Karhu-aggiornamento per Karhu-amici



Piccolo aggiornamento relativo alle scarpe “Karhu” (qui tutti i post con le mie recensioni). Finora ho avuto la possibilità, grazie al contributo della “Karhu Nordic AB” e di “Karhu Italia”, di testare questi due modelli: la “Fast2 Fulcrum Ride” (categoria A2/A3) e le “Racer Fulcrum Ride” (categoria A1).
Anche due miei compagni di squadra, incuriositi dalle recensioni, hanno acquistato online questi due modelli: la “Forward2 Fulcrum Ride” (categoria A3/A2) e la “Fluid Fulcrum Ride” (categoria A3).
Praticamente sono tutti i modelli “neutri” (mancherebbe solo la “Flow Fulcrum Ride“, A2/A1 disponibile anche in versione invernale water proof).
Parto dalle più leggere…
Col rischio di risultare ripetitivo (leggi terz’ultimo paragrafo…), cosa aggiungere al fatto che le ho appunto usate in gara solo in occasione di una maratonina (vinta) e di una maratona (con personal best)? Se non ricordo male, si usa dire “Non c’è due senza tre!”, quindi vedremo domenica prossima alla Pisa Marathon
Qui tutti i post a riguardo.
Karhu Fast2 Fulcrum Ride (categoria A2/A3)
1.000 km superati e le uso ancora! Niente da aggiungere, soprattutto tenendo presente che solo in un’occasione ho superato i 900 km, ed era una A3!
Qui tutti i post a riguardo.
Karhu Forward2 Fulcrum Ride (categoria A3/A2)
Le usa il mio compagno di squadra (e di allenamenti!) Rocco, per ritmi dai 3’30” in su. Abbondantemente superati gli 800 km, anche lui è rimasto piacevolmente sorpreso dalla comodità (unita alla reattività) e dalla durata.
Le usa il mio compagno di squadra e triathleta (IronMan finisher!!!) Luigi. Ne parla qui e soprattutto qui.
N. B. Le categorie tra parentesi le ho inserite io, anche se ormai da un paio d’anni direi che sono belle che superate. Una volta facevano riferimento solo al peso della scarpa (preso sulla misura 9 US, sotto i 250 g per le “A1”, tra 250 g e 299 g per le “A2”, sopra i 300 g per le “A3”, poi le stabili “A4” solo per chi ha problemi di iperpronazione), ora con i nuovi materiali e la nuova “filosofia” che si sta affermando (scarpe meno ammortizzate e strutturate per garantire maggiore libertà al piede e quindi favorire un graduale ritorno alla corsa “natural”) le categorie servono più che altro per distinguerne l’utilizzo, tenendo sempre presenti le caratteristiche fisiche e soprattutto “prestazionali” dell’utilizzatore.
Sul sito ufficiale trovate anche tutte le informazioni che stanno alla base della filosofia “Fulcrum”: per dirla in poche righe, cercano di favorire la corsa in avanti grazie a un buon dislivello tacco-punta.
Per chi è più lento, si tratta di facilitare e velocizzare il movimento di “rullata”.
Per chi è più veloce e corre prevalentemente di avanpiede, il fatto di averlo abbastanza “scarico” in tutti i modelli permette al piede di muoversi in tutta libertà.
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