Compressione Compex Trizone Calf, la recensione

Compex Trizone Calf

La compressione nel running è entrata dalla porta secondaria, inizialmente scelta da pochi coraggiosi e contestata dai podisti luddisti con la scusa che “i keniani non la usano”. Ma con il tempo, sempre più runner hanno deciso di adottarla, non tanto per migliorare le prestazioni ma per facilitare il recupero. Su questo blog ne avevo già scritto quasi sei anni fa, ora la situazione è decisamente evoluta e negli ultimi anni molte altre aziende hanno introdotto nuove tecnologie. Anche Compex, azienda leader dell’elettrostimolazione ha sviluppato la sua versione innovativa, la polpaccera Compex Trizone Calf. “Massi” Milani l’ha provata e ha preparato la sua recensione dettagliata.

 

Compex Trizone Calf, la polpaccera evoluta

A causa della mia alimentazione a basso consumo di carboidrati, della mia non più giovane età, del numero elevato di chilometri settimanali oltre al miglioramento della tecnica di corsa, mi capita ogni tanto di avere problemi di crampi ai polpacci. Certamente la mia conoscenza di alimentazione è migliorata negli ultimi anni: leggendo L’arte e la scienza della prestazione a basso consumo di carboidrati ho deciso di assumere alcuni integratori per facilitare il recupero e per aggiungere i minerali mancanti alla mia alimentazione.

Ma ho capito comunque che non era l’unico aspetto da gestire, mancava un pezzo del puzzle: nonostante tutti gli accorgimenti possibili, recuperare da un allenamento intenso è sempre più complesso con il passare degli anni. Nella corsa è la combinazione di fattori che rendono la nostra performance migliore, il nostro sforzo meno intenso e il nostro recupero più rapido. Per esempio, anche il pasto successivo all’allenamento ha un impatto cruciale: tanto più la sessione è stata intensa, tanto più diventa fondamentale curare cosa e quanto assumere dopo. Ma altri aspetti possono aiutare.

Compex Trizone CalfQualche mese fa ho avuto la fortuna di entrare in contatto con una delle aziende più innovative in Italia, Compex, che ha creduto nella filosofia del sito: aiutare il podista amatore di qualunque livello a migliorare la propria performance. L’azienda mi ha inviato gratuitamente le polpaccere Compex Trizone Calf, che ho usato da febbraio per la preparazione della Maratona di Parigi, con l’obiettivo di migliorare il mio recupero in allenamento e in gara.

Ma davvero le polpaccere e la compressione aiutano a correre più velocemente? Per quale ragione varrebbe la pena utilizzarle? È proprio vero che facilitano il recupero post allenamento? Perché i keniani non le utilizzano? E soprattutto, come le polpaccere Compex Trizone Calf si differenziano rispetto alla pletora di offerte a disposizione sul mercato? Nella seguente recensione troverete una serie di risposte che potranno fare chiarezza sull’argomento. Come disclaimer, non abbiamo ricevuto e non siamo interessati a ricevere alcun compenso per questa recensione. Pur essendo soltanto podisti amatori evoluti, le nostre conoscenze analitiche ci aiutano a diffondere in maniera semplice le nuove tecnologie, uno dei principali obiettivi del sito, oltre a permettere ai podisti di tutti i livelli di correre meglio. La filosofia resta la stessa di sempre, no test, no party: non possiamo valutare analiticamente quello che non testiamo. Prima di descrivere il prodotto, parliamo della compressione in generale nel running.

Calze a compressione nel running

Se fino a qualche anno fa i prodotti a compressione si trovavano solamente sulle gambe di diabetici e hostess, ora nelle principali gare italiane è diventata consuetudine vedere parecchi atleti e podisti amatori con calze a compressione, per migliorare le proprie prestazioni e per aiutare il fisico a recuperare più velocemente.

Facilitare il recupero. Come abbiamo scritto nell’introduzione, gli indumenti a compressione sono da diversi anni sempre più popolari, ma ci faranno andare più velocemente? Vale davvero la pena per noi podisti comprarli? La prima risposta è sicuramente no. Analisi mediche hanno mostrato risultati non significativi nel valutare le performance in gara dei podisti, quindi se le utilizzerete per correre più velocemente, probabilmente sarà soltanto un effetto placebo. D’altro canto, non esistono nemmeno analisi che indicano un rischio di peggioramento. È stato invece dimostrato che indossare delle polpaccere a compressione durante una gara faciliterà il recupero perché ridurranno i traumi ai polpacci, la concentrazione di acido lattico nel sangue durante la corsa, aiutando la circolazione sanguigna. La stessa cosa si verifica se le indossiamo solamente dopo l’allenamento intenso oppure post-gara. Chiaramente resta fondamentale scegliere la compressione e la taglia giusta, per garantire un effetto adatto al proprio corpo.

