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In una parola: SODDISFATTO!
Miglior tempo alla maratonina de “La Bavisela” da quando corro (qui la mia “storia” in questa gara, con quest’anno sono sei partecipazioni alla mezza e una alla maratona), miglior tempo in assoluto sulla distanza dal 2010, anno dove ho corso in 1h10’18”, ma su un percorso sicuramente più corto di 21,097 km (e probabilmente non di poco!).
Se poi aggiungiamo che le condizioni meteo erano sì buone rispetto allo “standard” Bavisela, ma non paragonabili con una gara da correre magari con 12°, oltre al fatto che non ho praticamente svolto nessun programma specifico (dopo la “Milano Marathon” qui, gli unici lavori intensi svolti sono stati molto corti, con la mente già rivolta alle gare in pista di giugno, qui il programma), niente medi, progressivi, lunghi… ecco che la soddisfazione raddoppia e soprattutto mi lascia intravedere la possibilità di migliorare in autunno, curando la preparazione con maggiore attenzione: a ogni distanza, le sue modalità di allenamento!
Ma vado con ordine…
LA GARA: alla partenza si formano subito due gruppetti, davanti i due professionisti che si contenderanno la vittoria, dietro la prima donna e altri sette atleti. Fino al quarto chilometro il percorso è parecchio mosso, leggera discesa, poi leggera salita, salita più impegnativa, infine una bella discesa che immette sulla strada Costiera, per dieci magnifici chilometri che portano fino al bivio di Miramare.
Conosco molto bene il percorso, anche perché nei lunghissimi parto da casa e ci arrivo circa a metà, prima del giro di boa. In Costiera il ritmo è veramente forte, e dopo quattro chilometri sotto i 3’20”, intorno al nono chilometro decido di rallentare leggermente, conscio che la vera gara inizia dopo il 14° km, quando si arriva sul lungomare e la strada spiana. Poco alla volta perdo sempre più contatto, ma non rallento più di tanto (indicativamente 3’25” al km), sono gli altri che aumentano ulteriormente.
Dopo qualche chilometro, in lontananza vedo che il gruppetto comincia a sgranarsi. Picchiata finale e si arriva al bivio di Miramare (3’14”, il chilometro più veloce della gara), per i sette chilometri finali, quasi tutti in piano. Si percepisce un po’ di Bora contraria, ma non mi passa nemmeno per la mente di lamentarmi, rispetto all’anno scorso (qui), non c’è confronto! Rallento leggermente ma senza mai calare troppo (primi tre km sempre sotto i 3’30” al km, poi qualcosa sopra), anche perché quelli davanti piano piano si fanno sempre più vicini. Ne prendo uno al 19° km, e inizio una leggera progressione per cercare di avvicinare l’atleta che mi precede, anche se è ancora parecchio lontano.
Ultimo chilometro in 3’22”, per un real time di 1h12’18”, 34” meglio del 2011.
Confrontando gli split presi ogni 5 km, sono andato più veloce in ogni settore: 17’12” invece di 17’16”, 16’51” invece di 17’04”, 16’58” invece di 17’04”, 17’40” invece di 17’52”.
Qui la classifica completa, qui il GPS su Strava (qui quello del 2011).
Domenica prossima l’ultima gara su strada (“Trofeo Principe”, gara veloce di 8,3 km con un’unica salita e un’unica discesa, l’anno scorso mi sono ritirato perché non stavo bene, dal 2010 al 2012 ho corso sempre tra 26’44” e 26’53”), poi quattro settimane senza impegni agonistici per prepararsi al meglio per le gare in pista di giugno e luglio: tre 5.000, un 3.000 e (forse) due 1.500… inizia il vero #pittproject, qui!