Sensoria è una start up americana con cervello italiano. Fondata da tre ex manager Microsoft nel 2011, l’azienda di Seattle ha come obiettivo quello di utilizzare la tecnologia per migliorare il modo di correre dei podisti e in generale per permettere agli sportivi di migliorare nelle loro competizioni. Nel Podismo, Sensoria ha inizialmente lanciato delle calze intelligenti, presentandole al CES nel 2015 e qualche mese fa ha introdotto sul mercato anche delle scarpe Smart che consentono di ottenere consigli automatici sul modo di correre.
A marzo ho ricevuto in omaggio un prototipo di Sensoria Smart che ho testato in diverse condizioni. Oggi finalmente pubblico la mia recensione dettagliata.
Sensoria, le scarpe intelligenti: la recensione dettagliata
Se dovessimo definire in ambito marketing le scarpe Sensoria Smart, le chiameremmo un nuovo ecosistema per poter migliorare il modo di correre. Lanciate sul mercato con l’arrivo dell’estate 2018, Sensoria Smart sono pensate per podisti che corrono lunghe distanze e vorrebbero migliorare la biomeccanica di corsa.
L’ecosistema Sensoria, grazie alla combinazione telefono, scarpa e sensore, chiamato Sensoria Core, fornisce durante la corsa un feedback uditivo con il supporto di una gentile donzella ed allenatrice virtuale chiamata Mara. Utilizzando strumenti di intelligenza artificiale e di machine learning, Mara fornirà informazioni cruciali sulle dinamiche di corsa e suggerimenti su come migliorare la propria biomeccanica di corsa.
Il cervello di Sensoria è comunque il Core, un piccolo sensore che contiene un accelerometro, giroscopio e magnetometro, ed ha l’obiettivo di fornire le principali dinamiche di corsa visualizzabili sull’iPhone. Per ora la versione Android non è ancora disponibile, ma l’azienda Americana l’attiverà nei prossimi giorni.
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Ma quali sono i vantaggi delle Scarpe Sensoria? A chi le consigliereste? aiutano davvero a ridurre gli infortuni? quali metriche sono disponibili? e come si comportano le scarpe nella corsa? Noi le abbiamo testate e come al solito, abbiamo scritto una recensione divisa in sezioni. Vi consigliamo di leggerlo tutto d’un fiato e poi di soffermarvi sulle parti che vi interessano ad una seconda lettura.
- Unboxing
- Caratteristiche di base
- Comportamento nella corsa
- dinamiche di corsa
- Prezzi e approfondimenti
Come disclaimer, non abbiamo ricevuto e non siamo interessati a ricevere nessun compenso per questa recensione. Pur essendo soltanto podisti amatori evoluti, le nostre conoscenze analitiche ci aiutano a diffondere in maniera semplice le nuove tecnologie, uno dei principali obiettivi del sito, oltre a permettere ai podisti di tutti i livelli di correre meglio. La filosofia del blog resta la stessa di sempre: no test, no party, non possiamo valutare analiticamente quello che non testiamo. Le scarpe Sensoria sono un prototipo non ancora in commercio, l’azienda Italo/Americana sta costantemente migliorando il suo prodotto e di conseguenza quello che potrete acquistare sarà migliore di quanto ho avuto modo di testare.
Il modello 2018 di Sensoria ci è stato offerto gratuitamente e di seguito vi raccontiamo la nostra opinione.
Unboxing
Come premessa importante, non abbiamo avuto il modello che sarà in commercio, ma solamente un prototipo funzionante. La scatola che abbiamo ricevuto conteneva le scarpe, due sensori, un cavo di ricarica e un piccolo manuale esplicativo. Abbiamo anche scaricato il manuale PDF in inglese e l’App Sensoria per l’iPhone, che assieme ai Sensoria Core rappresentano il cervello dell’ecosistema Sensoria.
Sensoria Core è fornito con 2 sensori, ognuno dal peso di 7gr, per entrambe le scarpe. Pensiamo che chi decidesse di adottare questi strumenti, non dovrà cambiare i sensori ma soltanto le scarpe una volta che quest’ultime siano «scariche». Ad ogni modo i Sensori Core si ricaricano una volta ogni 5-6 utilizzi, e l’App fornisce chiaramente la percentuale di carica della batteria.
