Nike Air Zoom Vomero 14, la recensione dettagliata



Le Nike Vomero 14 sono state il regalo di Natale 2018 per molti podisti italiani. Non c’è stata una scarpa che si è rinnovata nel design di più rispetto alle Vomero. Ma questo cambiamento ha influenzato profondamente l’opinione di chi le ha sempre apprezzate negli anni. Infatti, non abbiamo visto sui social maggiore esaltazione ed al tempo stesso critiche in un paio di scarpe. C’è chi ha gridato all’innovazione, abbiamo letto della «migliore scarpa da running del 2019», abbiamo anche osservato che alcuni amatori l’hanno criticata perché «non è una Vomero».

Qual è la verità? Noi abbiamo acquistato le Vomero 14 poco prima di Natale, ora sono disponibili in Italia praticamente ovunque. Massi le ha testate e di seguito troverete la sua opinione.

Nike Vomero 14, la nostra opinione

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Abbiamo voluto attendere almeno un trimestre prima di recensire le Nike Zoom Vomero 14, il nuovo modello di scarpa ammortizzata di Nike. La defineremmo scarpa bipolare, proprio perché l’atteggiamento dei principali podisti italiani è stata di amore e/o odio. A parte le Vaporfly, mai scarpa fu più pubblicizzata via internet. E sinceramente non ci saremmo davvero aspettati dei cambiamenti così importanti in una calzatura oramai super popolare e sinomimo di scarpa ammortizzata e confortevole per eccellenza.

Principali domande della recensione

Quali sono le principali caratteristiche delle Nike Air Zoom Vomero 14? cosa le rendono differenti rispetto al modello precedente? quali sono le differenze rispetto agli altri modelli Nike? A chi sono adatte? com’è il comportamento nella corsa? per quali ritmi? ma sono davvero performanti? e soprattutto, i cambiamenti hanno influenzato il comportamento della corsa?

Ecco le domande a cui abbiamo cercato di rispondere nella nostra recensione dettagliata. Per guidare il lettore nella recensione, l’articolo è diviso in sezioni. Vi consigliamo di leggerlo tutto d’un fiato e poi di soffermarvi sulle parti che vi interessano ad una seconda lettura.

Le Nike Air Zoom Vomero 14 nel modello Nero sono state acquistate su Runningwarehouse a finalità di test. Di seguito vi raccontiamo la nostra opinione.

Per chi fosse interessato al video, ecco la sintesi di come si è comportata in corsa:

Caratteristiche generali

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Le Nike Air Zoom Vomero 14 sono scarpe di categoria A3 «gara», adatte ai podisti con appoggio neutro e supino, hanno un drop 10. Pensate in generale per allenamenti lunghi e lenti, sono state completamente ridisegnate, adattandosi molto di più come design alle Pegasus 35 che alle Vomero 13. Hanno un’importante dimensione dell’intersuola ed una reattività ottima per una scarpa originariamente «da lento rigenerante.»
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Negli ultimi mesi abbiamo realizzato diverse recensioni delle scarpe Nike, che potrete trovare al link allegato.

Caratteristiche tecniche

Vediamo le caratteristiche tecniche delle Vomero 14, poi le descriviamo le principali evoluzioni rispetto al modello precedente. Infine discuteremo l’impatto sulla corsa.

Ecco le principali caratteristiche tecniche delle Vomero 14. Come tutti precedenti modelli ammortizzati di Nike, hanno una calzata filante e stretta. L’ammortizzazione, che è sempre stato il punto forte di Vomero è cambiata radicalmente, la corsa risulta molto meno morbida e diventa più reattiva, nonostante i 280 grammi. L’altezza dal suolo è diminuita rispetto al modello precedente, ma sia peso sia altezza sono molto simili a quanto visto nelle Pegasus 35.

Sintesi delle principali caratteristiche tecniche

Peso: 280 g  (taglia 42,5 EU)

Altezza della suola: 27 mm (tallone), 17 mm (avampiede)

Larghezza disponibile: D=Medium

Come calza (basato sulla larghezza D)

    • calzata: standard
    • tallone: medio
    • mesopiede: medio
    • larghezza dita: media
    • altezza dita: medio bassa
    • arco plantare: alto

Nike Vomero 13 vs Vomero 14

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Rispetto al modello Vomero 13, la scarpa è totalmente cambiata. E’ cambiata così tanto che forse Nike avrebbe dovuto variare anche il nome!
Se dovessimo sintetizzare le modifiche, diremmo che le principali si riassumono nelle seguenti:
  • design: molto più filante, esteticamente più accattivante e votato alla velocità;
  • contatto con il terreno: siamo passati ad una Vomero molto più bassa ed al tempo stesso reattiva. Il peso non è cambiato sensibilmente, solo di 3gr, ma le sensazioni di corsa sono completamente diverse;
  • materiale dell’intersuola: il nuovo design prevede un’intersuola con Zoom e schiuma React, rispetto al Cushlon/Lunarlon che ha accompagnato i modelli precedenti; per i non addetti ai lavori, significa avere una scarpa più reattiva;
  • ammortizzazione: se l’effetto cuscino della versione 13 era evidente su tutta la superficie della scarpa, in quella delle 14 è limitata alla parte posteriore e nemmeno così prominente;
  • fit: La vestibilità è cambiata, la tomaia è più avvolgente e molto meno protettiva.

