È stata la mia seconda gara in assoluto (dopo l’esordio quattro mesi prima alla Bavisela, 1h32’47”), conclusa nel 2006 in 1h24’09”. Il percorso è cambiato più volte in questi anni, rimanendo sempre molto veloce, e grazie alla massiccia presenza di professionisti in gran parte delle edizioni, è molto facile trovare diversi “treni” a varie andature.
Non vi ho mai più partecipato, ma ci torno quest’anno, sulla strada per la Turin Marathon 2013. Inizialmente doveva essere un semplice test: a otto settimane dall’obiettivo di fine stagione, una buona occasione per testare il ritmo maratona e due mesi di tempo davanti per cercare di estenderlo per altri settantaquattro minuti (abbondanti o scarsi, a Torino si vedrà!).
Ma (nei racconti avvincenti c’è sempre un “Ma…”) ho avuto una sorta di “scatto di forma”, nel senso che in un paio di settimane sono migliorato parecchio (qui il resoconto dell’ultima settimana, con dentro i link a quelle precedenti). Da una parte mi consola (mancano ancora otto settimane a Torino, quindi si può ulteriormente migliorare!), dall’altra mi preoccupa (mancano ancora otto settimane, non vorrei sia troppo presto!).
Quindi le aspettative sono leggermente diverse rispetto a una ventina di giorni fa.
Dopo la mezza sul Worthersee (cinque settimane fa, chiusa in 1h16’59”, qui), avevo dichiarato spavaldo (sul semiserio però) “… e per Udine, toglierò un minuto a settimana!”. Sicuramente più fattibile questa previsione (vorrebbe dire finire in 1h11’59”) rispetto a quella all’inizio del titolo (ovvero 1h10’09”).
Già battere il mio miglior tempo in mezza degli ultimi tre anni (1h12’37” alla “Maratonina della 4 Porte” di quest’anno, qui) sarebbe una gran cosa, del resto con le mezze non vado molto d’accordo, soprattutto da un punto di vista “climatico” (qui per i dettagli)!
