361 Degrees Meraki: la recensione dettagliata



Le 361 Meraki sono state introdotte a fine 2017 da 361 Degrees , l’azienda di fitness fondata 15 anni fa nella provincia cinese di Fujian. Con una promessa di marketing di comfort, ammortizzazione e reattività, le Meraki sono le scarpe più democratiche dell’azienda. Ne abbiamo parlato questa settimana descrivendo la «cinquina magica» di 361 Europa, destinata a concorrere con i brand più prestigiosi. Continuiamo con le nostre recensioni sulle scarpe da running e grazie ai test di Massimiliano Doria, andiamo alla scoperta di questa scarpa.

361 Degrees MERAKI, la nostra opinione

361 gradi, ovvero “One Degree Beyond”, un grado oltre. Iniziamo parlando di 361, l’azienda cinese che da qualche anno è entrata sul mercato italiano offrendo prodotti di qualità per i podisti nostrani. 361° evidenzia direttamente col proprio nome l’impegno e il supporto verso i proprio atleti. 361° comunica  prepotentemente il potenziale dei propri prodotti garantendo che possono superare le nostre aspettative e darci quel grado in più per andare oltre.

Lo slogan è indubbiamente molto bello e sicuramente ben studiato a livello di marketing. Aggiungiamoci, la buona politica pubblicitaria con Social e Ambassadors, un bel sito e condiamo il tutto con scarpe belle da vedere e con materiali di qualità. Che sia la ricetta vincente per il nostro mercato? La domanda è ampia e non sono certo io un esperto per poter rispondere (Massi Milani sicuramente potrà darvi maggiori delucidazioni), certo è che negli ultimi mesi, di scarpe 361° se ne vedono sempre di più ai piedi dei podisti italiani.

Grazie a Ferdinando di 361Italy e Paolo di VerdePisello, ho avuto l’opportunità di testare il modello Meraki e finalmente di sperimentare l’esperienza “One Degree Beyond” e scrivere per voi la mia recensione.

Quindi come si pongono le Meraki rispetto ai modelli concorrenti? Sono davvero reattive e ammortizzate? A quale tipo di runner si rivolge questo modello? Queste e altre sono le domande che ci siamo posti e alle quali abbiamo cercato di dare una risposta nella recensione. Come al solito l’articolo si divide in sezioni, potrete premere sul link per accedere alla parte che vi interessa:

Le 361 Meraki sono state offerte gratuitamente da 361 Italy e di seguito vi raccontiamo la nostra opinione.

Caratteristiche di base

Le Meraki (dal greco “fatto col cuore”) sono scarpe neutre, appartenenti alla categoria ammortizzate, A3, con un peso dichiarato di 289 gr per US9.

Calzano comode, ma con un avampiede filante (più stretto di Brooks/Mizuno) e la tomaia è ben avvolgente dando la sensazione di stabilità e di comfort. La grafica è abbastanza vistosa, con un 3 sui lati appariscente e con colorazioni che saltano molto all’occhio.

La qualità dei materiali, al tatto, è molto buona: morbida la conchiglia del tallone, ben fatta la linguetta, la suola strutturata al punto giusto e con un bel battistrada. Pregevoli anche le finestre inferiori che permettono di intravedere l’inserto QU!K Spine in fibra di carbonio affogato nell’intersuola.

Le 361 Meraki sono pensate per correre a lungo, molto ammortizzate. La mescola Qu!kfoam facilita l’ammortizzazione.

Caratteristiche tecniche

Di seguito le principali caratteristiche tecniche.

  • Peso ufficiale: 289 grammi, nella versione uomo US 9 (forse sovrastimato)
  • Drop: 9 mm
  • Altezza tallone / avanpiede: 21mm / 12 mm
  • Support: neutro
  • calzata: fasciante
  • tallone: comodo e saldo
  • mesopiede: medio
  • avampiede: medio
  • spazio delle dita: sufficiente
  • arco plantare: medio-basso

Estetica e forma

Le Meraki hanno un’estetica e una forma abbastanza classica con una buona dose di suola e una tomaia dai colori sgargianti. Sono filanti e snelle nell’avampiede senza però risultare troppo strette. L’impronta a terra è ampia con totale appoggio della suola, senza archi o superfici “non bagnate”.

