“Giro di San Giacomo 2015”, mentalità da sacchettaro…

Stadio Nereo Rocco

Stadio Nereo Rocco… e/o da tapascione, ovvero l’approccio agli antipodi del mio modo di vedere la corsa e lo sport in generale! Per spiegarlo con una frase: accontentarsi della posizione in classifica durante la gara, rinunciando a dare il massimo per cercare di raggiungere quello o quelli davanti (“…tanto non sono della mia categoria…”), per portare a casa il massimo “risultato” col minimo sforzo. Sia ben chiaro, non mi riferisco alla prestazione in sé: si può essere sacchettari/tapascioni anche con un tempo sotto i 32′ su un 10.000 metri, come si può NON esserlo anche correndo la stessa distanza in oltre un’ora. Il mio è semplicemente un discorso di atteggiamento mentale, che esula dalle capacità personali…

Nessuna scusa per questa gara: il clima era uguale per tutti (caldo e molto umido, sembrava di correre in un bagno turco…), il percorso idem (per nulla scorrevole, con due salite e due discese, oltre a tre giri di boa), anche il fatto di essere alla prima di quattro gare in otto giorni (qui il mio programma)… beh non è che me l’ha ordinato il dottore!

Ci sono voluti nove anni e oltre un centinaio di gare: come ha detto qualcuno “C’è sempre una prima volta…”, da parte mia m’impegnerò per farla restare ultima!

E sì che le sensazioni iniziali erano molto buone. Prima parte di gara corsa nel gruppo degli inseguitori (il vincitore annunciato ci ha distanziato da subito): 3’15” al primo km (leggera discesa iniziale, giro di boa a 700 metri), 3’27” il secondo km nonostante la salita di 800 metri (circa 30 metri di dislivello), 6’28” totali per il 3° e 4° km, grazie anche alla discesa di 400 metri. In poche centinaia di metri mi ritrovo però dal 3° al 5° posto, poco alla volta sempre più lontano da chi mi precede.
Al terzo giro di boa, complice anche il rallentamento per riuscire a bere qualcosa al ristoro, mi ritrovo nuovamente assieme ad altri atleti e il lap preso al 6° km (7’04” dal 4° al 6° km) conferma in maniera impietosa il rallentamento. Da lì mi si è praticamente spenta la luce… e in testa si è accesa la “modalità sacchettaro/tapascione”, più o meno in questo ordine:

1) “Mamma mia che caldo e che sete… e mancano ancora quattro chilometri!”;
2) “Mercoledì ho il 5.000 m in pista, se oggi esagero, non recupero…”;
3) “Sono 5° assoluto… 1° di categoria SM35…”.

Un mix devastante! Invece di puntare quelli davanti e sfruttare gli ultimi chilometri per avvicinarli poco alla volta e magari giocarmi la volata, mi sono preoccupato di quelli dietro. Neanche il sorpasso subìto a 2,5 km dal traguardo ha sortito alcun effetto…

Giro giro tondo...Ultimo cenno di reazione nell’affrontare la salita prima della discesa finale, perché in definitiva il 3°, 4° e 5° non erano poi così distanti.
Testa bassa, passi piccoli, “… dai che forse sto guadagnando qualcosa…”, ed ecco in corrispondenza del cartello dell’ultimo chilometro, la degna conclusione di una gara da dimenticare: un addetto al percorso che segnala a una macchina di entrare in un parcheggio, io che ovviamente la seguo… per un simpatico “girotondo” (vedi la traccia del mio GPS a sinistra) che mi fa perdere un bel po’ di tempo e un’ulteriore posizione (oltre che farmi andare completamente fuori di testa…).
Nella successiva discesa grande sportività del 6° che mi fa cenno di passare, ma ormai quelli davanti sono completamente spariti, quindi la mia unica preoccupazione è arrivare in fondo. Si entra nello stadio, vedo lo striscione d’arrivo, rallento e aspetto il 7° per passare assieme a lui il traguardo… il minimo vista la sua sportività!

Atteggiamento mentale quindi da dimenticare in fretta. Peccato, perché la manifestazione è stata organizzata come un grande evento: arrivo dentro lo stadio… deposito borse… docce… massaggi a fine gara… ristoro molto fornito… tutto sommato il percorso è tecnico e “allenante”, magari meglio se calendarizzato da ottobre a marzo, con temperature probabilmente più accettabili!

Qui il GPS della gara, qui la classifica completa, sono arrivato 6° assoluto (1° SM35, la gara era valida anche come “Campionato Regionale di corsa su strada 10 km”…) in 34’56”.

Tasto RESET già premuto, ora penso solo a mercoledì sera!

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