“Basovizza e dintorni 2012” (AKA “2° Trofeo No Stop Viaggi”), ho vinto io o ha vinto il vento?



– Correre da due settimane (come sempre al mattino, finendo intorno alle 7:00) in abbigliamento primaverile, dopo uno degli inverni peggiori da quando corro (ma anche da molto prima)…
BELLISSIMO!
– Dare per scontato che ormai guanti, berretti, calze lunghe, pantaloni lunghi e maglie pesanti non si useranno più e fare il famoso scambio-scatole (abbiamo la cabina armadio)…
MAGNIFICO!
– Arrivare a Basovizza alle 8:00 e scoprire che ci sono 7° con una Bora pazzesca che rende la temperatura percepita di poco sopra lo zero, e rendersi conto che:
1) niente guanti e berretto per uscire dalla macchina per fare riscaldamento…
2) per la gara (di solito mi porto diverse opzioni per ogni evenienza), solo calzino cortissimo, pantaloncini svolazzanti e canottieria…
NON HA PREZZO!!!
A parte questo piccolo “dettaglio” iniziale, la mia domenica agonistica è andata più o meno come programmato (vedi post precedente): 5 km di riscaldamento (senza guanti ho perso l’uso delle mani già dopo il primo km, con gravi difficoltà nell’effettuare il cambio scarpe con quelle da gara, e gravissime difficolta per legare i lacci!), 12,3 km di gara (di solito in gara il freddo non lo si sente, stavolta l’ho sentito dall’inizio alla fine!), 10,7 km di “defaticamento” per portare il totale della giornata a 28 km (la Maratona di Padova è sempre più vicina!).
Gara condotta davanti dal primo all’ultimo metro.

Partenza “di squadra”

Avvio molto veloce con i compagni di squadra Andrea, Simone e Rocco subito dietro (finiranno rispettivamente 5°, 2° e 3°, il poker sarà per la prossima!), primi tre km con leggeri saliscendi mi vedono lanciarmi in diversi strappi in stile ciclistico per saggiare la gamba che risponde molto bene (passaggi sotto i 3’10” al 1° km, intorno a 6’30” al 2° km e 10′ al 3°, all’inizio della salita).

La prima discesa

Alla fine della prima salita (60 metri di dislivello in circa un chilometro e mezzo inizialmente molto dolce ma con una bella rampa finale, resa ancora più dura dalle raffiche contrarie di Bora!) mi ritrovo da solo con Simone, giù in discesa a tutta spesso sotto i 3’00” al km, poi secondo giro più o meno regolare fino alla salita, a metà della quale resto da solo guadagnando una trentina di metri che incremento piano piano anche in discesa.

Quando manca poco più di un chilometro e mezzo all’arrivo mi accorgo che ormai il tempo del 2010 non è più raggiungibile e visto che il vantaggio è consistente, decido di amministrare senza tirarmi il collo oltre il necessario.

All’arrivo si festeggia!

Tempo finale di 42’39” (qui il GPS della mia gara, qui la classifica completa), 1’18” secondi più lento del 2010, ma con un vento del genere (oltre al freddo!) risulta veramente inutile confrontare i due dati.

Nonostante la gara (e la maratonina di domenica scorsa), ho caricato abbastanza con 108 km totali (7 sedute in 7 giorni), quella che inizia domani sarà la settimana decisiva per Padova: forte carico chilometrico con l’ultimo lunghissimo nel fine settimana, poi da quella dopo si inizia a scaricare…Concludo con l’ottima prestazione in cucina (e a tavola) di Chef Pitteri: pizza tutta fatta in casa con impasto metà farina di Kamut e metà integrale farcita con (in quest’ordine) salsa di pomodoro, mezza melanzana, due zucchine, abbondante basilico fresco, due pomodori, funghi, ricotta, qualche fetta di provola affumicata e a fine cottura dello speck… direi che il glicogeno consumato dai 28 km odierni è stato decisamente ripristinato!!!

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