Così come per le 361 Meraki, le 361 Spinject sono state introdotte a fine 2017 da 361 Degrees ma con un obiettivo diverso rispetto alle sorelle maggiori. Se per le Meraki la parola d’ordine era ammortizzazione e reattività, le 361 Spinject non soltanto offrono un comfort simile ma sono pensate anche per l’utilizzo quotidiano e nel tempo libero. Oramai molte aziende di fitness si sono lanciate nello sviluppo di modelli per penetrare il mercato di «athleisure», ossia il trend fashion in cui indumenti atletici vengono indossati nella vita di tutti i giorni. Non dimentichiamoci che l’athleisure è un mercato di $ 270 miliardi di fatturato che si stima crescerà del 30% entro il 2020. Siccome amiamo questa tipologia di prodotto, abbiamo deciso di preparare una recensione dettagliata delle 361° Spinject, la scarpa considerata dal mensile Americano Running competitor il miglior debutto del 2017.
361 Degrees Spinject, la nostra opinione
Come descritto nei documenti di marketing dell’azienda di Fujian, le Spinject sono state sviluppate «per offrire un’esperienza di corsa diversa da quella tradizionale». Nelle settimane scorse, sono stato così colpito da questo progetto innovativo che, grazie al mio consulente di scarpe Massimiliano Doria, a Ferdinando di 361Italy e Paolo di VerdePisello, ho potuto testare le Spinject. Con diversi test e qualche allenamento intenso, in pochi giorni sono riuscito a scrivere questa recensione. Ultimamente i miei viaggi, le trasferte lavorative mi obbligano a ridurre la durata della corsa, ma allacciare le scarpe è ancora un piacere a cui per fortuna non rinuncio.
Ma in che cosa si differenziano le Spinject rispetto alle scarpe da corsa tradizionali? Che cosa le separano rispetto ai modelli 361 e a quelli della concorrenza? Sono davvero reattive e ammortizzate? A quale tipo di runner si rivolgono le Spinject? Quale durata hanno? Nel seguito abbiamo cercato di rispondere a molte domande e curiosità, soprattutto pensando a chi non ha modo di poter testare sempre gli ultimi modelli. Come al solito l’articolo si divide in sezioni, potrete premere sul link per accedere alla parte che vi interessa:
- Caratteristiche di base
- Estetica e forma
- Drop e intersuola
- Comportamento nella corsa
- Durata
- Prezzi e approfondimenti
Le 361 Spinject sono state offerte gratuitamente da 361 Italy e nella recensione dettagliata vi descriviamo la nostra opinione personale.
Caratteristiche di base
Le Spinject sono scarpe neutre, appartenenti alla categoria ammortizzate, A3, con un peso dichiarato di 275/278 gr per US9. Dalle nostre misurazioni, sembrano in effetti a 275 g.
La Spinject è una scarpa decisamente comoda, più secca nella parte posteriore, più morbida in quella anteriore. La maggior parte dei podisti la troverà adeguata per correre tutti i giorni. Oltre alla tomaia in mesh, si distingue per il design molto accurato, pensato proprio per essere indossato tutto il giorno. L’altezza della scarpa è di 21 millimetri nel tallone e 13 millimetri nell’avampiede.
Così come gli altri modelli 361°, la grafica è abbastanza vistosa, con un 3 sui lati, è appariscente e con colorazioni sgargianti, anche se il modello di punta è grigio e nero.
L’intersuola è stata progettata con la solita schiuma QU!CKFOAM presente su tutta la superficie della scarpa. Dalla progettazione, sembra che sia pensata per chi tenda a correre con il tallone, mentre la corsa di avampiede e mesopiede risulta davvero confortevole. Sul tallone, il numero 3 con le scritte “Soft” e “Fast” rendono chiara le scelte di progettazione.
Caratteristiche tecniche
Di seguito le principali caratteristiche tecniche.
- Peso ufficiale: 275 grammi, nella versione uomo US 9
- Drop: 8 mm
- Altezza tallone / avampiede: 21 mm / 13 mm
- Support: neutro
- calzata: fasciante
- tallone: comodo e saldo
- mesopiede: medio
- avampiede: medio
- spazio delle dita: buono
- arco plantare: medio
Estetica e forma
Le Spinject come le altre scarpe della casa cinese hanno una forma relativamente classica. La vestibilità è equivalente a quella delle principali marche americane. La struttura interna delle Spinject è decisamente avvolgente: la parte anteriore tende a restringersi, lo spazio è relativamente limitato nonostante le dita restino comode. La scarpa è disponibile in 2 colori, Bianco/Nero/Grigio e Nere/Verdi/Gialle.
