+ Sportwatch GPS con la fascia Trasmettitore Polar Wearlink+ Nike+.
 
Ammetto subito di aver sbagliato a non averlo mai nemmeno preso in considerazione perché ritenuto erroneamente troppo “base”: c’è tutto quello che serve, e soprattutto la facilità d’uso e l’immediatezza sono assolute: scarichi e installi il software sul computer, crei il tuo profilo su Nike+, lo accendi, lo colleghi, personalizzi (se vuoi!) un paio di opzioni e via.
 
Al polso risulta leggero e poco ingombrante, lo si può tranquillamente utilizzare anche durante il giorno come orologio sportivo.
 
Lo schermo è quello di un orologio, quindi non grandissimo, ma durante la corsa tutte le informazioni sono a portata di mano (anzi d’occhio).
La schermata è divisa in due: basta scegliere il dato preferito da visualizzare sempre grande (io ho scelto “Passo”, ovvero la media istantanea al km), mentre nella parte alta (più in piccolo) gli altri dati sono accessibili uno alla volta semplicemente utilizzando i due pulsanti a lato (ma è attivabile anche l’opzione che mostra tutti i dati in un loop automatico).

Si può anche (via computer) decidere quali dati non visualizzare mai, in modo tale da personalizzare il menù rendendolo ancora più veloce e accessibile.
I dati disponibili sono “Passo”, “Passomedio”, “Distanza”, “Tempo trascorso”, “Tempo del giro”, “Calorie”, “Orologio”, “Frequenza cardiaca”.
Si possono anche invertire i colori dello schermo (quindi sfondo chiaro e numeri scuri) e attivare un’opzione “Promemoria della corsa”, ovvero (cito testualmente) “… sono brevi messaggi visualizzati sull’orologio per motivarti se è un po’ che non corri.”… direi che non c’è pericolo!
 
Per quanto riguarda la funzione “lap”, si può decidere di disattivarla, lasciarla in manuale (è sufficiente una pressione sulla parte alta dello schermo per chiudere il giro e partire con quello successivo) o impostarla in automatico ogni tot km.
 
L’illuminazione del display è attivabile con una sorta di veloce doppio click.
 
Per gli allenamenti intervallati, si può settare il numero degli intervalli e la durata della parte attiva oltre a quella del riposo, entrambe sia a tempo che a distanza.
 
Nella confezione c’è anche il ricevitore Nike+ Foot Pod da inserire nelle scarpe Nike compatibili: è un accelerometro che permette di registrare i dati anche quando si corre al chiuso (e/o sul tapis roulant) o quando l’orologio perde il segnale GPS (per esempio nelle lunghe gallerie).

La fascia Polar per il rilevamento delle pulsazione è acquistabile a parte, ed è un modello dedicato esclusivamente agli apparecchi Nike+, quindi non funziona con altri protocolli di comunicazione quali per esempio ANT+. Leggera ed elastica, come sempre va bagnata prima dell’utilizzo e risciacquata dopo, inoltre è meglio lavarla regolarmente con detersivi delicati per eliminare ogni residuo di sudore. La prima volta va associata all’orologio, operazione che porta via un paio di secondi.
 
La velocità d’acquisizione del segnale GPS è incredibile: tranne la primissima accensione, impiega mediamente dieci secondi per essere pronto a partire!
 
Si collega al computer direttamente con la presa USB presente nel cinturino (ma volendo c’è anche una prolunga nella confezione) ed effettua l’upload su Nike+ in maniera automatica.
A questo punto si vedono tutti i dati della propria corsa. C’è il riproduttore istantaneo con mappa e grafico di velocità, altitudine e battito cardiaco. Vengono rilevati gli “split” dei singoli km (tempo, variazione in % rispetto al km precedente, frequenza cardiaca media), oltre ai “lap” manuali eventualmente presi durante la corsa.
C’è anche un simpatico menù che attraverso delle icone permette d’impostare le sensazioni, la superficie dove si è corso, il meteo e la “fatica”, oltre alle scarpe utilizzate, in modo da aggiornare il database con i km totali per ogni modello.
C’è anche uno spazio dove poter scrivere liberamente, una sorta di piccolo “diario” per ogni corsa.