Vomero 14 e schiuma React

Quello che ha influenzato maggiormente il comportamento della corsa è l’introduzione nelle Vomero della schiuma React. Ne abbiamo parlato in dettaglio nella recensione delle Nike Epic React. In sintesi, le Vomero sono molto più reattive, perché il materiale adottato è molto diverso dal Lunarlon. Nelle pubblicità iniziali di marketing, Nike identifica il React come morbido. Ma la sensazione di morbidezza è diversa. Essendo un composto di stirene, il React è “gommoso” e l’ammortizzazione è densa e consistente. E soprattutto è notevolmente più elastica rispetto all’intersuola in schiuma EVA tradizionale.

E quindi? Chi ha corso con i modelli precedenti di Vomero probabilmente si troverà male, chi cerca sensazioni di velocità apprezzerà molto queste scarpe reattive.

Estetica e forma

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Non si può negare che le Vomero 14 siano esteticamente molte belle. Secondo i documenti di marketing Nike, le Vomero hanno una «linea arcuata» per favorire «il movimento naturale della corsa migliorando le prestazioni e le sensazioni di morbidezza al piede». Sono disponibili in 10 colori, dal Blu al Bianco e Nero. Appena prese in mano, si noterà immediatamente che la sensazione di morbidezza è dipendente dalla tomaia:

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La tomaia è una confortevole maglia lavorata con Flywire, in mesh engineerizzato. La sensazione è che la scarpa sia più filante e la tomaia meno protettiva:

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I lacci sono simili al modello precedente. Il sistema di lacci e la linguetta dalla forma avvolgente migliorano la stabilità del piede e la sensazione generale di comodità. Le corde Flywire si estendono ulteriormente lungo la parte esterna della tomaia prima di procedere verso l’intersuola. Questa scelta di design favorisce una perfetta simbiosi del piede con la scarpa:

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Ma per noi la linguetta è forse troppo sottile e corta. Non ce la saremmo aspettati così avvolgente in una A3! Inoltre, allacciando anche gli ultimi due buchi, per tenere la caviglia salda, la scarpa potrebbe dare fastidio al collo del piede. Infine, proprio per il design, le stringhe rischiano di slacciarsi frequentemente:

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Invece la conchiglia è molto solida, con un’ottima rigidità ed una forma V:

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Il colletto posteriore è altissimo ma non disturba proprio perché la forma a V è pensata per rilasciare la tensione al tendine d’Achille:

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Nella parte anteriore del tallone non abbiamo notato particolari cuciture o punti di tensione che potessero irritare il tallone:

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Soletta e Plantare

La soletta in EVA modellata a compressione non differisce molto dai modelli precedenti:

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Il plantare della scarpa non è perforato, come altri modelli Nike con la schiuma React. Mentre la conchiglia sembra ben imbottita, senza offrire grossi punti di pressione visti su altri modelli. Ed il design è sorprendentemente avvolgente:

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Suola BRS 1000

La suola è basata su una gomma al carbonio, molto resistente all’abrazione, con tacchetti sulla parte anteriore, una parte centrale con una grande scalanatura ed una parte laterale più dura per gestire al meglio la meccanica di corsa:

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Il design della suola è particolare, ne abbiamo già parlato nella guida delle migliori New Balance. La parte centrale ha un solco profondo, largo nella parte centrale e sottile verso la fine. Il design è pensato per fornire un’ampia piattaforma di supporto e garantire una maggiore stabilità nella parte anteriore mediale. Il solco profondo facilita inoltre la transizione della rullata:

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Nella parte posteriore, troveremo ancora i tacchetti sul lato esterno ed un maggiore supporto nella parte interna:

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Comportamento nella corsa

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Abbiamo testato le Nike Air Zoom Vomero 14 in diverse condizioni, con l’obiettivo di valutare i suoi punti di forza e debolezza. Con l’aiuto del forte amatore Andrea Soffientini, ecco le nostre impressioni.