Per la prima volta per 361°, la tomaia è stata realizzata in mesh Knit e nonostante ciò, le scarpe si dimostrano comode ma al tempo stesso offrono un buon supporto. Anche a ritmi relativamente veloci, le Spinject contengono il piede al meglio, contrariamente ad altri modelli in cui il Knit rendeva la corsa più instabile. La parte in mesh Knit occupa tre quarti delle Spinject, nella zona posteriore la conchiglia consente di avvolgere al meglio il tallone. Abbiamo apprezzato la capacità di migliorare la stabilità della caviglia. Forse uno dei migliori aspetti della progettazione di questa scarpa.
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Inoltre, l’assenza di cuciture riduce il rischio d’irritazioni, tipiche in alte scarpe. D’altro canto, l’innovazione della linguetta sottile mi è sembrata vincente ma al tempo stesso rischiosa, visto che le scarpe tendono a slacciarsi più facilmente. Ovviamente opinione personale. Infine, gli inserti catarifrangenti sono davvero visibili alla sera, aspetto molto importante per chi come me corre in posti diversi e variegati.
Drop, intersuola e Suola
Le Spinject hanno un classico drop di 8 millimetri, che dona alla scarpa un profilo lineare. Proprio per questa scelta di progettazione e per il drop medio, le Spinject possono essere utilizzate da tutti senza dover cambiare la meccanica di corsa. Secondo me, la riduzione a 8mm (da scarpe 10mm) potrebbe essere un primo passo per chi poi voglia migliorare l’efficienza di corsa, senza mettere troppo a rischio il tendine d’Achille.
Come per le 361 Meraki, l’intersuola è stata sviluppata con la tecnologia Qu!ckfoam. L’obiettivo di progettazione di 361° è di mantenere il più a lungo possibile forma e ammortizzazione. Dal punto di vista ingegneristico, sono stati aggiunti tre strati di supporto, l’EVA classico, e due strati di Qu!ckfoam. Chiaramente per chi è interessato alla performance, è una scelta irrilevante, ma per una scarpa volta contemporaneamente alla performance e all’athleisure, è una decisione corretta. La tecnologia Qu!ckfoam ha il vantaggio di rendere la scarpa molto performante, ma per alcuni manca un po’ di morbidezza rispetto ad altri modelli. Ma nella vita non si può avere tutto.
Le tecnologie adottate da 361° per questa calzatura sono:
QU!KFOAM
Abbiamo già descritto la tecnologia QU!KFOAM nella recensione delle 361 Meraki: la soletta interna e l’intersuola sono a strati, con l’aggiunta di uno strato di EVA per dare stabilità alla calzatura. In sintesi è un sistema a livelli per ottenere un risultato combinato ammortizzazione, reattività e comodità.
Fitz-Rite
E’ la struttura della tomaia, interna ed esterna, che avvolge il piede in maniera completa per ridurre i movimenti non necessari alla spinta e per fasciare al meglio.
QU!K Spine
E’ un inserto in fibra di carbonio, affondato nell’intersuola che aggiunge struttura al mesopiede: implementa la stabilità, controlla la torsione e dona più reattività della scarpa.
QU!K Flex 4foot
E’ la mescola specifica della suola nella zona dell’avampiede che genera una transizione naturale e bilanciata e aumenta il grip col suolo per una migliore accelerazione.
Pressure Free Tongue
La linguetta è progettata e disegnata per aumentare il comfort, aiutando la sensazione «scarpa tutt’uno col piede», e per prevenire irritazioni al collo del piede.
Comportamento nella corsa
La scelta di progettazione delle Spinject sembra abbia pagato. Le Spinject rendono il modo di correre davvero fluido, l’intersuola QU!CKFOAM a lunghezza intera consente di concentrarsi sulla corsa, l’appoggio al terreno è davvero stabile. Anche la suola Quickflex 4 Foot è stata progettata per supportare il naturale movimento del piede. La Spinject in sintesi è una scarpa davvero versatile.