Non è ufficialmente supportata l’esportazione dei dati in un singolo file, ma c’è chi ci ha già pensato, quindi senza tanto sforzo è possibile ottenere il file con estensione “.gpx” di ogni singolo allenamento, per poi poterlo importare ed elaborare su qualsiasi piattaforma in rete o in locale (Garmin Connect, Strava, RunKeeper, SportTracks… ma quante sono?).

Ricapitolando, in attesa del post più interessante con il confronto tra i due GPS, devo ammettere che sono rimasto piacevolmente colpito!

È un ottimo strumento, bello esteticamente, essenziale e facile da usare, con all’interno tutto quello che serve per correre!

“Trofeo No Stop Viaggi 2013”, pronto per Londra!

Per una volta, sarò telegrafico:
 
– ore 8:00, arrivo a Basovizza… 7° + Bora = FREDDO! Ma ormai, ci siamo abituati… incontro i compagni di squadra;
– ore 8:40, 4 km di riscaldamento con Fabio e Lorenzo… cambio vestiti in macchina e sono pronto a partire;
 
 
– ore 9:30, si parte puntuali… primi 3 km a tutta in modo da prendere subito un bel vantaggio e non avere problemi, prima volta in salita controllando, in discesa forte ma sempre concentrato verificando bene ogni appoggio, nuovamente in piano cercando di correre regolare, seconda volta salita senza forzare, discesa rilassata, arrivo con percorso inedito rispetto alle precedenti edizioni (forse è un pelo più lunga): 42’23” totali a 3’26” al km, ben più veloce dello scorso anno (il meteo era simile), ma facendo molta meno fatica;
 
 
– ore 10:20, altro cambio vestiti, 4 km di defaticamento con Lorenzo (secondo assoluto, quindi doppietta Pool Sport);
– ore 10:50, ultimo cambio vestiti, relax e chiacchiere in attesa delle premiazioni.
 
 
Esattamente quello che cercavo a due settimane dalla London Marathon 2013. Ora la discesa è iniziata, quindi meno km ma tutti un po’ più veloci, obiettivo mantenere le gambe agili, la mente libera, niente stress, mangiare sempre bene, recuperare bene, e ricordare ancora due o tre volte alle gambe come dovranno correre il 21 aprile. In due parole: CI SONO!
 
Ora un po’ di link: qui il GPS della mia gara, qui la classifica completa, qui il post relativo alla gara dello scorso anno, qui il confronto con gli anni precedenti (dal 2007 al 2011). In sette edizioni (è l’unica gara alla quale ho sempre partecipato da quando corro!), guardando il meteo, abbiamo tre edizioni buone con sole e poco vento (2007, 2008 e soprattutto 2010, in assoluto quella con le condizioni migliori anche per temperatura), un’edizione con freddo e tanta pioggia (2009), un’edizione con tanto caldo (2011) e due edizioni con freddo e tanta Bora (2012 e 2013): Trieste (qui in realtà siamo a Basovizza) è bella perché varia!

Ho corso anche in questa occasione (come due settimane fa alla Belluno-Feltre) con le Karhu Flow3 Trainer e i pantaloncini Copressport ProRacingTrail SHORT.

P. S. A breve GRANDI novità qui sul blog… ;-)
 
N. B. Foto di Alessandro Parlante, AtleticaTS.com

“Belluno-Feltre 2013”, le sensazioni che cercavo

Finalmente sono arrivate le belle sensazioni anche in gara!
Dopo l’esordio “difficile” di due settimane fa (vedi qui il post dedicato), con la maratonina iniziata molto bene ma finita male in 1h12’37”, stavolta ho corso dall’inizio alla fine sì faticando, ma con la netta impressione di essere sempre “in controllo”.
Quello che stavo cercando, a sole quattro settimane dalla London Marathon 2013.
 
Le previsioni meteo per la gara non erano delle migliori (pioggia e una temperatura intorno ai 4°, perfettamente azzeccate), già sabato al mio arrivo all’albergo indicatomi dall’organizzazione (a Mel, praticamente a metà strada tra Belluno e Feltre) c’erano le prime gocce di pioggia e un’umidità ai massimi livelli.

A cena poi, mi sono ritrovato allo stesso tavolo dei tre top runner marocchini (li cito in ordine di arrivo al traguardo: El Barouki, Slimani e Ghallab), veramente alla mano e molto umili, quasi timidi… parliamo di atleti con personali di 2h14′ in maratona eh! Un altro aneddoto per capire: dopo la gara, si sono messi in fila per il pasta party come tapascioni qualsiasi, poi alla ricerca di un posto libero ai tavoli, continuando a chiedere a chi sedeva di fronte com’era andata la gara, complimentandosi loro per primi con chi magari ci aveva messo oltre un’ora di più… chapeau!

