
Ho corso anche in questa occasione (come due settimane fa alla Belluno-Feltre) con le Karhu Flow3 Trainer e i pantaloncini Copressport ProRacingTrail SHORT.
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Ecco l’altimetria… |
Poco dopo la partenza… |
… quasi al 4° km… |
In partenza, quasi rilassato… |
Previsioni meteo quasi azzeccate, in realtà le condizioni erano addirittura peggiori, tanto da far pensare a un rinvio della gara: un’ora prima della partenza c’erano 8°, pioveva, ma soprattutto la Bora soffiava con raffiche oltre i 100 km/h!
… all’arrivo, quasi morto! |
A 1 km dal traguardo siamo ancora assieme, a questo punto ci provo: scatto sotto i 2’50” al km, mi accorgo di avere una decina di metri di vantaggio, proseguo ancora un po’, ultima curva a destra prima del rettilineo finale… non ho memoria in gara di cinquecento metri così lunghi e duri (forse solo le gare in pista dai 3.000 in giù): finale corso con tratti sotto i 3′ al km (con la Bora contraria!), piccola curva a destra, vedo il traguardo, l’acido lattico mi ha indurito talmente le gambe che arrivo per inerzia, riuscendo a malapena ad alzare un braccio in segno di vittoria: 15” di distacco al 2° classificato in circa 800 metri, non mi sono decisamente risparmiato nel finale!!!
Finalmente una gara “corta”! C’è il “Trofeo Principe” (partenza e arrivo nei pressi dell’omonimo stabilimento), manifestazione “giovane” (sarà la quinta edizione) di 8,2 km (8,3 km l’anno scorso, a causa della partenza leggermente arretrata), un percorso abbastanza vario con un’unica salita impegnativa, oltre a qualche piccolo saliscendi.
La cosa che più mi piace di questa gara (il panorama della zona industriale non è dei più suggestivi, se poi ci aggiungiamo i “profumi” dell’oleodotto…) è che negli anni ha mantenuto sempre lo stesso percorso (tranne appunto la piccola variazione dell’anno scorso): l’ideale per sfidare se stessi!
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Edizione del 2010 |
Qui ci sono i due GPS del 2010 e del 2011, si sale (e ovviamente si scende) di quasi 50 metri in verticale, non proprio una gara piatta.
Cosa ho fatto per prepararmi in queste tre settimane dopo la maratona?
La prima ho recuperato (4 sedute per 55 km totali, con un’unica seduta un po’ più vivace a sette giorni da Padova), la seconda ho caricato un po’, cercando di ascoltarmi e assecondando sempre le sensazioni (7 sedute per 98 km totali), la terza ho diminuito i km totali delle singole sedute, velocizzando i ritmi di corsa delle stesse (il cosiddetto “tapering”, vedi post con “esperimento” riuscito a riguardo!).
– mercoledì 2 maggio, 16 km in totale con all’interno 15 x 300 m in 52” col recupero di 1’10” di corsa;
– sabato 5 maggio, 17,5 km in totale con all’interno 5 x 1 km in 3’02” (Rec. 3′ corsetta) e 5 x 400 m in 1’09” (Rec. 2′ corsetta);
– mercoledì 9 maggio, 15 km in totale con all’interno 2 km a 3’10” (Rec. 3′ corsetta), 2 x 1 km in 3’01” (Rec. 3′ corsetta), 4 x 400 m in 1’07” (Rec. 2′ corsetta).
Mai fatti i 1.000 così veloci e così “facili”. Per domenica la vedo quindi abbastanza bene… ;-)
P. S. Sarà anche l’occasione per esordire in gara con le “Karhu Racer Fulcrum Ride Signature Edition” (qui il post a riguardo, qui tutti quelli relativi al modello precedente di colore verde) e per utilizzare per la prima volta in assoluto le polpaccere “Compressport R2” (vedi post).
