Come il lettore saprà, Galileo è il sistema di navigazione satellitare europeo, finanziato dall’unione Europea con l’obiettivo di avere un’alternativa alla versione americana del sistema di posizionamento GPS. Anche se i satelliti sono stati lanciati in orbita nel 2016, finora il sistema Galileo era sconosciuto alla maggioranza dei podisti, sebbene presente già dal 2016 sugli ultimi modelli iPhone e Samsung.
Ma da qualche settimana è stato introdotto anche sui nuovi orologi Garmin.
Garmin incontra Galileo GPS, il sistema di navigazione satellitare europeo
Come ci ricorda Wikipedia in un linguaggio burocratico, Galileo è il «primo sistema di navigazione satellitare globale civile in Europa, finanziato e di proprietà dell’UE». L’intento della commissione era di migliorare la precisione della rilevazione, garantendo un’accuratezza superiore rispetto al sistema GPS Americano.
Avevamo parlato nel 2015 della precisione dei GPS e all’epoca pensavamo che Apple per il fitness potesse superare Garmin nella misurazione dei dati. A posteriori ci eravamo sbagliati, ma per valutare il futuro, ricordiamoci quanto disse Bill Gates qualche anno fa: «la maggior parte delle persone sopravvalutano quello che possono fare tra due anni e sottovalutano ciò che possono fare in dieci anni». Ad ogni modo a fine Giugno 2018, con l’annuncio del Fenix 5+ (presto la recensione sul blog), Garmin ha dimostrato la sua capacità innovativa introducendo sugli ultimi modelli l’opzione di attivare il sistema di ricezione Galileo.
Su quali modelli? e il sistema Galileo è davvero innovativo e permette di migliorare la misurazione dei dati? come si fa ad installarlo? qual è la precisione in strada? e finalmente si può misurare il GPS in pista? cosa raccomandate se non avete un modello tra quelli indicati? e soprattutto, occorre davvero utilizzare i nuovi modelli «plus» per correre con Galileo?
Come al solito l’articolo si divide in sezioni, potrete premere sul link per accedere alla parte che vi interessa:
- Cos’è il sistema Galileo?
- i Vantaggi di Galileo
- Orologi compatibili Galileo
- Come fare ad installarlo?
- Precisione in Strada
- Precisione in Pista
- Conclusioni
Noi abbiamo iniziato i test il 24 Giugno 2018 sia su Fenix 5, sia su Garmin Forerunner 935, in strada e in pista, correndo oltre 250km. Di seguito troverete la nostra opinione.
https://www.instagram.com/p/BkZ5E0QgZK6/
Il sistema Galileo: cos’è?
Il sistema di posizionamento Galileo è un sistema alternativo al GPS di posizionamento e navigazione satellitare.
Galileo è stato ufficialmente inaugurato il 15 dicembre 2016, con l’idea di lanciare in orbita 26 satelliti complessivi. Attualmente se ne trovano solamente 22, sebbene dai miei test, almeno su Apple Iphone 7 Plus in Italia se ne vedono soltanto 8. Secondo un documento ufficiale della commissione Europea, il sistema Galileo ha un margine di errore inferiore rispetto al GPS. A livello orizzontale, si parla del 1% e il 10%. Se utilizzato in combinazione con Glonass, il sistema russo e GPS, l’errore diminuisce tra il 19% e il 31%, a seconda del posizionamento e delle condizioni meteorologiche. Chiaramente questi test non sono stati effettuati correndo, ma da buon esperto di marketing, per chi comunica, i risultati dovrebbero rappresentare il miglior scenario possibile (=magari non è così bello come descritto).
Per chi cercasse maggiori dettagli, il consiglio è cercare su Google: GNSS, Global Navigation Satellite System.
Fino al 2015, per i podisti esisteva solamente il GPS, poi nel Fenix 3 e nel 920Xt è stato introdotto il Glonass, sistema russo nato durante la guerra fredda per applicazioni militari, ed attivato sugli orologi Garmin, su Polar (su Polar M600) e Suunto (su Spartan Ultra). A fine 2017 Galileo ha lanciato in orbita 22 satelliti, consentendo un’accuratezza inferiore ai 4 metri orizzontalmente e 8 metri verticalmente.