 
Tornando alla mia gara, conoscendo il percorso solo grazie al profilo altimetrico pubblicato sul sito e ai suggerimenti degli organizzatori, volevo evitare di partire troppo forte. Ho quindi lasciato fare anche ad atleti che solitamente viaggiano intorno ai miei tempi, impostando un ritmo non troppo impegnativo, tenendo bene a mente quanto successo solo due domeniche prima.
 
Gara molto difficile da interpretare: fino al 23° km è sicuramente favorevole, essendo il dislivello negativo, ma non si tratta di una discesa continua, in quanto ci sono almeno quattro o cinque salite brevi da affrontare.
È praticamente impossibile correre regolari! Passaggio ai 10.000 in 34′ (3’24” al km di media), alla mezza maratona in 1h13′ (3’27” al km di media), ben conscio che dal 23° al 27° km si andava su di oltre 80 metri in verticale!
Salita affrontata senza esagerare per non rischiare di rallentare troppo, con gli ultimi 3 km in buona progressione per sfruttare la discesa finale.
 

Risultato: 7° assoluto (1° M35) in 1h45’29” (3’30” al km di media, qui la classifica completa, qui il GPS della gara), a 40” dal 6°, ma alla mezza lo svantaggio era di oltre 1’20”… poco conta, l’importante era svolgere un buon test per la maratona e così è stato.

Contando i 5 km di riscaldamento iniziali ho portato a casa 35 km totali, dei quali gran parte a ritmo maratona su un percorso per niente semplice: ora non resta che consolidare il tutto nelle prossime due settimane, quindi iniziare la fase di scarico quantitativo per presentarsi il 21 aprile alla partenza della maratona con le pile fisiche e mentali belle cariche.
 
Ho corso per la prima volta in gara con le “Karhu Flow3 Trainer” (ne parlo qui e qui): anche sacrificando 20 grammi in leggerezza, danno quel pelo di controllo in più rispetto alla versione “Light” (ne parlo sempre qui e poi qui), che forse in una gara così lunga e muscolare…
 

Altro esordio, stavolta assoluto (mi sono arrivati in settimana), con i pantaloncini a compressione graduata della “Compressport” (uso da tempo i loro calzini corti, le calze lunghe a compressione graduata e le polpaccere, qui e qui i primi due post), in versione da Trail (qui il prodotto, direttamente dal sito del distributore esclusivo per l’Italia, Biovita): assolutamente ECCEZIONALI! Comprimono talmente tanto le cosce (e le mie non sono propriamente come quelle di un keniano…), che oltre a sorreggere tutta la muscolatura, imprimono quasi una sorta di “effetto rimbalzo” alla gamba ogni qual volta si fa un passo. Le gambe sembrano più leggere…

Bello anche il fatto che sono molto alti in vita, in giornate così fredde è l’ideale.
Solito avvertimento (vedi ultimo paragrafo qui) per indossarli e toglierli: meglio farlo da seduti, in piedi si rischia l’infortunio!!!
 
Concludo con un ringraziamento al grandissimo Alex Geronazzo, vulcanico e instancabile speaker_narratore_scrittore_nordicwalker per l’invito alla gara e il trattamento da vero “top runner” (anche se mi fa sorridere solo pensarlo!).
 
La gara, per il percorso e per come è organizzata, merita sicuramente. Con una giornata climaticamente migliore, credo ancora di più!!!

“Corri al Jolly 2013”, percorso a sorpresa…

Mi ero iscritto a questa gara di 6 km quasi all’ultimo momento, l’unico intento era quello di fare una tirata “al limite” dal primo all’ultimo metro. Tanto tempo senza gare corte, serviva una bella “sgasata”, anche per predisporsi al meglio per il lunghissimo di domenica mattina (volevo partire con le gambe stanche). 
Guardando la mappa del percorso, non avevo idea del tipo di gara: non frequentando quella zona della città, ne ignoravo l’altimetria. Col senno di poi, meglio così! A saperlo prima, forse avrei cambiato idea: su 6 km, avremmo corso in piano per un totale di 600 metri!!!
 
