“Maratonina città di Udine 2013″… che dire?

Chiedo i diritti?

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1h15’29” (3’34” al km), 39° (2° M35), qui il GPS, qui la classifica completa.

Riprendo da qui: partenza buona, l’idea era di correre inizialmente intorno ai 3’30” al km e poi aumentare leggermente dopo i primi cinque km. 17’26” il parziale, perfettamente in linea con il programma. Secondi 5 km più lenti, anche a causa di un paio di leggere salite (17’50”). E qui cambia la mia gara: il “fuoco” agonistico si spegne e mi resta il pensiero di portare a casa un buon allenamento per la Turin Marathon, tra otto settimane. Mantengo più o meno lo stesso ritmo (altri 5 km in 17’49”), cedendo ancora qualcosa nel finale (forse non era proprio giornata, dal 15° al 20° km in 18’29”), senza alcuna volontà di partecipare a volate o allunghi finali per raggiungere qualche atleta poco più avanti (ultimi 1,1 km in 3’55”).

Sensazioni? Né brutte, né belle, quasi indifferenti! Una sorta di ignavia agonistica…

Il pensiero va agli ultimi due anni: nelle mezze di settembre e ottobre sono sempre andato più lento del passaggio a metà delle maratone successive (lo so, sembra assurdo anche a me, soprattutto quando poi guardo l’orologio a metà maratona…):

– 2011: “EuroMarathon Koper-Muggia” 1h18’59” (qui) e “Maratonina delle Città del vino” 1h16’19” (qui), poi “Turin Marathon” 2h30’34” (qui) e “Pisa Marathon” 2h29’44” (qui);
– 2012: “Maratonina sul Graticolato Romano” 1h14’46” (qui), poi “Lucca Marathon” 2h32’32” (ma in condizioni meteo proibitive, qui!).

Se tanto mi dà tanto, il mio bicchiere non può che essere (come sempre) mezzo pieno! Forse a livello inconscio, sapere che non è l’evento “clou”, non mi permette di spingere come si deve, ma forse è meglio così!!!

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