Dal divano a 5 km di corsa, ovvero come condividere la stessa “droga” del marito

Dal divano a 5 km, ovvero come condividere la stessa “droga” del marito

Eccomi qui, a descrivere il mio approccio al mondo della corsa con l’obiettivo di farmi del bene e, perché no, un giorno magari gareggiare assieme a mio marito, vero runner non professionista. La mia vita è cambiata e da agosto dell’anno scorso ho iniziato un lavoro interessante ma sedentario, perciò ho sentito la mancanza di attività fisica. Inizialmente sono ritornata in piscina, ma il nuoto poco si adatta alla vita di una madre di due figli che lavora 8 ore al giorno. Alla sera ero veramente troppo stanca e crollavo, andare in piscina non era più un piacere.

Stranamente, non faccio grosse difficoltà a svegliarmi presto al mattino, specialmente al ritorno da Londra. Londra? Già, proprio Londra, dove Andrea ha corso la sua terza maratona il 28 aprile con l’invidiabile tempo di 3h11′, rientrando, una settimana dopo, ha corso la mezza maratona della nostra città, Trieste, e si è portato a casa un altro PB cioè 1h26′ con Bora contro… capirete che la sfida si fa sempre più pressante e interessante. Se lui corre 21 km in un’ora e mezza, riuscirò a percorrere 5 km senza fermarmi mai in mezz’ora con una preparazione di 9 settimane?
Dal divano a 5 km, ovvero come condividere la stessa “droga” del maritoIl programma che seguirò è reperibile on-line (ma leggete anche l’articolo dedicato su questo blog) e, scorrendolo, mi sembra più che fattibile. Forse anche troppo delicato. Naturalmente per affrontare questa avventura avrò bisogno dell’abbigliamento adatto (rigorosamente rubato al marito) e dei completi che siano anche fashion. Non dimentichiamo che sono donna, e, anche se fuori forma, non mi vedrete MAI scoordinata cromaticamente. Fondamentale l’utilizzo di biancheria tecnica (io ho un reggiseno nero Under Armour), che sostenga bene il seno, anche se le velocità non sono elevate il movimento continuo con un reggiseno normale sarebbe molto fastidioso. Per il resto l’importante è che siano tessuti traspiranti e con poche, pochissime cuciture. Ovviamente non deve mancare un orologio che monitori gli sforzi e registri i progressi, io ho un vecchio TomTom, che si difende bene. Per i capelli, finché la temperatura me lo consente, mi limito a una fascetta per tenerli lontani dal viso, quando farà caldo dovrò legarli, ma per adesso correrò libera… pronti… partenza… via!

Settimana 1

Giorno 1: 5 minuti di camminata veloce, poi 5 ripetizioni di 60 secondi di corsa e 90 secondi di camminata. Parto entusiasta e forse un pelo troppo veloce, come un cucciolo che viene liberato per la prima volta in un prato, ma tutto sommato riesco a gestire questi 20 minuti di attività piuttosto dignitosamente… anche se ad “allenamento” finito sembra che abbia corso una maratona.
Dal divano a 5 km, ovvero come condividere la stessa “droga” del maritoMuscolarmente va tutto bene, ma il fiato… il fiato è cortissimo. Il mio orologio dice che ho consumato addirittura 356 kcal, la frequenza media è di 140bpm e in uno split ho toccato i 4’55” al km! Mi sforzo di non pensare che mio marito ha corso una mezza maratona a 4’04”, prima o poi ci arriverò anch’io (l’importante è crederci).

Giorno 2: stesso allenamento, risultato simile, finisco sempre sudazzata che è un piacere e siccome sento che le mie gambe ce la possono fare, il giorno 3 decido di introdurre una ripetizione in più, perché facile non è bello! Dovendo affrontare un’altra sessione mi obbligo a gestire meglio il fiato e, anche se il miglioramento a me sembra minimo, in realtà registro un abbassamento dei battiti medi a 125.
Dal divano a 5 km, ovvero come condividere la stessa “droga” del maritoInizio a capire il meccanismo… porsi degli obiettivi sempre più alti, a volte prendendosi in giro, come in questo caso: ho abbassato la velocità media, ma ho aumentato la distanza e a fine corsa non ero proprio come un labrador che non beve da due giorni! E, a proposito di cani, in questa uscita marito e cucciola di cocker mi hanno accompagnato, ho scoperto così che pure il cane corre più veloce di me… e si scompone meno!

Settimana 2

Giorno 4: 5 minuti di camminata veloce, poi 6 ripetizioni (sarebbero 5, ovviamente, ma ormai ho deciso che 6 è meglio!) di 90 secondi di corsa e 2 minuti di camminata. Mentre corro alterno momenti in cui penso “chi me l’ha fatto fare” a momenti in cui mi faccio i complimenti e mi ricordo che non molti inizierebbero a correre alla soglia dei 43 anni. L’impegno e la costanza non mi mancano, se vi interessa sapere come andrà a finire… come dicono i giovani: stay
tuned! In caso, mi trovate anche su Instagram ;-)

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