Ecco l’altimetria…
Partenza folle in leggera discesa, costantemente sotto i 3′ al km, inversione a U intorno ai 700 metri, salita e primo mille in 3’05”, poi una discesa pazzesca (tratti sotto i 2’50” al km), unico tratto in piano di 600 metri corso intorno ai 3′ al km (6’13” al 2° km), scalata di 1 km (40 metri di dislivello con un paio di strappi durissimi, è qui che ho perso contatto col vincitore, una ventina di metri non più recuperati), picchiata di 500 metri (sfiorati i 2’30” al km!), altra salita di 400 metri con successiva discesa di 300 metri (16’10” al 5° km), salita finale di 1 km, con parete verticale negli ultimi 10 metri prima di arrivare allo spiazzo col traguardo.

Panorama “mozzafiato” ben descritto dal commento al post del blog amico (qui):“Gentili corridori, stiamo per dare il via alla gara; vi preghiamo quindi di recarvi dietro la linea di partenza, a pochi metri dall’inceneritore cittadino. Approfittiamo per ricordarvi il percorso: dopo i primi 2 km tra corti condominiali, accampamenti di felini randagi e campi da calcio in stato di abbandono, brusca inversione ad U vista tangenziale per arrivare alla prima salita, dove potrete apprezzare diversi esempi di discarica abusiva.
Da lì in poi la qualità del paesaggio scema leggermente, ma per risalire bruscamente all’arrivo, posto in corrispondenza della partenza e quindi in prossimità dell’inceneritore.”
Mancava solo che fosse acceso… :-)Volevo fare fatica? Eccomi accontentato!

 
Settimana podistica da circoletto rosso (125 km su otto sedute), soprattutto per quanto fatto nel fine settimana: sabato mattina 10 km scarsi, sabato pomeriggio la gara (quasi 15 km totali, contando il riscaldamento e il defaticamento), domenica mattina (a sole quattordici ore dalla gara) un lunghissimo di 30 km, metà a 4’34” al km (partendo pianissimo, poi in progressione), metà a 3’47” al km. Londra si avvicina…
 
Il prossimo fine settimana sarò a Belluno per la 30 km della Belluno-Feltre. Altro percorso per niente pianeggiante, andrò alla ricerca di belle sensazioni per affrontare le ultime quattro settimane di avvicinamento alla maratona col piglio giusto.
 
Qui il GPS della gara, qui la classifica completa (2° assoluto in 19’55” a 3’19” al km di media).

Anche in questa occasione ho usato le nuove “Karhu Flow3 Light” (qui i post dedicati), che si riconfermano perfette a questi ritmi!

“Maratonina delle 4 Porte 2013”, un bel regressivo!

Commento a caldo della mezza maratona di questa mattina a Pieve di Cento (1h12’37”, 4° assoluto, 1° di categoria “C”): pensavo di essere scoppiato intorno al 15° km, in realtà è stata una lenta e inesorabile regressione.
Peccato, perché non mi sentivo così bene durante il riscaldamento da un sacco di tempo! Gambe molto reattive e leggere, tanto che i primi chilometri sono volati via con grande facilità (forse troppa!).
Quando ho visto 9’45” al 3° km ho pensato… “Qui c’è qualcosa che non va!”.
Passaggio perfetto al 10° km (33’20”, 3’20” al km), intorno al 12° km ho iniziato ad avvertire le prime difficoltà. Mi sembrava di procedere a 3’20”, invece correvo poco sotto i 3’30” al km.
Negli ultimi cinque chilometri ho anche provato a cambiare marcia per iniziare la solita progressione finale, ma in realtà ho proseguito con lo stesso ritmo fino al traguardo, rinunciando addirittura allo sprint per il terzo posto.
Col senno di poi, avrei dovuto inserire una gara corta durante la preparazione (quattro mesi senza gare sono tanti!), cosa però non facile perché qui in zona c’erano solo cross (che odio come la peste)…
Il clima era molto buono, anche se effettivamente, passare in 24 ore (dopo circa quattro mesi) da patire il freddo vestito con tre strati, guanti e cappello, ad aver caldo in canottiera e pantaloncini… come si dice dalle mie parti “No xè più le meze stagioni!”.
Comunque, come spesso mi capita, vedo il bicchiere mezzo pieno, quindi…
COSE POSITIVE:
1) sensazioni durante i primi km (dovevo frenarmi per non esagerare);
2) passaggi dal 3° al 10° km;
3) nonostante le difficoltà, non sono scoppiato completamente (km più lento il 20° in 3’35”);
4) ho comunque migliorato (di 12 secondi) il tempo dell’anno scorso, quando avevo corso gran parte della gara in gruppo.
COSE NEGATIVE:
1) regressione;
2) ritmo poco uniforme (i due km più veloci in 3’12” e 3’17”, i due più lenti in 3’35” e 3’32”), in una gara lunga non va bene!
Qui il GPS della gara (qui quello dell’anno scorso, il percorso nel finale era leggermente diverso, qui il post relativo), qui la classifica completa.
Capitolo chiuso, guardo avanti ai prossimi allenamenti e alle prossime gare, anche perché quando si trascorre un bellissimo fine settimana tra amici, la gara passa quasi in secondo piano!

