18 giorni alla London Marathon 2013, tagliare piuttosto che insistere!



È iniziata la fase di rifinitura per arrivare a Londra al massimo delle possibilità.
Per il titolo, ho preso in prestito la frase scritta nella mail inviatami qualche settimana fa da un amico MOLTO esperto: “… tagliare piuttosto che insistere.”

 
Il grosso carico quantitativo/qualitativo è stato fatto, ora si tratta solo di sincronizzarsi sul ritmo gara ritrovando la giusta brillantezza, evitando soprattutto di fare danni, arrivando alla gara stanco.
Correre di meno ma più svelto: come ripetuto altre volte, uno scarico più quantitativo che qualitativo!
 
Alcuni dati per un confronto con quanto fatto prima di Padova 2012 (attuale personal best di 2h28’44”, vedi qui per la cronaca e qui per l’analisi), dal 1° gennaio al 31 marzo…
 
2012: 1.188 km (poco sopra i 90 km a settimana), 12 giorni senza corsa (su 90);
2013: 1.373 km (oltre 105 km a settimana), 9 giorni senza corsa (su 89).
 
Un netto incremento per quanto riguarda la quantità, accompagnato anche da un intensificarsi delle sedute di qualità (tre a settimana fino a metà febbraio, due da quel momento in poi).
 
Domenica l’ultimo impegno agonistico (“Trofeo No Stop Viaggi”, corso sempre dal 2007, qui per il confronto con gli anni precedenti, qui per il resoconto del 2012), ma sarà più un allenamento/test che altro: obiettivo correre forte ma “bene”, ovvero senza mai esagerare, diciamo una seduta più tirata del solito!
 
Già da tre settimane ho iniziato a tagliare (125 km tre settimane fa compresa la “Corri al Jolly 2013” qui, 109 km due settimane fa compresa la “Belluno-Feltre 2013” qui, 105 km la scorsa settimana, questa settimana conto di arrivare a 100 km compresa la gara di domenica), negli ultimi quattordici giorni le “sforbiciate” ai chilometri totali saranno ancora più pesanti: non oltre gli 80 km la prossima settimana, per poi arrivare a massimo 40/50 km dal lunedì al sabato prima della gara.
 
Stavolta, a differenza delle ultime maratone, la compagnia per correre forte dall’inizio alla fine non mancherà di sicuro (nel 2012, ben 18 atleti hanno concluso la maratona tra 2h24’45” e 2h29’55”), perché non sfruttarla tutta?
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