Mente e maratona
Ogni podista che ha scelto di confrontarsi con la distanza regina sa quanto la mente sia importante per preparare al meglio la maratona, quanto entri in gioco lungo i 42,195km e quanto sia fondamentale per aiutarci a raggiungere il traguardo.
Per quanto questa consapevolezza sia patrimonio condiviso da ogni podista, le ricerche scientifiche hanno, ad oggi, portato evidenze contrastanti e contraddittorie. Non sembra infatti chiaro quali elementi psicologici siano o meno coinvolti e quali favoriscano il miglioramento della prestazione.
TheRunningPitt ha già supportato una precedente ricerca su mente e maratona, dalla quale sono emersi interessanti risultati e che sarà pubblicata a Luglio su una rivista scientifica. Nei mesi estivi avremo quindi l’attenzione di condividere con voi quanto emerso.
La nostra ricerca
Con il desiderio di comprendere quali sono gli aspetti mentali che contraddistinguano i maratoneti più veloci e, di conseguenza, come poterli allenare, noi di TheRunningPitt abbiamo deciso di sposare una ricerca sviluppata anche da alcuni dei collaboratori del sito (Massi Milani e Cesare Picco)
Basta rispondere a poche domande a questo link
Il questionario può essere compilato da chiunque abbia partecipato anche a una sola maratona durante la sua carriera podistica. Nello specifico lo studio andrà ad approfondire come la mente può aiutare o frenare noi podisti lungo gli ultimi 12 km della distanza regina e come può supportarci nel gestire le eventuali crisi che seguono il muro.
In questo tempo che scorre lento, nell’astinenza che ognuno di noi prova per la corsa, rispondere alle domande della ricerca può essere un modo tornare a mettere le scarpette da running, anche solo attraverso i nostri ricordi ed il pensiero.
Come partecipare
Aiutateci rispondendo al questionario (clicca sul link qui sotto) e/o condividendolo con amici podisti in astinenza da corsa!
Il team di lavoro
Cesare Picco; Massimiliano Andrea Milani; Sergio Costa; Davide Cappellari; Martin John Trout; Luca Filipas