Di profilo le scarpe dimostrano le potenzialità di ammortizzazione e, prendendole in mano, la leggerezza e flessibilità danno adito a velleità di passi più veloci.

361 Meraki Forma

Le 361 Meraki sono filanti ed avvolgenti.

Drop, intersuola e Suola

Le Meraki hanno un drop di 9 millimetri, che dona alla scarpa un profilo lineare e che mi ha subito intrigato, discostandosi dai canonici 8mm o 10mm di praticamente tutte le scarpe che ho utilizzato.

Intersuola 361 Meraki

I 3 layer di suola QU!KFOAM della 361 Meraki aiutano l’ammortizzazione e reattività

Le tecnologie adottate da 361°  per questa calzatura sono:

QU!KFOAM

La tecnologia QU!KFOAM forma le mescole delle soletta interna e dell’intersuola, lungo tutta la lunghezza della scarpa. Nella soletta il QU!KFOAM è dedicato al comfort mentre nell’intersuola all’ammortizzazione. Un ulteriore layer finale è invece in EVA per dare alla calzatura la stabilità necessaria. E’ dunque un sistema a strati atto che lavora in sinergia, formato da layers a diverse e specifiche densità, per ottenere un risultato massimizzato in termini di ammortizzazione, reattività e comodità.

Fitz-Rite

E’ la struttura della tomaia, interna ed esterna, che avvolge il piede in maniera completa per ridurre i movimenti non necessari alla spinta e per fasciare al meglio.

QU!K Spine

E’ un inserto in fibra di carbonio, affondato nell’intersuola che aggiunge struttura al mesopiede:  implementa la stabilità, controlla la torsione e dona più reattività della scarpa.

QU!K Flex

E’ la mescola specifica della suola nella zona dell’avampiede che genera una transizione naturale e bilanciata e aumenta il grip col suolo per una migliore accelerazione.

Pressure Free Tongue

La linguetta è progettata e disegnata per aumentare il comfort, aiutando la sensazione «scarpa tutt’uno col piede», e per prevenire irritazioni al collo del piede. Visivamente è più lunga dello standard, morbida e con sezione variabile.

Classificazione delle Meraki

Le Meraki sono senza dubbio delle A3. Comode, ammortizzate e protettive, ma con un pizzico di reattività che ne aumentano leggermente il range di utilizzo. Sono quindi pensate per l’allenamento quotidiano, per le sessioni lunghe e per alti chilometraggi,  proteggendo e preservando il podista da infortuni.

Comportamento nella corsa

Già la scatola mi è piaciuta: sobria in cartone naturale e solida: i dettagli contano! Come già accennato, a prima vista l’impatto è buono, le scarpe sono pregevoli e i materiali risultano subito di qualità. Indossandole e utilizzando il solito US 11 (come Brooks, Mizuno e Nike), le ho trovate un filo più lunghe ma la stessa numerazione è per me necessaria essendo 361° più strette sull’avampiede. La scelta è stata azzeccata, in quanto comunque la scarpa è molto fasciante e stabile sul tallone. Risultano quindi comode e ben salde.

Uscendoci per una corsa rigenerante ho subito apprezzato le doti di ammortizzazione e comfort. La scarpa da’ veramente l’idea di protezione e nello stesso tempo il peso limitato rende la falcata naturale, senza la sensazione di “affondare”, che a volte si avverte con scarpe più morbide.

La fase di spinta è molto stabile, il carbonio si sente, e il grip è veramente alto. Il battistrada lavora molto bene anche sullo sterrato, non scivola e la mancanza di grandi intagli evita il fastidioso saltuario incastro di sassolini (comune con altri marchi).