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“Racer” a confronto… nuove vs. vecchie! |
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In ordine di “arrivo” a casa Pitteri (a sinistra le prime arrivate) |
In realtà, i nuovi modelli per tale categoria sono quattro (due quelli della categoria Stabili, uno da Trail), ma le “Racer Fulcrum Ride Signature Edition” (categoria “Neutral Race”) nel nuovo colore (che riprende la bandiera finlandese) non sono ancora disponibili.
Quindi, per ora mi devo “accontentare” (si fa per dire eh, grazie “Karhu Nordic AB” e “Karhu Italia”!) delle “Flow Fulcrum Ride“, delle “Forward3 Fulcrum Ride” (entrambe categoria “Neutral Performance”) e delle “Fast3 Fulcrum Ride” (categoria Neutral “Training”), che vanno a fare compagnia alle due “Fast2 Fulcrum Ride” (nella prima versione color verde ormai messa da parte avendo raggiunto i 1.200 km, e in quella successiva color porpora, attualmente intorno ai 400 km) e alle “Racer Fulcrum Ride” (circa 250 km per 2 maratone, 4 maratonine e la gara di 12,3 km di domenica scorsa).
Non ho inserito volontariamente la categoria di appartenenza in base al peso (A1, A2 e A3) in quanto, come già specificato alla fine di questo post, ormai è un concetto superato: scarpe più leggere possono essere meno “performanti” di scarpe più pesanti e viceversa.
Infatti, dopo aver pesato le scarpe, ho scoperto che le “Fast3” sono più leggere delle “Forward3”, ma dichiaratamente meno “veloci”!
Qui trovate tutti i miei post relativi alle scarpe “Karhu” finora utilizzate, qui invece quelli dedicati alle “Fast2” e qui quelli dedicati alle “Racer”.
In ordine di peso (dalla più leggera)…
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In ordine di peso (a sinistra le più leggere) |
Dedicherò inizialmente un post per ogni nuovo modello, ma mi servono almeno un paio di uscite ciascuno per farmi un’idea precisa.
Guardandole e semplicemente calzandole per camminarci un po’ per casa, si nota la solita cura dei dettagli e l’estrema morbidezza della tomaia, oltre all’avanpiede molto scarico, quindi confermo quanto scritto a suo tempo in questo e in quest’altro post.
Aggiungo solo una prima impressione avuta con le “Fast3”: la sensazione di “caduta in avanti” è ancora più evidente rispetto alla versione precedente!
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Grazie a runner maniac per la foto! |
Rieccomi a casa dopo la trasferta toscana di quattro giorni (due a Pisa per la gara, due a Firenze per… il post gara!).
Devo essere sincero: fino a due anni fa, mai avrei pensato neanche lontanamente di riuscire a correre una maratona a 3’33” di media al km!!!
Ora il riposo obbligatorio, ovvero due/tre settimane con qualche corsa a sensazione e poco altro. Da gennaio si riprende con alcune settimane di costruzione aerobica (si riparte dalla base!), ma sarò più specifico in un altro post, bisogna studiare per bene gli obiettivi per il 2012!
Qui il GPS della gara, qui la classifica completa (7° assoluto, 3° italiano, 5° categoria BM).
Concludo con due foto relative al giorno prima (sabato 17) e al giorno dopo (lunedì 19).
Questo è il “simpatico” articolo su un quotidiano locale, soprattutto per l’ultima frase… della serie “non dormite troppo tranquilli”!
Questi invece sono i protagonisti della degustazione fatta a Firenze lunedì sera… da sinistra verso destra: buon riscaldamento con un onesto Rosso di Montalcino, subito un mille a 3′ al km con un incredibile Chianti Classico (vera sorpresa della serata!), si cerca di tenere il ritmo con un Brunello di Montalcino ma si paga lo sforzo del mille precedente, poi grande ripresa con un mille da scarpa chiodata per il Brunello di Montalcino seguente (il top della serata!), altro piccolo cedimento per l’ultimo Brunello (da riprovare tra un paio d’anni), defaticamento svelto con un buon Passito.
Classifica finale (sempre da sinistra): 4°, 2°, 3°, 5°, 6°, 1°…
Tiratevi giù le etichette… e Buone Feste a tutti!!!