Le Nike Joyride Run Flyknit sono state lanciate mondialmente a Luglio 2019, con l’obiettivo di offrire al podista di tutti i livelli una scarpa per «velocizzare» il tempo di recupero tra un allenamento intenso e l’altro. Diversamente dalle nostre abitudini, abbiamo aspettato qualche settimana prima di esprimere la nostra opinione su questa scarpa «insolita».
Come tutte le «cose innovative», la reazione di chi le ha provate è stata «bipolare». Per noi la sensazione in corsa è stata davvero strana, abbiamo dovuto pensare a lungo prima di stabilire un giudizio definitivo. Dopo qualche settimana d’utilizzo, ecco la nostra opinione delle Nike Joyride Run Flyknit.
Nike Joyride Run Flyknit, la nostra opinione
Abbiamo comprato le Nike Joyride Run Flyknit con le migliori intenzioni. Sapevamo che fossero «scarpe ideali per il recupero», ma non ci eravamo accorti che Nike le posizionasse anche come calzature «Premium» al prezzo di 181 euro. Passato il trauma della «spesa eccessiva», appena aperta la scatola ci siamo chiesti se Nike avesse davvero segmentato la sua clientela prima di sviluppare questo modello.
Principali domande della recensione
Vale la pena spendere 181 euro per un paio di scarpe di «recupero»? Quali sono le principali caratteristiche delle Nike Joyride Flyknit Run? cosa le rendono adatte per corse di recupero? quali sono le differenze rispetto agli altri modelli? com’è il comportamento nella corsa? per quali ritmi? e per quale distanza?
Ecco le domande a cui abbiamo cercato di rispondere nella nostra recensione dettagliata. Per guidare il lettore nella recensione, l’articolo è diviso in sezioni. Vi consigliamo di leggerlo tutto d’un fiato e poi di soffermarvi sulle parti che vi interessano ad una seconda lettura.
- Caratteristiche generali
- Caratteristiche tecniche
- Comportamento nella corsa
- Durata
- Conclusioni
- Prezzi e approfondimenti
Le Nike Joyride Run Flyknit sono state acquistate su internet a finalità di test. Vista la nostra mission di tester di un numero infinito di modelli di scarpe, la recensione è indipendente e di seguito troverete la nostra opinione.
Caratteristiche generali
Caratteristiche tecniche
Vediamo le caratteristiche tecniche delle Nike Joyride Run Flyknit, poi descriviamo le principali innovazioni rispetto ai modelli Nike, infine discuteremo l’impatto sulla corsa. Le Nike Joyride Run Flyknit, secondo i documenti di marketing dell’azienda americana, sono pensate per i podisti di tutti i livelli. In particolare «Joyride è progettata per aiutare a mantenere le gambe fresche offrendo un’esperienza personalizzata sotto il piede con un grande assorbimento degli impatti in una scarpa sorprendentemente leggera.» Difficile confutare quanto scritto, non saremmo in grado, così come non pensiamo che lo siano molti blogger che hanno recensito la stessa scarpa sul web.
Sono scarpe «integrative», da affiancare ad almeno un altro modello. Di certo il nostro suggerimento per un podista debuttante, per chi utilizza una sola scarpa, è quello di risparmiare qualche euro e comprarsi invece le Nike Winflo 6 oppure le Pegasus 36 e non leggere né la nostra recensione né quelle più ottimiste viste sul web. Per un podista amatore, ossia per chi invece tende a ruotare due o tre scarpe a settimana, ecco come la scarpa si è comportata in corsa e i principali aspetti di design.
Peso
Le Nike Joyride Run Flyknit sono abbastanza in linea con i modelli A3, intorno ai 300 grammi:
L’altezza dal suolo è abbastanza importante, le specifiche tecniche parlano di 30 mm nel tallone e 20 mm nell’avampiede.