Karhu Flow3 Light

Vale il copia-incolla???
 
 
Le ho provate per la prima volta in allenamento questa mattina, sono molto simili alle “Karhu Flow3 Trainer” (qui il post dedicato, qui quello introduttivo su entrambe).
 
Camminandoci, risultano leggermente più secche delle Trainer, e onestamente è difficile notare i 24 grammi in meno (sul mio numero, 10,5 US).
L’impressione è che siano ancora più fascianti.
 
Non sono sicuramente scarpe da 5′ al km! Però, correndo a ritmi veloci, l’iniziale sensazione di “secchezza” scompare, risultato? Direi una “calzascarpa”!!! Praticamente invisibili…
 
Qui l’allenamento svolto (14 km totali): 4,5 km di riscaldamento, 3 x 2 km a 3’18” di media al km con recupero 3′ di corsetta, 2,2 km di defaticamento.
 
Saranno le mie scarpe domenica alla “Maratonina delle 4 Porte” a Pieve di Cento (qui il post con l’obiettivo finale, tra quattro giorni per il risultato)…

Due settimane per un altro muro

Mancano meno di due settimane alla prima gara del 2013, la “Maratonina delle 4 Porte” a Pieve di Cento in provincia di Bologna.
Dopo il muro delle 2h30′ in maratona e quello dei 9′ sui 3.000 in pista (entrambi successivamente ri-abbattuti con un ulteriore miglioramento), sotto con un’altra sfida: l’ora e 10′ nei 21,097 km!
 
Negli ultimi due anni non sono mai riuscito a ottimizzare la preparazione per la maratonina, avendo usato quasi tutte le mezze come gare-allenamenti-test in funzione della maratona.
Le uniche volte dove la condizione era tale da permettermi di “sparare” la gara a tutta, ecco che si metteva di mezzo il meteo (vedi post di sfogo dedicato all’argomento).
 
Cosa cambia stavolta? Innanzitutto, il percorso della gara è molto veloce (l’anno scorso, con una forma nemmeno paragonabile a quella attuale, ho corso in 1h12′ nonostante un vento parecchio fastidioso, vedi post). Inoltre, avendo iniziato la preparazione in anticipo (ultima gara il 28 ottobre 2012), nell’ultimo periodo (7 settimane) sono riuscito a inserire diversi allenamenti di qualità, mantenendo sempre una buona quantità (l’obiettivo principale rimane la “London Marathon” del 21 aprile 2013!).
 
Qui il post dell’11 gennaio, qui quello del 3 febbraio, entrambi riguardanti la mia preparazione.
 
Questo il dettaglio delle ultime tre settimane:
 
– 103 km totali in 6 sedute con 3 sedute di qualità per 36 km intorno i 3’30” al km;
– 132 km totali in 7 sedute con 3 sedute di qualità per 37 km sotto i 3’40” al km;
– 118 km totali (nonostante la neve!) in 7 sedute con 2 sedute di qualità per 24 km sotto i 3’40” al km.
 
