Le Adidas Boston 8 sono state lanciate da qualche settimana sul mercato Europeo e rappresentano l’ultimo modello di scarpe intermedie di Adidas per correre a tutti i ritmi. Se dovessimo stabilire quali scarpe fossero tra le più attese nella stagione autunnale, senz’altro il modello della casa bavarese era tra i candidati. Infatti una miriade di podisti amatori hanno indossato le Adidas Boston negli ultimi 10 anni e la calzatura ha una lista infinita di Aficionados in tutto il mondo. Le Boston 8 sono considerate il coltellino svizzero di chi compra un solo paio a stagione e non effettua una vera rotazione. Prese da qualche giorno, le stiamo provando in maniera estensiva e ora sono disponibili in Europa su Runningwarehouse Italia. Massi le ha testate e di seguito troverete la sua opinione. In attesa che passi il gran caldo di queste settimane ed in preparazione delle 16 settimane per le maratone autunnali, le Boston 8 potrebbero essere anche la nostra scelta!
Adidas Boston 8, la nostra opinione sulle scarpe tuttofare di Adidas
La seconda azienda sportiva più grande al mondo ha finalmente aggiornato i suoi modelli per la stagione Autunnale. Come spiegato nella guida Adidas, la ditta Tedesca ha puntato molto sul modello Boston per migliorare la percezione delle sue scarpe ed aumentare l’interesse verso il marchio a strisce da parte dei podisti amatori. Dopo aver recensito le Adidas Adios 3, le scarpe da gara, ed il modello più fashion, le Adidas Ultra Boost 19, non potevamo esimerci di raccontare anche la versione Intermedia. Le Boston si contraddistinguono per una linea morbida, un design leggero ed un’esperienza di corsa confortevole, nonostante la quantità di schiuma Boost non sia così generosa come quella presente nelle UltraBoost 19. Per i pochi che non lo sapessero, le Boston devono il loro nome alla maratona, per molti anni sponsorizzata dall’azienda bavarese. Addirittura il modello 5 sulla linguetta aveva il logo con l’unicorno della maratona!
Principali domande della recensione
Per chi fosse interessato alla versione Youtube sul canale di Massi, ecco qua in 11 minuti di video:
Ecco le domande a cui abbiamo cercato di rispondere nella nostra recensione dettagliata. Per guidare il lettore nella recensione, l’articolo è diviso in sezioni. Vi consigliamo di leggerlo tutto d’un fiato e poi di soffermarvi sulle parti che vi interessano ad una seconda lettura.
- Caratteristiche generali
- Caratteristiche tecniche
- Comportamento nella corsa
- Durata
- Conclusioni
- Prezzi e approfondimenti
Caratteristiche generali
Caratteristiche tecniche
Vediamo le caratteristiche tecniche delle Adidas Boston 8, poi le descriviamo le principali evoluzioni rispetto al modello precedente, infine discuteremo l’impatto sulla corsa. Adidas Adizero Boston 8 si caratterizza per una forma arcuata e una calzata filante. Sono sorprendentemente più larghe di quello che ci ricordavamo ed in effetti il modello 9 va assolutamente bene al mio socio Andrea Soffientini, nonostante solitamente indossi il 9.5 US. Calzano senza dubbio abbastanza larghe, per chi le dovesse utilizzare in gara, forse mezzo numero in meno potrebbe essere consigliato. Per chi invece pensa di sfruttarle per gli allenamenti lunghi, suggeriamo di acquistare il solito numero. Appena indossate, la sensazione di una scarpa confortevole e di una discreta ammortizzazione. Ma come per tutte le cose è sempre una questione di contesto: è proprio una scarpa ammortizzata? beh, rispetto alla Ultra Boost 19, sicuramente no. Se la confrontate però con le nuove Adidas Adios 4, sicuramente si.
Peso
Abbiamo notato una leggera variazione del peso, leggermente inferiore rispetto alle specifiche tecniche, 236/237 grammi sul modello 42 e 2/3, vedremo di seguito la ragione:
Sintesi delle principali caratteristiche tecniche
Peso: 244g (taglia 42 2/3), in realtà il peso è leggermente ridotto
Altezze della suola: 29 mm (tallone), 19 mm (avampiede)
Larghezza disponibile: D=media
Come calza (basato sulla larghezza D)
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- Calzata: standard (secondo noi calza leggermente larga)
- Larghezza del tallone: medio-stretta
- Volume mesopiede: basso volume
- Larghezza avampiede: medio/larga (cambiata rispetto al passato)
- Altezza avampiede: bassa
- Altezza arco: medio
Differenze rispetto alle Adidas Boston 7
In relazione al modello precedente Boston 7, la scarpa non è molto diversa a livello estetico, con una costruzione molto simile. Se proprio dovessimo valutare le differenze, citeremmo le seguenti:
- Tomaia, la tomaia ora sfoggia una maglia leggera e traspirante accoppiata a rinforzi interni. Inoltre le tre bande sono cambiate leggermente e sono più larghe e visibili e posizionate nella parte anteriore;
- Parte anteriore, ora è più spaziosa, al punto tale che confrontando il modello precedente, sembra che avessimo sbagliato il numero;
- Altezza della scarpa: anche se il differenziale è rimasto lo stesso, è aumentata leggermente l’altezza dal suolo;
- Suola Continental: il layout è cambiato leggermente, soprattutto per il sistema di Torsion, si veda il seguito per il dettaglio. Da quanto emerge da Adidas, la scelta è stata fatta per consentire un miglioramento del grip al terreno. Applaudiamo la scelta, pensando che era già un punto di forza di questo modello.