Corsa Lenta su Asfalto

Appena indossate in strada, l’intuizione di scarpa veloce e reattiva si rivela esatta. Rispetto alle Vomero 13, la corsa tende ad essere molto reattiva ma anche ammortizzata. La corsa è super confortevole. Ma la combinazione di Zoom Air, che offre sia stabilità che ammortizzazione, e la schiuma React rende la corsa molto equilibrata. Paradossalmente ci è piaciuta molto di più rispetto alle sensazioni avute con Nike Epic e Odyssey React, che senza il supporto dello Zoom hanno la tendenza ad affossare il piede al suolo. A ritmi lenti però si evidenzia il limite (per alcuni) delle Vomero. La scarpa bassa, ma con grandi rinforzi laterali con il passare dei chilometri tende a “sentirsi”, creando in alcuni una sensazione di costrizione. In uscite rigeneranti, la reattività della calzatura appare eccessiva. Come sarebbe bello correre rilassati, invece di avere la tentazione di aumentare la velocità per la buona reattività delle scarpe? A conclusione dei 12 canonici chilometri, resta però chiaro che le Vomero 14 svolgano il loro lavoro di protezione, non abbiamo notato nessuna sensazione di affaticamento.
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Corse medie e veloci
A ritmi più veloci il responso non si è fatto attendere: la reattività tende a superare l’ammortizzazione. Le scarpe sono molto più rimbalzanti per esempio delle Pegasus 35, il contatto al terreno più evidente. In un medio, la scarpa ha mostrato ottimi tempi di transizione e la corsa si è rivelata fluida. Siamo davvero sicuri che stiamo parlando di una A3 e non di un’intermedia? Anche in situazioni d’instabilità, le Vomero si sono mostrate  eccezionali, conun’ottima presa e grip anche in presenza di terreno molto scivoloso. Non sono destinate ad essere utilizzate nei trail comunque.
Corse lunghe

Nella foto sotto il paragrafo “Comportamento nella corsa” si evidenzia chiaramente la vocazione delle Vomero alle corse per le lunghe distanze. E in effetti, grazie al basso profilo, quanto visto nella prima mezz’ora di corsa tende a variare con i chilometri. Le Vomero letteralmente scompaiono all’interno del piede. Le sensazioni resteranno positive a lungo, a condizione d’accettare la reattività intrinseca nella scarpa. Putroppo la protezione vista con le Vomero 13 non è così evidente in questo modello.

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In conclusione, le Vomero sono molto reattive e veloci. Nei test hanno mostrato quasi le stesse performance, tenuto conto dei 40 grammi di peso in più, delle Nike Zoom Fly Flyknit. La scarpa è in effetti molto simile alle Pegasus 34: buonissimo il grip anche su pista bianca.

Durata

Le Air Zoom Vomero sono sempre state molto durevoli e la versione 14 lo è ancora di più. Da un lato, la nuova tomaia si è mostrata estremamente resistente. Dall’altro, la suola in gomma subisce una leggera usura iniziale sotto l’avampiede, ma ha mostrato di essere davvero resistente, anche grazie alla generosa presenza di gomma. I tacchetti, specialmente nella parte posteriore potrebbero usurarsi, in funzione del modo di correre, ma non ci saranno grossi problemi a superare gli 800 km.

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Altro discorso è legato alla performance. La sostituzione del Lunarlon con il React ha ulteriormente migliorato la resistenza strutturale. Fino a 300 km non abbiamo notato cambiamenti evidenti. Per questa tipologia di scarpe non ci sono normalmente obiettivi di performance. Ma le sensazioni di corsa tendono a cambiare dopo 350-400 km, l’ammortizzazione sarà leggermente inferiore rispetto all’inizio del suo ciclo di vita.

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I componenti delle Vomero sono davvero d’ottima fattura, il deterioramento strutturale della scarpa è sicuramente più lento dei modelli precedenti grazie alla grande durata della schiuma React. Contate 800 km, soprattutto per corse lente.

Conclusioni

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Nike ha introdotto le Vomero tredici anni fa, con grande pubblicità, promuovendole come le prime scarpe da running ad elevata ammortizzazione. Nel suo ciclo di vita, le Vomero si sono sempre contraddistinte come punto di riferimento dell’intera categoria A3. Ma ora Nike ha abbandonato la tradizione decennale: l’ultimo modello di Vomero è una scarpa reattiva, relativamente veloce, sicuramente non da lento. La sostituzione della schiuma Lunarlon con React, progettata fornire un maggiore ritorno di energia nel complesso ha infatti cambiato il comportamento della corsa.

In conclusione, ci risulta abbastanza scontato dire che Nike con la versione 14 ha sviluppato un’ottima scarpa, con alcune limitazioni come per esempio la linguetta corta senza imbottitura, ma una pessima Vomero. Agli amanti di scarpe A3 consiglieremo di migrare su altri modelli come Glycerin 16 della Brooks. Chi invece cerca l’innovazione non resterà deluso dalle Vomero 14. Ma sappia che troverà nella confezione arancione una Zoom Elite più ammortizzata, non una Vomero 13 aggiornata.

Prezzi e disponibilità

La scarpa da listino costa 140€, ma vista la distribuzione capillare di Nike è possibile trovarla online al 20%-30% di sconto, in funzione di taglia e colore. Il nostro suggerimento per chi pensa di comprare via internet, è cercare il negozio “virtuale” che costa meno. A parità di prezzo suggeriamo il nostro partner Runningwarehouse, che fornisce (molti) dei materiali per i test:

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