Poco dopo la partenza… |
Quarta gara del “Trofeo Provincia di Trieste 2012” alla quale partecipo… e quarta vittoria!
5,2 km in continua salita e discesa, corsi come i precedenti appuntamenti del Trofeo (qui, qui e qui i post a riguardo): partenza a tutta senza badare a tattiche di gara o altro (passaggi: 2’58” al 1° km grazie alla discesa, 6’10” al 2° km ma con in mezzo un’ascesa di quasi 30 metri “spalmati” su 700 metri, 9’30” al 3° km dopo un’altra discesa e un’altra salita, 12’35” al 4° km dopo la discesa), poi all’inversione “a U” a circa un km dalla fine mi sono accorto di avere circa 200 metri di vantaggio sul secondo, quindi ho leggermente alzato il piede sull’acceleratore, concludendo in 16’27” (media al km di 3’10”) e migliorando il mio tempo del 2011 (prima edizione col nuovo percorso) di 4”.
Calcolando il rallentamento finale e il fatto che l’anno scorso avevo spinto alla morte fino alla fine per cercare di raggiungere il vincitore, un ottimo riscontro!
Gara con un paio di situazioni “divertenti”:
– la prima riguarda il cardiofrequenzimetro. Lo uso in gara solo in rare occasioni, per avere alla fine un ulteriore dato di valutazione. Stavolta, nei momenti dove ero vicino ad altri podisti (fino al 2° km e alla fine del percorso credo a causa del passaggio in linea d’aria vicino agli altri), è letteralmente impazzito, con valori tra i 230 e i 240 bpm. Interferenze? O forse è il momento di cambiare la batteria (o direttamente tutta la fascia), calcolando che la uso quasi giornalmente da più di due anni…
… quasi al 4° km… |
– la seconda invece è capitata un po’ prima di metà gara, nel momento dell’incrocio sul percorso con i partecipanti che andavano in senso opposto. A causa delle macchine parcheggiate, non sono riuscito a passare sul marciapiede a destra, quindi mi sono spostato in mezzo alla strada, sulla sinistra. Peccato che per spostarmi a destra e proseguire col percorso, dovevo attraversare le centinaia di podisti che percorrevano la discesa (io ero quindi in salita) in senso contrario!
La fine del serpentone non si vedeva proprio (alla gara c’erano oltre 500 podisti), e dovevo trovare il modo di attraversarlo: ho iniziato quindi a gesticolare con la mano destra facendo segno che volevo passare, ma la maggior parte delle persone ha interpretato quel gesto come un saluto, ricambiando con tanti “Ciaooo”, “Forza!”, “Grande!”, “Vai che il secondo non si vedeee”… alla fine per fortuna ho trovato un piccolo varco e mi ci sono infilato, tagliando letteralmente la strada a un paio di persone…
Anche stavolta ho corso con le “Karhu Racer Fulcrum Ride Signature Edition” e con le polpaccere “Compressport R2“.
Il prossimo appuntamento in calendario è tra dodici giorni: 3.000 in pista nel pomeriggio di sabato 23 (sarò nell’ultima batteria, intorno alle 17, ma spero anche un po’ più tardi).
Conto nel frattempo di andare in pista almeno tre o quattro volte per le ripetute, vediamo se l’operazione “velocizzazione” iniziata qualche settimana fa (qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui alcune sedute), e interrotta solo dalla “Cortina-Dobbiaco Run“, andrà in porto…