Compex Trizone CalfI keniani, i top runner e la compressione. Ma i più scettici hanno la domanda pronta: “Ma perché i keniani non usano la compressione?”. Sono sicuro che tutti coloro che hanno letto il libro I segreti della corsa sappiano la risposta. Secondo gli autori del libro, una delle caratteristiche del podista perfetto è il polpaccio piccolo, un vantaggio biomeccanico per correre più velocemente e più a lungo. Paradossalmente, avere una muscolatura del polpaccio più sviluppata vi farà correre meno velocemente, almeno in sport di endurance. Al tempo stesso è mostrato che il vantaggio principale della compressione è per estremità inferiori molto muscolose. Quindi i keniani non ne hanno bisogno, mentre noi poveri amatori potremmo sicuramente trarne un beneficio. C’è comunque anche un aspetto psicologico da non trascurare. Si racconta che il mezzofondista Symmonds utilizzasse la compressione dopo l’infortunio al polpaccio, per avere un sostegno fisico che lo portasse a spingere al massimo durante l’allenamento. La compressione gli garantiva la possibilità di allenarsi duramente, senza temere una ricaduta, almeno psicologicamente.

Compex, l’azienda

Compex Trizone CalfSono sempre stato affascinato da aziende innovative che riescono a inventare qualcosa di nuovo. La cosa vale nella tecnologia ma anche nel mondo dello sport. Compex fa parte di questa tipologia di società. In italia è famosa per l’elettrostimolazione, tecnologia che negli ultimi anni è stata utilizzata dagli sportivi più evoluti. La tecnica dell’elettrostimolazione si è diffusa anche in Italia, non soltanto per il recupero muscolare, per la prevenzione delle lesioni, per la rieducazione o il trattamento dei dolori, ma anche per la preparazione fisica. Ne parleremo a maggio sul blog.

Ma cosa c’entra l’elettrostimolazione con la compressione? Compex fa parte del gruppo americano DJO, leader mondiale nel settore ortopedico, con l’obiettivo dichiarato di offrire ai propri clienti prodotti di altissima qualità e un servizio clienti eccellente. E sono stati proprio gli ingegneri americani della capogruppo, con un’esperienza di quasi settant’anni nei settori della rieducazione, del trattamento del dolore e dell’allenamento sportivo, a sviluppare la tecnologia Trizone negli Stati Uniti. Venduta oltreoceano con il marchio Donjoy, che ha sponsorizzato mezzofondisti illustri come Nick Symmonds, grazie a Compex è stata introdotta anche nel nostro paese, e da qualche mese ho avuto l’onore di provare uno dei loro prodotti.

Unboxing

Compex Trizone CalfCompex Trizone CalfCompex Trizone CalfAbbiamo ripetuto due volte l’apertura del prodotto, essendo le polpaccere inserite individualmente in due scatole nere. La confezione è disegnata molto bene, guardando i diversi lati della scatola si capisce immediatamente che conterrà un prodotto speciale. Nella parte anteriore troverete una foto rappresentativa, su quella posteriore il dettaglio di tutte le caratteristiche e i benefici del prodotto. Infine sui lati la scatola presenta una descrizione sintetica del prodotto in diverse lingue oltre alla guida sulle taglie. Non manca in copertina il QR Code per chi vuole approfondire le caratteristiche via internet. Il sito internet suggerisce di misurare correttamente il polpaccio per scegliere la taglia più adeguata al vostro fisico. Le taglie della polpaccera dipendono dalla dimensione del polpaccio. Spendere qualche secondo per misurare il vostro polpaccio potrebbe essere una buona idea, tipicamente una M dovrebbe essere adeguata alla maggior parte dei podisti, con una circonferenza di 33-38 cm.

Il dettaglio conta. Il prodotto è esteticamente molto interessante, secondo i documenti di marketing dell’azienda svizzera, la polpaccera Compex Trizone combina in un design unico compressione e sostegno. Appena indossate, la sensazione è che la compressione sia davvero variabile a seconda delle zone della gamba, grazie al tessuto elastico e alle fasce di silicone, che non esistevano in modelli di calze di qualche anno fa. La scelta di utilizzare come tessuto la fibra di bambù si è dimostrata vincente, perché antimicrobica e antibatterica. Ho apprezzato il fatto che le Trizone siano antiodore, caratteristica gradita anche per i miei continui viaggi con un piccolo trolley.

Polpaccere Trizone Calf per facilitare il recupero

Per chi compra via Internet senza andare in negozio, diventa molto complessa la scelta per qualunque oggetto podistico. Se è vero che in generale le polpaccere a compressione aiutano il recupero dell’atleta, quelle Compex Trizone Calf hanno sicuramente ulteriori punti a favore rispetto, per esempio, a prodotti non di marca, private label. Compex Trizone Calf è una delle migliori scelte dell’amatore evoluto che vuole ottimizzare il proprio recupero. Vediamo le principali caratteristiche della polpaccera.

