
Dopo le iniziali impressioni “a freddo” (qui il post), prima osservandole da vicino, poi calzandole per casa, ecco la prova “a caldo”, con le prime due uscite di corsa: un medio corto (10 km a 3’31”) e un medio lungo (15 km a 3’39”). In entrambe le occasioni, ho terminato la seduta con alcune variazioni di ritmo (2 x 1′ forte la prima seduta, 5 salite da 20” la seconda).
Sembrano scarpe da gara! Leggerissime, molto fascianti, abbastanza secche e molto reattive.
Il piede risulta completamente avvolto, tanto che la tomaia non si sente nemmeno: sembra di correre con delle calze alle quali è stata attaccata una suola. Ciò nonostante, anche a ritmi tranquilli (per esempio, durante il riscaldamento o il defaticamento), non risultano “fastidiose” come alcune superleggere… ma ovviamente non sono scarpe da 5′ al km! Vanno sfruttate con allenamenti veloci o gare.
Sensazioni nettamente diverse dalle “Flow2” (qui la mia recensione), dovute al minor differenziale tacco/punta (8 mm invece di 14 mm), all’ammortizzazione meno evidente e a tutta la struttura della scarpa.
Prossimamente proverò le sorelle “Karhu Flow3 Light”, vedremo se questi 24 grammi in meno (sul mio numero, US 10,5) faranno la differenza!