Galileo e Garmin, vantaggi teorici
Ma quali sono i vantaggi del sistema Galileo?
Escludendo l’aspetto «nazionalistico», i principali obiettivi del sistema Galileo erano diversi. Ovviamente una tecnologia più recente per definizione consente grossi benefici per gli utenti:
- in primo luogo, una migliore precisione nella geo-localizzazione verticale (per l’altitudine) e orizzontale (per la distanza) rispetto a quella del sistema GPS;
- un aumento della copertura globale dei segnali inviati dai satelliti;
- una migliore capacità del segnale nelle aree urbane (sarebbe da testare alla maratona di Francoforte: qualche volontario?);
- infine, una certificata affidabilità, con l’invio del «messaggio di integrità» per avvertire della perdita del segnale. Si noti che per ora non ho avuto modo di verificare il funzionamento di Galileo, non avendo corso la maratona di Anversa, famosa per i suoi tunnel di oltre 1km.
Come l’attento lettore saprà, ovviamente vige il principio di interoperabilità: così come Glonass e GPS possono essere utilizzati congiuntamente, anche GPS e Galileo potranno esserlo. Per ora non esiste la possibilità di utilizzare tutti i tre sistemi contemporaneamente, considerando anche che quello Cinese BeiDou non funziona ancora sugli orologi fitness (ma già disponibile sull’Iphone e anche sui dispositivi Garmin).
Galileo: su quali orologi?
La lista è destinata a aggiornarsi, con l’introduzione di nuovi modelli. Ma per ora è limitata ai seguenti modelli:
- Fenix 5, 5s, 5X
- Fenix 5+, 5s+, 5X+
- Forerunner 935
- Forerunner 645, 645 Music
- Vivoactive 3, Music
- Edge 820
- Edge 520 Plus
- Edge 1030
Così come per la potenza nella corsa, pensiamo che il Fenix 3 e il 920Xt non avranno a disposizione Galileo! (nota: il Fenix 3 contiene un chip Mediatek 3333 che… ha il supporto di Galileo, quindi teoricamente sarebbe possibile attivarlo. Ricordiamoci però che l’ultimo aggiornamento Garmin del firmware Fenix 3 è stato a Febbraio 2017!)
Si tenga presente infine che la qualità della ricezione dipende fondamentalmente dal ricevitore e dal design dell’orologio. Correndo con Fenix 5X e con Forerunner 935 abbiamo avuto l’impressione che la stabilità del segnale fosse diversa. E leggendo i commenti sul Forum Garmin, ci sono pareri diversi. Per la nostra opinione, leggere il seguito.
Galileo: come fare ad installarlo?
Una volta capito su quali orologi Galileo funziona, l’installazione dipende dalla tipologia di utente che pensate di essere: impaziente o cauto. Nel primo caso, potreste già scaricare il firmware Beta, nel secondo aspettare quello ufficiale.
Firmware Beta
Questa è l’installazione tipica del Fenix 5 e Fenix 5+. Si tratta semplicemente di scaricare una serie di file che vi consentono di aggiornare il dispositivo alla versione più recente ma non completamente collaudata del software. Prestate però attenzione: se nel week-end dovete correre una sky marathon o un Ironman, vi consigliamo di aspettare. Ecco la procedura, solo per cuori forti:
1. Scarica e decomprimi fenix _ *** Beta.zip 2. Inserisci il file gupdate.gcd, trovato nella cartella System_v ***, nella cartella \ GARMIN del dispositivo 3. Inserisci il file gupXXXX.gcd, trovato nella cartella Sensor Hub_v ***, nella cartella \ GARMIN \ REMOTESW del dispositivo 4. Inserisci il file gupXXXX.gcd, trovato nella cartella Display_v ***, nella cartella \ GARMIN \ REMOTESW del dispositivo 5. Inserisci il file gupXXXX.gcd, trovato nella cartella GPS_v ***, nella cartella \ GARMIN \ REMOTESW del dispositivo 6. Se disponi di un dispositivo abilitato WiFi, inserisci il file gupXXXX.gcd, trovato nella cartella WiFi_v ***, nella cartella \ GARMIN \ REMOTESW del dispositivo 7. Inserisci tutti i file trovati nella cartella Text_v *** nella cartella \ Garmin \ TEXT del dispositivo 8. Disconnettiti dal tuo computer e procedi attraverso l'aggiornamento.
