Risulta sempre difficile buttare giù una recensione di un libro scritto da un amico, si rischia di essere poco obiettivi o addirittura “penalizzanti”, onde evitare di sembrare troppo positivi. Nonostante questa premessa, mi è veramente impossibile scrivere male o in maniera completamente distaccata di Riflessi di corsa di Riccardo Mares.
Oltre a esser scritto molto bene, l’aspetto secondo me più interessante è che il libro parla sì di corsa, ma è adatto anche per chi di corsa non sa niente o non vuole sapere niente. Lo sport è ovviamente al centro del libro, ma non come fine ultimo, bensì come mezzo per raggiungere una migliore qualità della vita: la voglia di mettersi costantemente alla prova, sia essa una sfida in gara contro il cronometro, o sui percorsi di allenamento contro sé stessi, diventa un insegnamento utile e applicabile in qualsiasi ambito, dallo studio, al lavoro, ai rapporti con gli altri, alla famiglia.
Non mancano ovviamente consigli per chi vuole iniziare a correre o per chi corre già e magari vuole approfondire determinati argomenti. Il bello del libro è che non dà soluzioni pronte, ma suggerimenti utili e soprattutto “link” invitanti (per chi non lo conoscesse, Riccardo è un Guru del web non solo italiano…), per chi è interessato a quel pezzo del puzzle che magari gli manca.
Anche la parte emozionale traspare chiaramente da ogni pagina e risulta evidente che per l’autore, la ricerca delle emozioni è fondamentale anche quando si fa sport (e non potrebbe essere altrimenti!), che sia un’alba o… un allenamento di ripetute uscito particolarmente bene, non cambia.
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Bravo Riccardo, ora sotto con il prossimo ;-)