Sintesi delle principali caratteristiche tecniche
Peso: 298 g (taglia 42 1/2)
Altezze della suola: 30 mm (tallone), 20 mm (avampiede)
Larghezza disponibile: D=media
Come calza (basato sulla larghezza D)
-
- Calzata: standard
- Larghezza del tallone: media
- Volume mesopiede: media
- Larghezza avampiede: medio
- Altezza avampiede: bassa
- Altezza arco: medio alta
Differenze rispetto a scarpe da Running Nike
Qui ci affidiamo ai documenti marketing Nike per capire in cosa le Nike Joyride Run Flyknit sono differenti rispetto a tutte le scarpe da corsa:
- un sistema di ammortizzazione esclusivo, Joyride, realizzato con migliaia di microsfere in TPE. Il TPE, un elastomero termoplastico, è un copolimero di Plastica e Gomma;
- un sistema di quattro sacchetti/tasche, per consentire uno spostamento «multidimensionale» delle microsfere. Le microsfere sono circa 11,000 e sono distribuite in maniera asimmetrica nei diversi sacchetti. Risultato? sempre secondo Nike, avrete un comportamento personalizzato nella vostra corsa di recupero. Tale comportamento non è offerto da nessun’altra scarpa.
- Le microsfere sono posizionate nella scarpa in maniera strategica, in funzione della biomeccanica di corsa. Per esempio, ne è presente una quantità superiore nel tallone, garantendo una migliore capacità di assorbire l’impatto al terreno, mentre nella parte anteriore, l’obiettivo delle sfere è quella di garantire una migliore transizione.
Confusi? noi lo siamo stati abbastanza prima di provare la scarpa. Abbiamo comunque ispezionato la scarpa, poi valutato il comportamento nella corsa.
Estetica e forma
La scarpa è indubbiamente imponente. Ci è piaciuto l’accostamento dei colori nero / bianco. Le Joyride si presentano in tutta la loro bellezza, forse sono un po’ troppo ingombranti. Ma di primo acchito la forma delle Joyride sembra per una scarpa «da recupero.»
Allacciatura
Quello che ci è piaciuto di più è il sistema di allacciatura. Le Nike Joyride Run Flyknit adottano un’allacciatura classica, collegata nella parte posteriore al sistema di chiusura del tallone, per garantire un ottimo bloccaggio del piede:
L’allacciatura è abbastanza semplice, con la stessa geometria delle ultime Pegasus Turbo 2. I lacci sono tradizionali e la linguetta come negli recenti modelli Nike è un pezzo unico della tomaia. La tomaia delle Joyride è in Flyknit nella parte anteriore. Come altre scarpe Nike, le Joyride hanno una punta poco profonda e un avampiede relativamente stretto. La punta è rinforzata da un rivestimento saldato su cui è disegnato il logo Swoosh:
Senza dubbio, la tomaia avvolge completamente il piede, è forse un po’ stretta, ma sicuramente non risulta scomoda, né troppo elastica. Tutto sommato un sistema d’allacciatura eccellente, che tenta di compensare i problemi di cui parleremo più sotto.
Conchiglia
Invece, non abbiamo apprezzato più di tanto la traspirabilità delle scarpe stesse. Soprattutto nel tallone, si vedano le foto, ma anche nella parte mediale, non c’è un grande passaggio d’aria, senza dimenticare lo spessore della tomaia in Flyknit:
La zona del tallone è particolare. La conchiglia è abbastanza soffice e non particolarmente elevata. Colpisce in particolare la linguetta per l’estrazione del piede, oltre al design a profilo basso, ben visibile dalla foto:
A livello laterale, si evidenzia la presenza di un secondo strato per garantire un miglior confort del tallone:
La parte anteriore del tallone è particolare e durante la stagione invernale sembra garantire un miglior riscaldamento del piede. Nella linguetta anteriore invece appare una scritta decorativa dalla forma rotonda con Nike ed il modello della scarpa:
Soletta e Plantare
Come già per altri modelli, il plantare della scarpa non è perforato:
Suola
Dal punto di vista di design, la suola è completamente diversa da tutte quelle che avevamo visto finora. Nike ha lasciato a vista i quattro «sacchetti», per dimostrare l’innovazione. Dal punto di vista estetico, la parte della suola nell’avampiede e nel tallone si presentano molto morbide, ci saremmo aspettati una quantità più elevata di gomma soprattutto nella parte anteriore:
Nella parte posteriore noteremo invece due aspetti. Da un lato, la presenza più rilevante delle microsfere. Inoltre, nella parte laterale ed estrema della suola sono stati aggiunti tre pezzi di gomma, per consentire un maggiore durata della suola stessa:
Vista a livello laterale, la suola è irregolare. Ciò che colpisce la vista dell’amatore evoluto è la mancanza di trazione al terreno in condizioni sfavorevoli. Inoltre non sembra che con questa configurazione la suola possa durare a lungo:
Comportamento nella corsa
Ci siamo limitati a correre lentamente, perché questo è il DNA della scarpa. Solo come parentesi, per chi volesse provarla a ritmi più elevati, sconsigliamo totalmente. Le Joyride mancano completamente di reattività, proprio per la costruzione della suola stessa. Chi ha provato le Solette Ares in carbonio sa esattamente di cosa stiamo parlando. Un materiale reattivo ha una struttura resiliente che comprime e rimbalza rapidamente. Nelle Joyride ovviamente le microsfere sono sparse all’interno delle quattro tasche e non sono sicuramente reattive!