Ed ecco le otto sedute di qualità con i link a “Garmin Connect” (ometto i 3/5 km di riscaldamento e quelli di defaticamento).
 
mercoledì 6 febbraio 2013: Corsa Media 14 km con finale in salita (3’38”), 4 x 20” Salita;
 
venerdì 8 febbraio 2013: 2 x (3 km (3’17”) – 2 km (3’19”) – 1 km (3’09”) Rec. 3′ – 2′ corsetta) Rec. 3′ corsetta;
 
domenica 10 febbraio 2013: Corsa Media 10 km (3’32”), 2 x 1′ forte – 2′ piano;
 
mercoledì 13 febbraio 2013: 15 x 1’30” forte – 1’30” Corsa Lenta (12,1 km in 45′);
 
venerdì 15 febbraio 2013: 5 x 2 km (3’27”) Rec. 1 km Corsa Media (3’41”);
 
domenica 17 febbraio 2013: Lungo Lento 18 km (4’28”), 2 x 5 km (3’35”) Rec. 1 km Corsa Lenta (4’05”), Corsa Lenta 5km (4’03”);
 
mercoledì 20 febbraio 2013Corsa Media 15 km con finale in salita (3’39”), 5 x 20” Salita;
 
domenica 24 febbraio 2013: Corsa Lenta 10 km (4’03”), Corsa Media 6 km (3’42”), Progressione 3 km (3’24”).
 
Se paragono questi allenamenti con quanto avevo fatto prima del personale di 1h10’18” (marzo 2010, ma in una gara sospettata di avere un percorso leggermente più corto), non c’è nemmeno paragone!
 
Da questa settimana inizio a diminuire il chilometraggio delle singole sedute. Un allenamento particolarmente duro a metà settimana (mercoledì), uno molto più leggero nel fine settimana (domenica), giusto un richiamo il mercoledì pre-gara. Le restanti sedute, corsa di recupero o corsa lenta per una durata sempre più breve mano a mano che la gara si avvicina.
 
Chissà se il muro è solo nella mia testa o anche nelle mie gambe…

Karhu Flow3 Trainer

Dopo le iniziali impressioni “a freddo” (qui il post), prima osservandole da vicino, poi calzandole per casa, ecco la prova “a caldo”, con le prime due uscite di corsa: un medio corto (10 km a 3’31”) e un medio lungo (15 km a 3’39”). In entrambe le occasioni, ho terminato la seduta con alcune variazioni di ritmo (2 x 1′ forte la prima seduta, 5 salite da 20” la seconda).

 
Qui la prima seduta (19 km totali), qui la seconda (21 km totali).
 
Sembrano scarpe da gara! Leggerissime, molto fascianti, abbastanza secche e molto reattive.

Il piede risulta completamente avvolto, tanto che la tomaia non si sente nemmeno: sembra di correre con delle calze alle quali è stata attaccata una suola. Ciò nonostante, anche a ritmi tranquilli (per esempio, durante il riscaldamento o il defaticamento), non risultano “fastidiose” come alcune superleggere… ma ovviamente non sono scarpe da 5′ al km! Vanno sfruttate con allenamenti veloci o gare.

Sensazioni nettamente diverse dalle “Flow2” (qui la mia recensione), dovute al minor differenziale tacco/punta (8 mm invece di 14 mm), all’ammortizzazione meno evidente e a tutta la struttura della scarpa.
 
Prossimamente proverò le sorelle “Karhu Flow3 Light”, vedremo se questi 24 grammi in meno (sul mio numero, US 10,5) faranno la differenza!

Quattro settimane di Qualità, montagna compresa!