Firmware ufficiale
In questo caso, attendendo il Firmware ufficiale, basta semplicemente sincronizzare i dati con il Garmin Connect ed effettuare l’aggiornamento sull’orologio. Si noti che per attivare Galileo serve una seconda sincronizzazione con Garmin Express.
L’aggiornamento dati non richiede troppo tempo per essere attivato, dopo pochi secondi otterrete un messaggio che v’informerà del completamento dell’aggiornamento.
Chiaramente però, dovrete aggiornare nell’app della corsa la scelta della tipologia di ricezione.
Per maggior dettagli, si veda il paragrafo delle App Garmin nella recensione dettagliata del Fenix 5.
Precisione in strada
Come già detto, sono state scritte un numero infinito di pagine web per capire la precisione di un GPS. Ancora dopo diversi anni, mi viene chiesto come mai lo strumento non è quasi mai sincronizzato con la distanza ufficiale. Per chi ha letto il libro «il segnale e il rumore», la risposta è abbastanza banale: nella misurazione GPS ci sono tanti segnali (=accuratezza della misurazione) ma anche qualche rumore (=probabilità che il segnale, per qualunque ragione, sia disturbato da qualunque interferenza).
E Galileo? Per scelta abbiamo deciso di non mostrare il confronto tra diversi tracciati, preferendo invece sintetizzare gli aspetti fondamentali:
- la velocità instantanea è risultata più stabile, non abbiamo visto grosse variazioni di passo istantaneo come succedeva con i GPS tradizionali;
- la distanza non è variata in maniera significativa, o almeno non in maniera immediata;
- anche in città e vicino agli alberi il passo è rimasto più stabile, ma ulteriori test sono necessari per capire davvero.
E quindi? pensiamo che il vantaggio di Galileo sia nella stabilità del segnale, ma non crediamo che la differenza sia così significativa.
Garmin e Galileo in Pista
E in Pista? Come il podista amatore saprà, in pista il GPS, a causa dei frequenti cambi di direzione e curve, è messo sotto pressione. Con un GPS «tradizionale», l’errore è di circa 180-200 metri ogni 5 chilometri. E con Galileo? La situazione migliora leggermente ma la distanza resta sempre sovrastimata, di circa 120-180 metri ogni 5 chilometri.
Non abbiamo ancora provato il Fenix 5 Plus, ma aggiorneremo la recensione non appena eseguiremo test significativi.
Potremmo comunque riassumere che i risultati della pista sono deludenti, con un errore/sovrastima tra il 2% e il 4%.
Conclusione
In sintesi, con l’aggiornamento di Galileo, Garmin è stata in grado di alzare l’asticella oltre le aspettative. Con questa nuova funzione, troverete un’opzione supplementare per migliorare la precisione delle vostre corse. L’implementazione iniziale Garmin sembra essere consistente e ci aspettiamo ulteriori miglioramenti nei prossimi mesi. Avendo testato Galileo su diversi dispositivi, possiamo affermare che rispetto alla combinazione GPS + Glonass, il risultato è di poco migliore. Tuttavia, abbiamo appurato che servirebbero ulteriori passi (da gigante) per poter usare Galileo in pista. Applaudiamo la scelta di Garmin di rendere disponibile sul 935 e sul Fenix 5 Galileo: sebbene questo ha spinto psicologicamente alcuni di noi a posticipare l’acquisto, ha fidelizzato i clienti. Purtroppo invece i «vecchi» orologi Garmin (Fenix 3 e Forerunner 920xt) non disporranno di Galileo.
Non dimentichiamoci infine che con i nuovi dispositivi avrete una migliore ricezione. Per sfruttare al meglio Galileo, forse il Fenix 5 Plus vi potrebbe essere utile. Sarete disposti a cambiare GPS soltanto per avere un vantaggio marginale di ricezione e precisione? Come tutta la tecnologia, è sempre una questione di scelta e di disponibilità economica. Noi pensiamo che ne valga la pena, però vi suggeriamo di aspettare tra qualche giorno la recensione del Fenix 5 Plus prima di decidere.