Fatta questa parentesi, come si sono comportate le scarpe in corse lente?
Corsa Lenta su Asfalto
Le Nike Joyride Run Flyknit sono sicuramente ben ammortizzate, ma la sensazione in corsa è strana. Nemmeno dopo parecchie uscite lente e 100 km ci siamo abituati. Ciò che abbiamo notato è stata la completa mancanza di stabilità, sensazione mai provata in nessun’altra scarpa. Chiaramente questo è il DNA della scarpa, a noi resta soltanto il compito di confermare che funzionano proprio come suggerito. Nei primi chilometri ci sembrava di affondare nella sabbia, anche se sicuramente forse le nostre gambe hanno apprezzato la sensazione «di massaggio». La mancanza di gomma nella parte anteriore ha esacerbato la sensazione di una grande morbidezza. L’appoggio di mesopiede, per la presenza di una quantità inferiore di microsfere è risultato leggermente meno morbido. Dopo 10 km, non abbiamo avuto la sensazione di un grande recupero muscolare, forse con l’elettrostimolazione siamo stati meglio. Ma forse è solo una sensazione.
Corse medie e veloci
Ovviamente essendo scarpe da corsa di recupero, non ha molto senso fare test su corse medie e veloci. Le abbiamo provate in diversi scatti e la sensazione è che la morbidezza della suola e dell’intersuola non garantiscono né velocità né grande stabilità. Ad ogni modo
Le Nike Joyride Run si possono far amare per corse lente e di recupero, solo per chi ama un comportamento molto morbido della scarpa stessa. Ma l’instabilità derivante dalla costruzione non ce le ha fatte amare fino in fondo. In effetti alcune innovazioni sono capite da pochi.
Durata
Vale ricordare per l’ennesima volta che la durata di una scarpa è funzione di parecchi parametri, sia oggettivi sia soggettivi. Nel caso delle Nike Joyride Run Flyknit dobbiamo essere conservativi perché nessuna scarpa ha adottato le stesse tecnologie nel passato. Pensiamo che con il passare dei chilometri la scarpa, le microsfere possano degradarsi per l’usura. Inoltre la sezione della suola potrebbe non garantire una lunga durata, soprattutto in caso di biomeccanica non ottimale. Per i pochi che utilizzeranno queste scarpe, diremmo che almeno 400-600 km sono garantiti. In sintesi, ecco l’infografica della durata:
Per quanto riguarda la tomaia, invece, sicuramente durerà molto a lungo, essendo davvero resistente:
Conclusioni
In conclusione, se inizialmente abbiamo apprezzato la forma ed il concetto di «scarpa da recupero», con l’utilizzo delle Nike Joyride Run Flyknit ci siamo chiesti se davvero fossero utili per un podista amatore. Senza dubbio è una buona scarpa, i componenti utilizzati sono tutti di prim’ordine. Ma, forse perché preferiamo la tradizione, le Joyride non ci hanno garantito un recupero migliore di altre scarpe. Sicuramente non offrono una grossa reattività e certamente sono molto instabili, almeno per la nostra biomeccanica di corsa. Se si aggiunge che la traspirabilità è abbastanza limitata, pensiamo che le Joyride stiano meglio come scarpa del week-end, ammesso e non concesso che si voglia spendere 181 euro e non passare direttamente alle Vapormax Flyknit 3.
Prezzi e disponibilità
La scarpa da listino costa 181€, per ora è difficile trovarla scontata, anche se esistono alcune promozioni. Come al solito, suggeriamo di comprarla dove costa meno. Ecco le principali scelte ai link allegati:
Retailer | prezzo medio | Link acquisto |
---|---|---|
Nike | 145 – 181 € | link sconto OCT20 |
Amazon | 181 € | link |
Cisalfa Sport | 160 – 181 € | link |
Maxisport | tbd | link |
JD Sport | 160 – 180 € | link |