Riprendo dall’ultimo post di venerdì 11 gennaio (ok, prometto che d’ora in poi sarò più assiduo nel pubblicare, almeno due post a settimana!)…
Nell’ultimo mese sono riuscito a inserire varie sedute di qualità, più o meno tre a settimana. La struttura è rimasta indicativamente la stessa: lunedì corsa lenta di recupero, martedì corsa lenta in leggera progressione, mercoledì qualità, giovedì corsa lenta di recupero, venerdì qualità, sabato corsa lenta di recupero, domenica allenamento lungo con all’interno un po’ di qualità.
Per le sedute di qualità, ho cercato di alternare corsa media lunga, interval training di un’ora, progressivi, ripetute lunghe, ripetendo la stessa tipologia d’allenamento ogni 10/14 giorni.
Qui il riassuntone finale con le sedute di qualità e i link a “Garmin Connect” (ometto i 3/5 km di riscaldamento e quelli di defaticamento), dalla prossima settimana s’inizia a fare veramente sul serio, gli obiettivi di stagione si avvicinano!
mercoledì 9 gennaio 2013: 20 x 1′ forte – 2′ Corsa Lenta (15,7 km in 1 ora);
venerdì 11 gennaio 2013: Corsa Lenta 5 km (3’59”), Corsa Media 5 km (3’41”), Progressione con Salita 1,5 km (3’31”);
 – domenica 13 gennaio 2013: Corsa Lenta 9 km (4’20”), 2 x 5 km (3’34”) Rec. 1 km Corsa Lenta (4’24”);
Totale settimana: 108 km su 7 sedute.
mercoledì 16 gennaio 2013: 3 km (3’21”) Rec. 3′ corsetta, 2 km (3’18”) Rec. 2′ corsetta, 2 x 1 km (3’12”) Rec. 1’30” corsetta, 4 x 500 m (1’33”) Rec. 1′ corsetta;
 – venerdì 18 gennaio 2013: Corsa Media 15 km con finale in salita (3’39”), 3 x 20” Salita;
 – domenica 20 gennaio 2013: Corsa Lenta 10 km (4’40”), 2 x 4 km (3’38”) Rec. 1 km corsetta, 2 km (3’39”);
 Totale settimana: 108 km su 6 sedute.
mercoledì 23 gennaio 2013: 20 x 1’10” forte – 1’50” Corsa Lenta (16 km in 1 ora);
venerdì 25 gennaio 2013: Corsa Lenta 5 km (4’05”), Corsa Media 4 km (3’48”), “Gara” 3 km (3’21”);
sabato 26 gennaio 2013 (anticipato di un giorno causa partenza per la montagna): Lungo Lento 25 km in leggera progressione (4’13”);
Totale settimana: 100 km su 6 sedute.
lunedì 28 gennaio 2013 (a Sappada, 1.300 metri di altitudine): Corsa Media con Salite e Discese 13 km (4’00”), 6 x 20” Salita;
 – mercoledì 30 gennaio 2013 (a Sappada, 1.300 metri di altitudine): 7 x 2 km ondulati (3’33”) Rec. 2′ corsetta;
venerdì 1 febbraio 2013 (a Sappada, 1.300 metri di altitudine): 20 x 30” forte – 2’30” Corsa Lenta (14,6 km in 1 ora);
domenica 3 febbraio 2013: Lungo Lento 31 km in progressione (4’13”), Progressione 1 km (3’12”).
Totale settimana: 106 km su 5 sedute (in montagna ho corso a giorni alterni per 61 km in 3 sedute, oltre a fare sci di fondo due giorni e sci di discesa altri due giorni).

 

2012 in cifre

Dopo il riassunto per immagini, ecco il freddo responso numerico.

Tra parentesi, i valori del 2011 (qui il post completo)…
 
– km totali: 4.842 (4.092)
– giorni di corsa: 313 (274)
– gare: 17 di cui 3 maratone, 4 maratonine, 8 altre distanze, 2 in pista (16 di cui 2 maratone, 3 maratonine, 8 altre distanze, 3 in pista)
– km medi nei giorni di corsa: 15,5 (14,1)
– giorni senza corsa causa infortunio/malattia: 2 per infortunio, 2 per febbre (24 per infortunio, 2 per febbre)
– giorni senza corsa programmati: 49 (49)
– striscia più lunga di giorni di corsa: 31 (20)
– striscia più lunga di giorni senza corsa: 4 (11)
– massimo chilometraggio settimanale: 144 km (122 km)
– minimo chilometraggio settimanale: 13 km (0 km)
– peso minimo/massimo registrato: 70,1/74,9 kg (69,5/75,4 kg)
– allenamento iniziato prima: 4:43 AM (5:15 AM)

… e Buon Anno!

Piccolo test dopo 5 settimane di preparazione

Cinque settimane di allenamenti (vedi qui le prime due settimane da 80 e 100 km, le altre tre sono state rispettivamente di 120, 85 e 114 chilometri), è arrivato il momento di testarsi un po’.

Dopo quattro sedute di salite corte (rispettivamente 12, 15, 18 salite da 80 metri, 12 salite da 120 metri), quattro sedute di interval training (rispettivamente 15, 18, 20 volte alternando 200 metri forte a 1′ lento, 12 volte alternando 1′ veloce a 1’30” lento), quattro lunghi (rispettivamente 25 km, 30 km, 25 km con all’interno interval training e salite lunghe, 31 km), tante sedute di corsa lenta e corsa lenta di recupero, esercizi a corpo libero… ecco il responso di un classico 8 x 1.000 con recupero 2′ corsetta: 3’16” il più lento (il primo), 3’03” il più veloce (l’ultimo), per una media di 3’11” (qui il GPS).
Pensavo peggio!!!


