Nike Air Zoom Elite 7, anima intermedia

Nike Air Zoom Elite 7

Nike Air Zoom Elite 7Fino a qualche tempo fa, le scarpe da corsa venivano suddivise in categorie, a seconda del peso (come riferimento veniva preso il 9 US da uomo, il nostro 42). “A1” per le superleggere da gara (sotto i 250 grammi), “A2” per le intermedie (tra “250” e “300” grammi), “A3” per le neutre da allenamento (sopra i “300” grammi), “A4” per le stabili.

Negli ultimi anni, con l’avvento di nuovi materiali, sempre più leggeri e performanti (e talvolta anche resistenti!), questa classificazione è stata un po’ abbandonata o meglio rivista. Non vengono più presi i grammi come discriminante, ma sono direttamente i produttori (o talvolta i corridori…) a indicare se la scarpa è destinata alle gare (A1), agli allenamenti (A3) o… a una via di mezzo (A2)!
Capita infatti di trovare scarpe da allenamento (A3) con peso da superleggera, semplicemente per il fatto che i materiali utilizzati permettono di ridurne il peso, mantenendo ammortizzazione e magari dislivello tacco-punta (drop) tipici di una neutra. Come capita anche (meno spesso…) di trovare delle scarpe da gara (A1), quindi caratterizzate da grande reattività, poca ammortizzazione e minore dislivello, ma con un peso da intermedia. Per non parlare della “nuova” categoria “A0”, che comprende tutte le scarpe con filosofia “natural”, ovvero libertà massima al piede per una corsa più naturale possibile con drop minimo o nullo (da 4 a 0 millimetri) e ammortizzazione praticamente inesistente.

Le “Nike Air Zoom Elite 7” sono il perfetto esempio di intermedia: più pesanti e “ingombranti” di una scarpa da gara, più leggere e reattive di una scarpa d’allenamento, quindi in parte anche meno “riposanti” (passatemi il termine). La scelta fatta dalla Nike per la suola sembra tra l’altro confermarlo: la parte esterna è identica alle “Nike Air Zoom Pegasus 31” (qui), quella interna ricorda molto alcune superleggere, per le esempio le “Nike Flyknit Racer” (qui).

È una scarpa con un range di utilizzi veramente ampio: da gara corta per chi va più piano, ma in quelle occasioni vuole sentire una suola reattiva, da gara lunga per chi va più veloce, ma non così tanto da avventurarsi con una superleggera per tanti chilometri. Perfette anche per l’allenamento quotidiano, ma solo per chi va più veloce e preferisce calzare sempre una scarpa non troppo ammortizzata.

Un unico dettaglio non mi ha convinto al 100%: la tomaia risulta parecchio rigida, quindi forse servono più utilizzi per ammorbidirla e renderla veramente confortevole intorno ai piedi. Le userò per tante tipologie di allenamenti: medi, progressivi, corsa lenta, lunghissimi (dove magari cerco di spingere)…

Sending
User Review
0 (0 votes)

Posted by