Adidas Ultra Boost 20, la recensione dettagliata



Le Adidas Ultra Boost 20 sono l’ultimo modello di scarpe di Adidas, pensate per il lifestyle, ma anche adatte a correre. Lanciate come «grande innovazione» nel 2014, le ultime due versioni, la 19 e la 20, si contraddistinguono per essere ancora più belle, più comode e confortevoli. E a livello di corsa? Per noi è stato amore a prima vista: pensiamo davvero che siano scarpe adatte a correre i lenti. Però siamo consapevoli che possono piacere soltanto ad una fetta di appassionati, a cui peraltro consigliamo la versione Ultraboost PB. Ecco la recensione dettagliata del modello Ultra Boost 20, giunta alla terza versione e lanciata a Febbraio 2020, da cui il numero!

Adidas Ultra Boost 20, la nostra opinione

Citare la storia delle scarpe consente di ricordarci che i gusti dei podisti possono cambiare più rapidamente della velocità del vento in una mezza maratona. Soltanto 6 anni fa al lancio del primo modello di Adidas Ultra Boost, l’azienda bavarese le definì come le migliori scarpe di da corsa di sempre. Difficile dopo qualche anno migliorare. Se la «promessa di marketing» era di migliorarne le prestazioni e il comfort, accostando due anime della scarpa di per sé molto distanti, ora queste scarpe sono viste da molti come troppo pesanti (>300 gr.) per correre, visto che i concorrenti sono riusciti a gestire una riduzione del peso nelle mescole utilizzate nell’intersuola.

Principali domande della recensione

Quali sono le principali caratteristiche delle Adidas Ultra Boost 20? A chi sono adatte? com’è il comportamento nella corsa? per quali ritmi? E valgono il prezzo di vendita, fissato a 180 euro? e qual è la differenza rispetto al modello precedente e soprattutto al modello PB?

Ecco le domande a cui abbiamo cercato di rispondere nella nostra recensione dettagliata. Per guidare il lettore nella recensione, l’articolo è diviso in sezioni. Vi consigliamo di leggerlo tutto d’un fiato e poi di soffermarvi sulle parti che vi interessano ad una seconda lettura.

Le Adidas Ultra Boost 20 nel modello Blu con bande rosse sono state acquistate su internet a finalità di test. Di seguito vi raccontiamo la nostra opinione.

Per chi fosse interessato, ecco la recensione Youtube delle Ultraboost 20, sul nostro canale. Si noti comunque che i gusti dei due protagonisti del video sono sensibilmente diversi:

Caratteristiche generali

Le Ultra Boost 20 sono scarpe di categoria A3 «massima ammortizzazione», adatte ai podisti con appoggio neutro e supino, hanno un drop 10. Sono pensate in generale per corse lente e rigeneranti, possono essere indossate anche in serate casual, grazie ad un’estetica innovativa ed accattivante. Sono state create per atleti di tutte le tipologie e per tutti i ritmi di corsa, però a causa del loro peso, sono probabilmente adatte per corse lente.

Negli ultimi mesi abbiamo realizzato diverse recensioni delle scarpe Adidas, che potrete trovare al link allegato.

Caratteristiche tecniche

Ecco le caratteristiche tecniche delle Adidas Ultra Boost 20. Nel seguito descriveremo brevemente le principali evoluzioni rispetto al modello storico. Infine discuteremo l’impatto sulla corsa.

Sintesi delle principali caratteristiche tecniche

Peso: 312 g (nel numero 42 e 2/3), si veda la guida ai modelli Adidas per un dettaglio sulla numerazione.

Altezze della suola: 27 mm (tallone), 17 mm (avampiede), queste le misure ufficiali Adidas

Larghezza disponibile: D=Medium

Come calza (basato sulla larghezza D)

  • Calzata: standard
  • Tallone: medio stretto
  • Mesopiede: medio basso
  • Avampiede: medio
  • Spazio dita: medio basso
  • Arco plantare: Medio
  • Forma: arcuata

Adidas Ultra Boost 20 vs Ultra Boost 19

Rispetto al modello dell’anno scorso, non ci sono state grandissime variazioni. Pensiamo peraltro che il vero confronto debba essere effettuato tra il modello Ultraboost 20 e Ultraboost PB 20. Ad ogni modo rispetto al modello 19, l’intersuola Boost (ma si legga la differenza) e la suola in gomma Continental sembrano esattamente uguali.  Ecco le 2 vere principali differenze. Il resto, :
  • Boost, diminuito del 20% rispetto all’anno scorso e quindi tornando all’origine! in questo caso preferivamo la versione precedente, almeno per i lenti. Ciò al passato, con un impatto significativo sul comportamento nella corsa;
  • tomaia secondo noi meno avvolgente, a tal punto che Adidas prima parlava di 360 gradi, ora di Primeknit+ (c’è un errore nella recensione Youtube).
  • allacciatura, la scarpa è meno bloccata, per consentire una corsa rilassata, che a noi non piace più di tanto. La scelta di Adidas era focalizzata al lifestyle e non alla performance.