Caratteristiche generali delle scarpe
In questa recensione non ci soffermeremo particolarmente sulle scarpe, ma focalizzeremo la nostra attenzione sui sensori e le metriche a disposizione. Ad ogni modo, le scarpe sono decisamente tradizionali, delle A3 dal peso di 322 grammi sul numero 42.5, sono di buona fattura ed offrono un’ottima ammortizzazione e un buon confort. A prima vista, abbiamo notato una scarpa in grado di assorbire l’impatto della corsa, consentendo una calzata morbida ed adattabile. Ovviamente le Sensoria Shoes sono delle scarpe universali, adatte a tutte le tipologie di corridori che cercano una buona scarpa da allenamento. Visto il peso sono comunque consigliate per uscite lunghe e lente. Troviamo la scelta delle scarpe una buona idea per permettere una diffusione dello strumento.
Dal punto di vista della suola, abbiamo un battistrada piuttosto importante che consente di correre in tutte le tipologie di terreni, ovviamente a discapito del peso.
Il Sensore Core si installa immediatamente dietro alla conchiglia e grazie ad un aggancio molto saldo, non si staccherà nemmeno per le corse lunghe ed intense. Sarebbe da verificare se la solidità del sensore non rischi di staccarsi dopo diversi mesi di utilizzo, ma l’aggancio è davvero saldo, quindi sarebbe un’eventualità molto improbabile.
Comportamento nella corsa
Prima di iniziare a correre, è fondamentale accendere l’iPhone. Dopo aver atteso 10 secondi per un conto alla rovescia è possibile iniziare la seduta d’allenamento. Per analizzare in concreto l’output fornito dall’App Sensoria, abbiamo corso una mezza Maratona di test in 1h34, mettendo l’iPhone all’interno dei pantaloncini Wild Tee e collegando gli auricolari Jaybird per ascoltare i consigli del nostro coach Mara. Ovviamente anche se le metriche sono disponibili durante la corsa, è molto più utile guardare i numeri post allenamento, sia con l’app, sia attraverso un cruscotto informativo via web. Come confermato dall’apparenza, le Scarpe Sensoria si sono mostrate di ottima fattura, nella nostra uscita lenta abbiamo notato una grande solidità e un’ottima ammortizzazione. Ironicamente la tipologia di scarpa normalmente pensata per i tallonatori, si viene invitati dal coach Mara a cercare di appoggiare sull’avampiede. Forse una scarpa più «minimal» sarebbe stata più adatta?
Le scarpe ci sono piaciute, il sistema è molto semplice da utilizzare, nonostante non siamo abituati a portare il cellulare con noi durante le uscite di corsa. Ad ogni modo, Mara ha fornito buoni suggerimenti, non troppo invasivi. Riteniamo che senza auricolari sia abbastanza difficile poterla ascoltare i consigli.
Le dinamiche di corsa Sensoria Core
Sensoria ha diverse principali metriche, le cosiddette dinamiche di corsa. Ne esistono fondamentalmente di tre tipi, le prime legate all’interazione tra App e GPS dell’iPhone, la seconda collegata all’utilizzo delle scarpe. Ed infine esistono metriche visualizzabili nel caso in cui si utilizzi una fascia cardio Bluetooth. Vediamole nel dettaglio.
Metriche di Base
Le metriche di base sono quelle standard presenti in tutte le App dei telefoni:
- Distanza, il cui valore dipende dal GPS e non dal sistema Sensoria;
- numero di Passi, calcolati grazie al sensore. Riteniamo che il calcolo sia abbastanza allineato con gli altri sistemi da noi utilizzati nel passato;
- Cadenza, calcolata in passi al minuto. In questo caso la metrica è calcolata su un singolo piede, mentre oramai la convenzione è di moltiplicare per due la cadenza, per calcolare i passi dei due piedi.
- infine, la media al chilometro, in questo caso derivata dal GPS.
Il sistema offre la possibilità di ottenere pure il dislivello positivo e negativo della corsa, sempre calcolato dal sistema. L’App fornirà anche una mappa della corsa, basandosi sulle Mappe Google.
Metriche legate al battito cardiaco
Una seconda tipologia di metriche è legata al battito cardiaco. Condizione necessaria per poter visualizzare il battito è utilizzare una fascia cardio Bluetooth, per esempio Polar H7 oppure Polar H10. Per chi dovesse utilizzare anche un orologio GPS, si può pensare di scegliere Wahoo Tickr Run, da noi recensita nel 2016. Esiste comunque anche una versione “proprietaria” di fascia cardio Sensoria, che non abbiamo avuto modo di testare. I principali dati a disposizione del podista evoluto sono i seguenti:
- Battito cardiaco, espresso in BPM (battiti al minuto);
- Percentuale di frequenza Cardiaca, rispetto alla frequenza massima;
- Zone di allenamento, per chi si allena con le zone cardiache.
Nulla da segnalare su queste metriche, anche perché il sistema dipende dalla fascia utilizzata.
Dinamiche di corsa Sensoria
Le Dinamiche di corsa di Sensoria sono quelle più interessanti e servono per valutare il potenziale miglioramento del podista amatore. Nel nostro sito ne abbiamo parlato approfonditamente, discutendo sia le dinamiche in maniera teorica, sia mostrando esempi concreti di diversi podisti. Vi rimandiamo alla relativa sezione sul sito.
- Appoggio del Piede, fornisce un’informazione sul modo di appoggio del piede al terreno.
- Contatto al terreno, la metrica calcola in millisecondi il tempo di contatto al terreno. Riteniamo nei nostri test che nella versione beta sia sovrastimata, rispetto a quella reale. Probabilmente la principale delusione di tutto il sistema, ma penso che sia tutto dovuto alla nostra versione beta, anche perché il sito indica chiaramente che l’impatto debba essere pari a 160-300ms, così come abbiamo spiegato nell’articolo sulle dinamiche di corsa.
- Punteggio impatto, in sintesi una metrica per valutare la forza dell’impatto al terreno, che dipende dal modo di correre. Più basso il punteggio, migliore sarà la vostra dinamica di corsa. Durante il mio allenamento, il punteggio si è rivelato «medio». Non ho avuto modo e tempo di approfondire le ragioni, ma di certo per neofiti è un buon strumento di misurazione.
Le informazioni sono disponibili su entrambi i piedi ed il confronto tra le due metriche equivalenti offre spunti per valutare il bilanciamento ed eventualmente i problemi di coordinamento e/o di forza.
Alla conclusione dell’allenamento, abbiamo potuto valutare tutti i dati, sia sull’iPhone, sia sul dashboard Mysensoria. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi di ricevere un’email con la sintesi della corsa, davvero molto interessante.
Conclusione e Prezzi
Pensiamo che Sensoria sia davvero uno strumento molto interessante, soprattutto per i podisti amatori che intendono migliorare il loro modo di correre. In particolare siamo rimasti davvero impressionati dalla possibilità di avere un coach virtuale che ci suggerisce come correre e migliorare. Sensoria è riuscita a combinare grandi capacità software (sicuramente la loro principale competenza), hardware e d’abbigliamento: siamo davvero impressionati e pensiamo che ci sia molto potenziale di sviluppo.
Rimaniamo però scettici dalla possibilità che Sensoria si sviluppi nel mercato italiano. Riteniamo che pochi podisti evoluti sarebbero disposti a portarsi il telefono con sé durante le corse. In realtà chi è interessato a dinamiche evolute corre con GPS e non con l’iPhone! Auspichiamo che l’App sia trasferita sull’Apple Watch 3, che permette di ascoltare delle voci virtuali e ha a disposizione il Bluetooth.
Infine, speriamo che si possa vedere anche una versione più leggera delle scarpe attualmente in dotazione con l’ecosistema Sensoria. Sappiamo in effetti che l’azienda di Seattle ha raggiunto un accordo con Vivobarefoot. per lo sviluppo di una scarpa minimalista che integra il sensore Core.
Pensiamo infine che gli sviluppi Software di Sensoria siano la chiave di volta per lo sviluppo ulteriore di un ecosistema davvero promettente. La piattaforma Sensoria è il gioiello della corona e immaginiamo che possano essere «offerto» ad aziende terze per ottenere nuovi strumenti per podisti innovativi.
Acquistare i sensori Sensoria
Come già indicato precedentemente, abbiamo avuto a disposizione una versione beta e non il modello che sarà commercializzato nei prossimi giorni. Da quanto abbiamo capito, il prezzo dell’ecosistema dovrebbe essere di 199 euro e le Sensoria Smart Shoes saranno disponibili direttamente dal sito di Sensoria.