Compex Trizone CalfCompex Trizone CalfTre zone, tre obiettivi. Come dice anche il nome, la Calf si compone di tre zone con diversi obiettivi. In primo luogo, la polpaccera contiene delle fasce di silicone per favorire la stabilizzazione e assicurare il sostegno al polpaccio. Secondo i documenti di marketing di Compex, questa scelta favorisce la propriocezione, per riconoscere il proprio corpo nello spazio. Nelle nostre uscite quotidiane abbiamo verificato che in effetti il sostegno al polpaccio fosse davvero fermo, non ci è mai capitato che le polpaccere scendessero o si spostassero con la corsa. Troppo presto per dirlo, ma in generale ci sembra una scelta vincente. Con il passare del tempo aggiorneremo il blog, ma la sensazione è che possano durare per un paio d’anni senza problemi. Nelle Trizone esiste poi una seconda zona di compressione atta a favorire la circolazione sanguigna e assicurare un sostegno moderato all’articolazione e ai muscoli. In questa parte della calza, ci è sembrato che la polpaccera stringesse il polpaccio in maniera adeguata, non esageratamente. La polpaccera non è nemmeno sembrata troppo molle. La parte più bassa infine presenta una zona con compressione più leggera, per una migliore vestibilità e facilità di movimento. Non conosco la scienza della compressione nello sport, ma la sensazione è che sia stata un’altra scelta vincente, non credo che anatomicamente la parte collegata al tendine d’Achille abbia bisogno di grande compressione.

Indossare le Trizone. Si noti che esiste solamente un modo corretto d’indossare le Trizone, forse non adeguatamente spiegato nel manuale e via web. La regola semplice è che la parte di silicone si deve posizionare sul polpaccio, con le scritte Compex e Trizone nella parte posteriore. L’azienda dimostra di essere più focalizzata alla performance che al marketing: perché posizionare il proprio marchio in posti non visibili? Ma dal punto di vista ingegneristico nel design delle polpaccere e della sicurezza in corsa, niente è lasciato al caso: nella parte inferiore troverete la zona riflettente per le uscite serali, in quella superiore una banda interna elastica a forma esagonale per permettere una perfetta aderenza sulla gamba. Chapeau direbbero i nostri amici francesi! Tra l’altro alla maratona di Parigi ho conosciuto parecchi atleti Compex francesi, “per fortuna” al traguardo sono arrivati dietro…

La nostra esperienza con le Trizone Calf

Compex Trizone CalfNon era la prima volta che utilizzavo prodotti di compressione, ma non mi era ancora capitato di indossarli durante gli allenamenti. Da un lato, ho sempre pensato che prodotti di questo tipo potessero rovinarsi e quindi che l’efficacia della compressione diminuisse sensibilmente con il tempo. Con le Compex Trizone Calf, invece la cosa finora non è successa, grazie alla ottima qualità dei materiali scelti dall’azienda svizzera per la realizzazione dei loro prodotti. Le abbiamo usate quasi ininterrottamente per due mesi, in sedute molto intense, tipo lunghi alternati, oppure su sessioni di medio variato. Ma anche gli altri allenamenti hanno facilitato il recupero. Le sensazioni sono state positive, soprattutto durante le uscite di “recovery run” post allenamento, ma anche nelle poche uscite di bigiornaliero, in cui la voglia di correre tendeva a zero. Abbiamo notato che le Calf hanno reso le gambe più leggere, soprattutto in quelle uscite lente pensate proprio per recuperare.

Sarà magari l’effetto psicologico, ma per la prima volta da quando corro non ho avuto problemi di crampi all’arrivo, alla Maratona di Milano al massaggio post-gara la sensazione era di essere stato protetto molto bene. Come regola generale, ho indossato le Calf per un tempo doppio rispetto a quello dell’allenamento, evitando però di portarle in ufficio. Per un allenamento molto lungo, oppure dopo una gara importante, ho cercato di tenerle il più possibile, rimettendole dopo il massaggio post gara. Dopo le maratone di Milano e Parigi, le ho tolte soltanto dopo cena. Penso che siano molto utili anche durante un lungo viaggio in aereo, e sicuramente le indosserò in caso di volo internazionale.

Conclusioni e approfondimenti

Abbiamo davvero apprezzato la capacità di compressione e di recupero delle Compex Trizone Calf. Non va però dimenticato che non debbano essere viste come l’unico strumento di recupero. Mangiare adeguatamente, allenarsi consapevolmente, dormire a lungo sono tutti strumenti che se combinati con la corretta compressione, faciliteranno il recupero. E se indosserete le Calf dopo l’allenamento, avrete la certezza che il vostro prossimo allenamento intenso sarà corso molto più rapidamente.

Le Compex Trizone Calf sono disponibili per l’acquisto sul sito della Compex e nei migliori negozi di running. Si noti che sui siti e-commerce, il prodotto è venduto singolarmente. Per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento sulla compressione, suggeriamo la lettura dei seguenti articoli, in alternativa siamo sempre disponibili a rispondere ai vostri commenti:

– Sito Compex Italia, molto interessante con articoli sull’elettrostimolazione
– Articolo sul recupero post maratona
– Articolo sulla compressione nel podismo
– Articolo sugli integratori della corsa




Sending
User Review
0 (0 votes)

Posted by