Sensazione di gambe_come_prosciutti (effetto secondario delle salite e degli esercizi a corpo libero), tutto sommato intorno a 3’15” la fatica era gestibile.

Bene, calcolando che erano diversi mesi che non affrontavo una seduta del genere…

Tutto come previsto (per ora)

Due settimane senza aggiornamenti, anche al blog servivano un po’ di ferie… la cosa importante è che tutto proceda come previsto (vedi post precedente): prima settimana di ripresa con 5 sedute di corsa lenta per 80 km totali (4 sedute da 15 km e una da 20 km), seconda settimana con 6 sedute per 100 km totali (2 sedute di corsa lenta, 1 di salite corte, 1 di interval training sui 200 metri, 1 lungo lento di 25 km, 1 seduta di recupero).

Il ritmo della corsa lenta è già buono (media sempre sotto i 4’10” al km), i bpm ora sono quasi a regime, dopo le prime uscite che segnalavano chiaramente lo scadimento di forma: in soli dieci giorni (e otto allenamenti), oltre 10 bpm di differenza (vedi qui e qui)!
Le salite e l’interval training? Più o meno come preventivato, tenendo conto del fatto che non li facevo da tanto (troppo) tempo: i polpacci doloranti indicano che ho spinto e non tirato, con le prossime settimane dovrei migliorare sensibilmente.

Questa settimana continuo più o meno come la precedente, aumentando il numero di salite, di ripetute nell’interval training e di chilometri nel lungo lento.

In questo ultimo mese ho scritto poco (un solo post), ma ho letto abbastanza (ho sempre troppo poco tempo per potermi permettere un “molto”)… in arrivo quindi vari post più o meno tecnici, mi serve solo un po’ di tempo per metabolizzare e riassumere il tutto.

-3 al lancio!


Solo tre giorni alla “Lucca Marathon” (partenza ore 9, qui ci si può iscrivere via mail per il live tracking, pettorale 129), con la seduta di stamattina (8,5 km lentissimi, dopo la seduta di ieri con all’interno un serie di 3 x 2 km a 3’22” al km, utile solo per ricordare alle gambe come dovranno correre gli ultimi chilometri della maratona…), la preparazione è definitivamente conclusa (vedi qui e qui gli ultimi due post per saperne di più).

Domani non uscirò a correre, mentre sabato mattina (alla solita ora) farò una sgambata di circa 6 km col finale in leggerissima progressione.

Le previsioni meteo danno parecchia pioggia (quindi umidità) con temperatura intorno ai 10° e un po’ di vento. Non mi lamento, ho visto di peggio!

Collegandomi al titolo (e alla foto!) del post, sentiamo i “Controllori di lancio”…

– Controllo scarpe: scelta tra “Karhu Racer Fulcrum Ride Signature Edition” (usate, nel colore precedente, alla “Turin Marathon 2011” e alla “Pisa Marathon 2011“) o “Karhu Flow Fulcrum Ride” (usate a Padova alla “Maratona S. Antonio 2012“). Al 99% userò le prime… “Per me è GO!”

– Controllo calze: scelta tra polpaccere “Compressport R2” (combinate con le calze “Compressport ProRacingSocks” corte) o le calze lunghe “Compressport Full SOCKS (with 3D.DOTS)“. In caso di pioggia userò la prima combinazione, le polpaccere vengono indossate anche durante la frazione a nuoto del triathlon proprio perché assorbono meno acqua… “Per me è GO!”

– Controllo abbigliamento: calzoncini corti e canottiera societaria, poi eventualmente (a seconda del clima) maglietta a compressione graduata senza maniche (probabile), manicotti a compressione graduata (difficile) e guanti (quasi impossibile)… “Per me è GO!”

– Controllo alimentazione: la base è quella del post dedicato (qui), con delle piccole variazioni riguardo alla tipologia degli alimenti, ma ne parlerò con calma e più approfonditamente tra qualche tempo… “Per me è GO!”

Quindi… chi preme il pulsante di lancio???

Mi è stato detto che ci saranno diversi atleti nella fascia tra 2h25′ e 2h30′, quindi spero di avere compagnia almeno fino a tre quarti di gara. Cercherò di essere il più regolare possibile almeno fino al 32° km (3’30” al km, passaggio alla mezza intorno a 1h13’30”), da lì inizierà la gara vera…