Nel «grande schema delle cose» però, la scarpa non è fondamentalmente cambiata nella sua «essenza», è sempre una calzatura per gare dai 10 km alla maratona e per allenamenti intensi, offrendo il giusto compromesso tra supporto, ammortizzazione e leggerezza. Vi avevamo detto che erano le nostre preferite nella guida Adidas?
Estetica e forma
La forma è la solita Adidas, disponibile in 2 colori, noi abbiamo provato la versione Rossa Solare con le Bande Nere. Quest’ultime sono state spostate più in avanti e soprattutto sono state ingrandite.A parte questa minuzia, la foggia è consueta. Così tutti i modelli Adidas, utilizzano un’intersuola in Boost, la cui quantità sembra leggermente aumentata rispetto ai modelli precedenti. Per quanto riguarda la tomaia è stata cambiata. I documenti di marketing Adidas parlano di «maglia lavorata su tutta la superficie» ed indicano che «la tomaia offre un rivestimento traspirante e libero». La sensazione è leggermente diversa ed avendole provate a mezzogiorno in pista, riteniamo che siano meno traspiranti del modello precedente. Chiaramente la nuova tomaia offre una maggiore resistenza nel tempo, proprio grazie al doppio strato.
Allacciatura
Nella parte anteriore, il design resta molto simile a quello precedente, ma appare evidente sia a livello visivo sia appena indossate che è aumentato lo spazio anteriore, sicuramente un bene per aumentare il numero di fans della scarpa, ma come ogni cambiamento non tutti saranno contenti:
Nell’allacciatura, sono presenti due semplici fori supplementari per garantire un ottimo bloccaggio del piede. I lacci sono molto tradizionali e di dimensioni medie, design consolidato non si cambia:
Conchiglia
La zona del tallone è relativamente stretta, il piede si adagia adeguatamente ed è perfettamente «bloccato», caratteristica molto apprezzata durante una gara. Probabilmente la migliore conchiglia mai vista, con la parte superiore morbida al tatto e la base davvero rigida. Non ci sono però elementi riflettenti:
Come si vede dalla foto precedente, il tallone ha una leggera compressione verso il lato esterno. Anche se questo design è abbastanza frequente nelle scarpe da gara, appare davvero pronunciato nelle Boston. Ma non è una novità perché già presente nei modelli precedenti. A livello di design, l’intersuola abbastanza rigida e la conchiglia in plastica consentono un bloccaggio eccellente e soprattutto un supporto perfetto, che andrà ad avvantaggiare il podista amatore nella parte finale di una gara. L’allacciatura molto semplice ma efficace completa l’opera garantendo una corsa fluida e reattiva:
Come da tradizione, la parte anteriore del tallone non presenta grandi imbottiture, non è stato adottato il design delle Ultra Boost 19. Però riteniamo che non ci siano grossi problemi e soprattutto il confort resta esemplare:
Soletta e Plantare
Invece la soletta in EVA modellata a compressione è stata sviluppata direttamente da Adidas e simile a quella del modello dell’anno scorso. Nella parte centrale troveremo una grande scritta in arancione per indicare la presenza della tecnologia «Boost»:
Il plantare della scarpa non è perforato, premendo l’intersuola con la mano si capisce che la scarpa è relativamente secca e reattiva soprattutto nella parte posteriore e la soletta la rende leggermente più morbida, chi corre i lunghi pre-maratona ringrazierà:
Suola Continental
Adidas ha sviluppato qualche anno fa una partnership di lungo termine con Continental per una suola dal miglior grip in assoluto per corse su strada. Anche con le Boston 8, non è cambiato moltissimo rispetto al design consueto, con una generosa presenza di gomma e la scritta Continental nella parte anteriore, il Boost a vista con la gomma intrecciata. Tutti componenti di qualità. Chiaramente chi avrà modo di analizzare la parte centrale della suola troverà una variazione del design:
La parte anteriore però è simile al modello precedente, la grandissima presenza di gomma rende la scarpa molto reattiva, mentre la reattività dell’appoggio di mesopiede sarà un po’ influenzato dal morbido Boost. Si noti che la quantità di suola è leggermente diminuita, visto che il numero di tasselli visibili Boost è passato da 4 a 5. Ciò renderà quindi il comportamento di corsa variato rispetto alle Boston 7:
Per quanto riguarda il sistema di torsione presente nel mesopiede, esso è stato aggiornato includendo una quantità maggiore di Boost nella parte centrale e la presenza di gomma nella parte mediana esterna, che consentirà di migliorare ulteriormente la stabilità della scarpa. Detto tra noi, sono «questioni di lana caprina», non influenzeranno più di tanto il comportamento della corsa, se non marginalmente:
Vista a livello laterale, la suola Continental fa una bellissima figura e soprattutto nella parte anteriore copre generosamente l’intersuola in Boost:
Comportamento nella corsa
Ho chiesto al mio amico Andrea Soffientini di effettuare un test delle Boston in pista. Da esperto Adidas, non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunità di un partner affidabile. Abbiamo anche realizzato un video YouTube che presto sarà allegato a questa recensione. I documenti di Marketing di Adidas indicano le caratteristiche delle Boston 8 in maniera abbastanza chiara. «Vivi il brivido della velocità. Queste scarpe da running leggere sono create per garantire prestazioni ottimali anche sulle lunghe distanze.» Ma è proprio così?
Corsa Lenta su Asfalto
Corse medie e veloci
Corse lunghe
E per le corse lunghe? diremmo «dipende». Le Boston sono pensate davvero per correre una maratona ed alcuni amici le hanno indossate pure al Passatore. Di certo sono suggerite per corse lunghe. Secondo noi rendono in effetti al meglio dopo l’ora di corsa: il bloccaggio del piede, la presenza del Boost, una maggiore morbidezza rispetto al passate consentono di gestire alla grande i lunghi pre-maratona, riducendo l’affaticamento muscolare. Ovviamente il discorso vale per podisti sotto i 73 kg, peso oltre il quale una maggiore protezione sarebbe più adeguata. Proprio la combinazione peso ridotto / ammortizzazione discreta della scarpa riduce l’affaticamento generale, ma è un tendine d’Achille per alcuni podisti.
Durata
Come sempre la durata di una scarpa è fortemente influenzata dal peso dell’atleta che la utilizza, dalla sua biomeccanica di corsa, ma soprattutto dai materiali utilizzati. Ovviamente le nostre recensioni sono spesso pubblicate all’uscita della scarpa e di conseguenza è difficile valutare in maniera empirica quanto la scarpa durerà. Anche per le Adidas Adizero Boston 8 non potuto correre i chilometri necessari per esprimere un giudizio definitivo, tuttavia siamo certi che potranno generalmente essere utilizzate a lungo. Grazie l’esperienza di modelli precedenti, non pensiamo che ci siano grossi problema d’usura. In sintesi, ecco l’infografica della durata:
Ecco perché non pensiamo che ci siano grossi punti di rottura. Da un lato la generosa presenza di gomma nella suola, combinata con la schiuma Boost, considerata dagli esperti come molto duratura, consentirà di correre davvero a lungo. Anche la suola in mesh a doppio strato è davvero durevole, in tal caso saremmo eventualmente più preoccupati dalla sensazione di calore che dal resto:
A livello durata distinguiamo sempre tra vita utile e deterioramento delle prestazioni. Per la performance, pensiamo che le Boston 8 possano essere utilizzate per almeno 400 km, la compressione del Boost non varia molto rapidamente. Per correre allenamenti lunghi, potrete sicuramente utilizzare questo modello fino ai 600 km. Anche la tomaia è destinata a durare, così a lungo che non pensiamo ci siamo rotture nei «soliti punti». L’intersuola e la suola saranno scariche solo dopo 800 km, ma se il vostro peso sarà ottimizzato, potrete utilizzare le Boston 8 per la durata di tutta la preparazione autunnale, a meno di correre 500 km al mese!
Conclusioni
Prezzi e disponibilità
La scarpa da listino costa 140€ e nonostante sia stata lanciata solo da poche settimane, esistono già sconti per la stagione dei saldi. In effetti essendo una scarpa molto popolare. Come al solito anche Running Warehouse ha un prezzo competitivo, proprio su quella da noi recensita. Per chi volesse risparmiare qualche euro in più, suggeriamo d’acquistare la versione 7 che sarà leggermente più pesante ma al tempo stesso più reattiva. Ecco i principali link d’acquisto:
modello Running Warehouse | prezzo medio | Link acquisto |
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Boston 8 | 111 € | link |
Boston 7 Nere | 110 € | link |
Boston 7 Bianche | 104 € | link |