Per quanto riguarda invece il modello Ultraboost PB, è stata aggiunta una quantità più importante di Boost e soprattutto è stata utilizzata la tomaia in Celermesh, che consente, come spiegato nella recensione delle Adidas Adios 5, di tenere il piede ben bloccato.

Estetica e forma

Le Ultra Boost 20 si confermano per essere una scarpa elegante e funzionale. Ora sono state lanciate in due modelli. A Febbraio una versione lifestyle e elegante, ad Aprile una versione per podisti:

  • Ultraboost 20 per lifestyle;
  • Ultraboost 20 PB per «correre».

Tomaia

Anche quest’anno, la tomaia è stata lavorata in modo tubolare. Si estende oltre i bordi dell’intersuola e «avvolge il piede come un paio di calzini». Però di sicuro meno dell’anno scorso. Quest’anno, Adidas ha utilizzato Primeknit +, che è una maglia più fine del Primeknit 360. Ciò offre il vantaggio di gestire al meglio la traspirazione in estate, ma purtroppo il piede non è molto bloccato. Certamente però è molto gradevole alla vista la doppia colorazione. Secondo noi comunque le Ultraboost 20 sono una scarpa «calda.»

Per quanto riguarda la conchiglia, pensiamo che sia davvero perfetta, morbida, confortevole. Il design è adeguato a chi pensa di utilizzarla per il lifestyle. Dal punto di vista della corsa, il piede tende a scivolare, soprattutto in questo periodo di lockdown. Non la consiglieremmo per correre in giardino! Anche in questa versione i pannelli sono abbastanza aderenti e si flettono assieme alla tomaia, adattandosi al piede senza creare particolari punti di tensioni.

Purtroppo però nulla è cambiato a livello d’allacciatura. Sfortunatamente l’allacciatura è abbastanza limitata con soli 4 fori che dal nostro punto di vista non permettono una perfetta simbiosi con il piede, soprattutto a velocità elevate. Il blocco mediale del piede è tutt’altro che perfetto. Invece, la linguetta è un tutt’uno con la tomaia:

I due pannelli della parte laterale come già detto l’anno scorso attraggono piccoli depositi di polvere e non consentono di bloccare al meglio il piede. Le scarpe sono più traspiranti rispetto all’anno scorso, ma non pensiamo che in estate sia la migliore scelta per correre.

Conchiglia

La conchiglia posteriore è nuovamente cambiata, ma resta comunque il design di base: le Ultraboost 20 sono pensate per consentire di ridurre la tensione ai tendini ed offrire un miglior comfort. Non siamo convinti che rispetto al modello dell’anno scorso si sia aggiunta stabilità al posteriore, visto che nei cambi di direzione abbiamo sentito davvero uno spostamento del piede. Però la tomaia è così morbida che accompagna al meglio la corsa:

Per quanto riguarda la parte interna, anche in questo caso abbiamo apprezzato la morbida fodera in feltro con due inserti laterali molto comodi. La conchiglia è soffice e la tomaia elasticizzata consente di togliere rapidamente la scarpa. Nulla da dire, probabilmente la soluzione migliore:

L’anno scorso abbiamo definito la conchiglia delle Ultraboost 20 «un rifugio sicuro per il tallone.» Anche quest’anno vale la stessa metafora, ma con le limitazioni descritte precedentemente.

Suola Continental e Ultra Boost 20

Restiamo convinti che anche quest’anno la Trazione delle suole Continental siano superiori a quelle della concorrenza. Ma non siamo certi che tutta quella gomma sotto la suola possa piacere a chi le deve utilizzare:

Non abbiamo notato grandi cambiamenti rispetto alla versione dell’anno scorso. Tutto sommato le corse (a Febbraio in Belgio: bei tempi!) sotto la pioggia hanno mostrato grande stabilità ed aderenza, tranne nella parte posteriore. Ma l’anteriore è perfetto:

Nella parte posteriore, si nota chiaramente una grande presenza di gomma. Nel tallone la presenza di Boost rende la calzatura comunque morbida e reattiva:

Comportamento nella corsa

Abbiamo testato le Ultra Boost 20 in diverse condizioni, anche se ora purtroppo le utilizziamo solamente in giardino. Vediamo come si sono comportate:

Corsa Lenta su Asfalto

Appena indossate le Ultra Boost 20 confermano le sensazioni iniziali. La scarpa è abbastanza reattiva su tutta l’intersuola ed al tempo stesso morbida nella parte posteriore. L’appoggio d’anteriore invece è più rigido e reattivo. A ritmi lenti correndo di tallone si nota la comodità del posteriore, a condizione di non cambiare frequentemente direzione. Correndo in giardino, pensiamo che le gambe siano sicuramente protette.