Andando invece a passi più svelti e portando il GPS attorno a 4’15” al chilometro, la scarpa reagisce molto bene. La transizione è fluida e la discreta dose di reattività si fa sentire. Il grip ancora è al top dimostrando la validità del QU!K Flex. Come nota negativa devo dire che personalmente la linguetta inizia a dare fastidio perché, essendo un po’ più lunga, interferisce con il movimento di rullata del piede. Ovviamente è un fastidio che non compromette la velocità di corsa, ma comunque si fa sentire. Per evitarlo/limitarlo consiglio delle calze molto corte in modo da avere la linguetta direttamente a contatto della pelle: la linguetta è veramente morbidissima e non ci sono pericoli di irritazioni per sfregamento. In ogni caso è una sensazione personale.

Il giudizio generale è comunque di scarpa comoda, ben strutturata, ammortizzata il giusto e con un pizzico di reattività senza essere troppo secca. Se parlassimo di vini, in particolare spumanti, le Meraki sarebbero un Extra dry. Non sono secche come le Mizuno Wave Rider 21, il brut, e nemmeno morbide come le Brooks Ghost, il dry, ma si pongono in un limbo intermedio che accontenta moltissimi.

La scorsa domenica ho utilizzato le Meraki anche in gara, in un percorso misto con asfalto/sterrato/sentieri in una gara locale, e sono rimasto positivamente colpito dalla grandissima stabilità della scarpa che si è comportata egregiamente anche sui single-track con sassi e radici. Sullo sterrato, come già detto, è precisa, comoda e anche a passi da 4’/km risponde molto bene: reattiva e perfetta in transizione.

361 Meraki, comportamento nella corsa

Le Meraki hanno un’ammortizzazione perfetta, protezione e peso limitato per una falcata naturale. Ottimo grip anche su sterrato

Nella parte asfaltata, la più veloce, ho invece intravisto un po’ il limite di utilizzo delle Meraki. Intorno ai 3’50”/Km ho avvertito una rigidità eccessiva nel mesopiede, credo dovuto alla piastra di carbonio, che limita la fase di spinta quando si corre esclusivamente di avampiede. In ogni caso, avendo concluso 5° assoluto, non posso lamentarmi e anzi posso dire che le Meraki si dimostrate molto valide e anzi, a volte, veramente eccezionali.

A chi sono adatte

Sono scarpe versatili che si adattano a molti ritmi e quindi a parecchi runner.

Sono comode, ammortizzate il giusto, abbastanza leggere e reattive. Sono scarpe da alti chilometraggi e proteggono il piede a dovere. Pensate quindi per i lunghi, ma anche per le corse lente, rigenerati di tutti i giorni. Grazie alla tecnologia della suola e alla discreta reattività diventano fruibili anche a passi svelti e medi il che le rende scarpe adatte ad un utilizzo a 360°… anzi… 361°!

L’unico limite, secondo me, e per passi più veloci dove le Meraki possono diventare non ottimali a seconda della meccanica di corsa del podista… In ogni caso, per andare più forte di 3’45”/km credo che in ogni caso la vostra scelta ricada su altro e che sicuramente anche 361° non abbia pensato a Meraki per tale range, sfornando appositamente il modello Spinject di cui ci parlerà Massi Milani prossimamente.

Se per amore o necessità correte spesso su strade sterrate, se vi allenate spesso tra i 5’00”/Km e i 4’00”/Km vi consiglio vivamente di prendere in considerazione le Meraki come prossime scarpe, vi stupiranno.

361 Meraki, valutazione

La Meraki rappresenta un’ottima scarpa per tutti i livelli di podisti. La distribuzione limitata per ora limita le offerte

Durata

Pur essendo la durata molto personale e relativa, la buona struttura e le caratteristiche delle Meraki porteranno in sicurezza il chilometraggio fino ai canonici 600-800 Km. Oltre tale distanza, come al solito, affidatevi alle sensazioni e al feeling che la scarpa continuerà a darvi.

Prezzi e approfondimenti

Il prezzo è in linea con la concorrenza, anche se purtroppo la diffusione del marchio è limitata e quindi è raro trovare delle offerte in rete. Il listino parla di 134.99€ e purtroppo è quasi sempre l’importo da pagare fatto che le rende un filo più care di altri marchi concorrenti.

Per acquistare, vi consigliamo alcuni dei possibili siti da monitorare:

 




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