Corsa lenta. Le Spinject in una corsa lenta danno il meglio di sé, visto che offrono grandi capacità d’ammortizzazione ed una buona comodità, nonostante la parte anteriore del piede abbastanza stretto. La sensazione che non abbiamo provato in altre scarpe è la falcata molto fluida, la capacità ad ogni passo di correre in maniera omogenea. Nonostante le Spinject siano parecchio reattive, l’ammortizzazione è buona, pur non essendoci la sensazione di cuscino. Se cercate la morbidezza, andate altrove, ma sappiate che con questo modello l’appoggio è perfetto. Il battistrada lavora molto bene anche sullo sterrato e non scivola. Purtroppo abbiamo trovato qualche sassolino dopo poche corse, ma si riescono a togliere con poca difficoltà. Anche se è pensata per correre in strada, la stabilità delle Spinject oltre la buona aderenza permette l’utilizzo su una varietà eterogenea di terreni.
Corsa Veloce. Nonostante il peso relativamente elevato (275 gr, ma tutto è relativo!), le Spinject possono permettervi di correre velocemente, se siete ben allenati. A differenza di altri modelli, nonostante l’ammortizzazione, vedrete che le Spinject vi faranno sentire le gambe reattive. Il QU!CKFOAM si comporta in maniera eccellente e consente di gestire anche ritmi più elevati, senza necessariamente essere instabile.
Corsa Lunga. Anche in questo caso, siamo rimasti sorpresi della grande polivalenza delle Spinject, non soltanto perché il posizionamento della conchiglia leggermente più esteso rispetto ad altre scarpe consente un atterraggio ancora più stabile nella parte posteriore. Siamo rimasti impressionati in particolare dalla stabilità e reattività della suola sia durante i lunghi sia nelle variazioni.
A chi sono adatte
Come descritto nei documenti di marketing, «questa scarpa è stata pensata per l’ utilizzo dai runner più veloci e performanti a tutti coloro che vogliono solo una scarpa leggera e comoda per uscire a fare jogging». Ed in effetti concordiamo sul fatto che le Spinject siano state pensate per far correre i podisti di tutti i livelli.
Sono comode, ammortizzate il giusto, abbastanza leggere e reattive. Sono scarpe da alti chilometraggi e proteggono il piede a dovere. Non abbiamo trovato un allenamento in cui non consigliare le Spinject: soprattutto per chi possiede un solo paio di scarpe, questo modello sembra ideale. Anche in caso di viaggio di lavoro, avere un paio di Spinject potrebbe essere la soluzione per ridurre l’ingombro del bagaglio.
Durata
Uno degli aspetti più dibattuti delle nostre recensioni è la durata delle scarpe. Purtroppo è difficile giudicare senza averle testate per 3-4 mesi. Una cosa è certa: visto che le Spinject possono essere tranquillamente utilizzate come scarpe da passeggio, il suggerimento è quello di evitare che vengano utilizzate oltre un certo limite. La buona qualità dei materiali, la struttura assolutamente solida ci consentono di affermare che la scarpa abbia ottimi riscontri almeno fino a 500-600 km. Ci potrebbe essere una rottura sulla parte anteriore, visto l’utilizzo del mesh Knit. Ma il nostro è soltanto un suggerimento di massima, affidatevi alle sensazioni e al feeling che la scarpa continuerà a darvi prima di decidere la rottamazione.
Conclusione, prezzi ed acquisti
Il 361 Spinject è una dimostrazione che la giusta progettazione di una scarpa da corsa può portare, pur partendo da zero, alla realizzazione di un modello eccellente. L’intersuola QU!CKFOAM combinata con la Suola Qu!ckFlex e la bellissima tomaia rendono le Spinject tra le scarpe più versatili del mercato. Nonostante un peso non proprio piuma, l’intersuola reattiva e la quantità di materiale impiegato permettono di correre a tutti i ritmi. Se la versione Spinject 2 sarà leggermente più leggera, probabilmente diventerà la scarpa che utilizzerò per i miei lenti e i lunghi.
Il prezzo delle 361° Spinject è sicuramente ottimo. Anche se non esistono vere promozione via internet, a 109 € troverete una scarpa unica ed un’offerta rara. E’ chiaro che modelli più popolari si trovano a meno, ma non escludiamo che una seconda versione di questa scarpa possa fare breccia sul mercato italiano.
Per acquistare, vi consigliamo alcuni dei possibili siti da monitorare: