Sensazioni contrastanti alla gara di ieri.
Durante la gara, mi sembrava di andare “forte” (sempre in riferimento al mio livello abituale, quelli che vanno “forte veramente” fanno ben altri ritmi…). Al traguardo invece, vedendo il tempo finale (33’38”), pensando al tempo dell’anno scorso (32’55”, qui) e leggendo successivamente i distacchi con alcuni atleti che hanno corso anche la gara (qui) del 12 aprile (sia quelli che mi sono finiti davanti, sia quelli che mi sono finiti dietro), sarebbe meglio dire che sono andato “piano”.
Dove sta la verità? Vado per punti, cercando di confrontare la mie gara di ieri (qui il GPS) con quella di un anno fa (qui il GPS), oltre al confronto della classifica di ieri (qui) con quella della gara di quindici giorni fa (qui).
1) Passaggi di ieri (presi manualmente ogni 2 km, in corrispondenza dei cartelli): 6’32”, 6’43”, 6’49”, 6’50”, 6’50”. Un anno fa non li avevo presi, ma facendo un confronto con gli split chilometrici rilevati automaticamente (ok, non sono perfetti, ma utilizzando praticamente lo stesso strumento…) dal GPS (“TomTom Multi-Sport Cardio” ieri, “TomTom Multi-Sport” un anno fa), è evidente come ieri, in ogni km (tranne il 5° e il 10°), sono stato leggermente più lento di un anno fa: +2”, +6”, +5”, +3”, 0”, +2”, +7”, +4”, +5”, -1”. E sì che a livello sensazioni, mi sono sentito molto più in spinta ieri…
2) Confronto dei tempi di ieri con quelli di quindi giorni fa (con gli stessi atleti): rispettivamente +3’46” (ieri) e +3’09” (15 giorni fa), +37” e +1’29” con gli stessi due atleti che mi sono arrivati davanti, -48” e -1’38”, -1’05” e -2’08”, -1’10” e -1’24” con gli stessi tre atleti che mi sono arrivati dietro. Solo in un caso su cinque, ieri sono “migliorato” rispetto alla gara del 12 aprile.
Quindi, direi che non ci sono dubbi. Sono andato PIANO!!! Oppure, nonostante un piccolo miglioramento (ok, sono percorsi diversi…) rispetto alla gara di quindici giorni fa (3’21” al km con 170 bpm medi contro 3’23” al km con 169 bpm medi), gli altri sono migliorati di più!
Forse ho caricato troppo la settimana dal 20 al 26 aprile, con due lavori intensi e lunghi (qui quello di giovedì 16, qui quello di domenica 19 aprile), anche perché negli ultimi giorni ho affrontato l’avvicinamento alla gara come sempre. Difficile dirlo con sicurezza.
Ed ecco la cronaca della gara. Alla partenza mi faccio subito sfilare dal gruppo dei top runner e mi ritrovo da solo. Vengo raggiunto e superato da un atleta poco prima del 1° km, lo ripasso intorno al 3° km e inizio ad allungare. Corro da solo fino al 8° km quando vengo raggiunto e superato dalla prima donna e poco dopo da un altro atleta. Aumento il ritmo nell’ultimo km, ma aumentano anche loro, quindi arrivo rispettivamente 19 e 20 secondi dopo di loro, solo 5 secondi prima di un Atleta (con la “A” maiuscola!) di 50 anni, al quale vanno i miei complimenti: firmerei subito per riuscire a correre, tra undici anni (!), anche solo 10” al km più lentamente di quanto ha corso lui oggi!
Mi classifico 13° assoluto e 2° di categoria SM35. Guardando la classifica, al massimo sarei potuto arrivare 12°…
Ora una settimana molto tranquilla, tra sei giorni c’è la mezza maratona della mia città (Trieste Green Europe Halfmarathon – Bavisela), che affronterò quasi alla cieca, ovvero senza alcuna preparazione specifica.
P. S. Stavolta ha vinto Gianmarco Pitteri versione 2014 (vedi qui), ma il 2015 è ancora molto lungo…