Corse medie e veloci

Non abbiamo avuto molte occasioni di provare questa scarpa a ritmi più veloci. E comunque non la useremmo. Vale quanto già detto precedentemente. A parte il peso, la considerazione fondamentale da notare è che le Ultra Boost 20 sono così morbide e protettive da risultare instabili, correndo velocemente. Il tallone è bloccato, ma non così bloccato come con le Adios. Inoltre I 4 occhielli ci sembrano davvero pochi per poter garantire una rullata ottimale del piede. Infine, l’altezza dal suolo rende la corsa in curva abbastanza difficoltosa. In conclusione sicuramente si riesce a correre velocemente, ma con maggiore difficoltà rispetto a scarpe più leggere e performanti. 

Corse lunghe

Dato il peso elevato, pensiamo che queste scarpe possano essere utilizzate fino all’ora di corsa, dopo di che il peso si farà sentire. Oltre l’ora di corsa riteniamo che le Ultra Boost 20 siano abbastanza pesanti, appena sopraggiunta la sensazione di fatica, le Ultra si sentiranno molto ai piedi, soprattutto nel caso vogliate qualificare i lunghi ad una velocità sostenuta.

In conclusione, le Ultra Boost 20 sono discrete per corse rigeneranti, ma non aspettatevi di trovare un’ammortizzazione da cuscino.

Durata

Adidas ha sempre utilizzato materiali premium nelle sue scarpe, anche nel modello Entry come le Duramo 9. E  le Ultra Boost 20 si confermano tra le scarpe più resistenti e durevoli del mercato. Ancora una volta la suola Continental si dimostra notevolmente superiore alla competizione e consente di mediare al meglio la presenza un po’ più limitata dell’intersuola Boost. Questa combinazione garantisce un’ammortizzazione consistente per la maggior parte della vita utile della scarpa. Per quel che concerne la tomaia, vale quanto già detto l’anno scorso. Non crediamo che ci sia un grande rischio di rottura, il Knit è molto solido e un cedimento strutturare è improbabile.

I componenti delle Ultra Boost 20 sono eccellenti, la scarpa tenderà a resistere a lungo con un lento deterioramento strutturale grazie a Boost ed alla suola Continental. Contate almeno 700 km d’utilizzo, ma senza problemi le Boost 20 supereranno i 1000 km, anche perché l’utilizzo di questa scarpa non è pensata per allenamenti intensi.

Conclusioni

Ultra Boost 20, così come il modello precedente.  è sicuramente la scarpa ideale per l’allenamento quotidiano, soprattutto per le corse lente. La riduzione nell’intersuola della quantità di schiuma Boost non l’ha certo resa una scarpa così ammortizzata come nel passato. Però pensiamo che chi fosse alla ricerca di una scarpa che duri a lungo e che possa essere utilizzata anche post allenamento non resterà deluso. La tomaia in PrimeKnit+ è eccellente garantendo sia un’ottima vestibilità, sia un comfort unico. Non siamo rimasti colpiti dalla traspirabilità, anche perché il materiale nel tallone ha sicuramente un impatto negativo. Continuiamo a rimanere scettici dalla parte mediale, che pur dando maggiore stabilità, potrebbe creare problemi in estate.

In conclusione, pensiamo che la Adidas Ultra Boost 20 possa essere discreta per l’ottanta percento delle uscite, quelle lente. Ma la riduzione del Boost potrebbe non piacere a tanti. La vera limitazione di questa scarpa è la combinazione prezzo e peso. Siamo proprio sicuri che valga la pena spendere 180 euro per correre lentamente? A 310-320 grammi le Ultra Boost 20 sono davvero troppo pesanti per correre velocemente e soprattutto non sono pensate per farlo. Se è vero che l’esperienza di un lungo lento con Boost 19 resta comunque piacevole, appena si aumentano le velocità, la reattività non segue di pari passo lo sforzo fatto.

Per correre intensamente nell’arsenale e catalogo di Adidas ci sono scelte migliori a metà prezzo.

Prezzi e disponibilità

La scarpa da listino costa 180 €, ma si può trovare a prezzi più bassi in funzione del colore e delle promozioni, a partire da 115-125 euro. Il nostro suggerimento per chi pensa di comprare via internet, è cercare il negozio “virtuale” che costa meno. A parità di prezzo suggeriamo il nostro partner Runningwarehouse, che fornisce (molti) dei materiali per i test:

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