Garmin Forerunner 35, la recensione completa

Garmin Forerunner 35

Nuovo anno, nuove recensioni, ma sempre più complete!
A cura di “Massi” Milani

All’ottavo tentativo, Garmin ha finalmente seguito il consiglio del grande maestro della tecnologia, Steve Jobs. In effetti, secondo l’ex amministratore delegato della Apple, “bisogna lavorare duramente per raggiungere una soluzione semplice […] Ma come obiettivo la semplicità aiuta a muovere le montagne”. A inizio settembre 2016, l’azienda leader di soluzioni fitness, ha infatti prodotto una piccola perla del fitness, il Garmin Forerunner 35 (“FR35”), l’ottavo modello dell’anno e secondo noi il miglior prodotto del 2016 per il segmento “Entry”. Ma davvero il Forerunner 35 è la soluzione per il podista principiante? Come si differenzia rispetto agli altri prodotti entry? Quali sono le caratteristiche che vi consigliano di acquistarlo? Quali limitazioni abbiamo riscontrato nelle diverse settimane d’utilizzo quotidiano? E la facilità d’uso è davvero un vantaggio per noi podisti? Ma lo consigli davvero o è solo un’operazione di marketing? Cosa manca al 35 per essere scelto dal podista evoluto?

Noi di TheRunningPitt.com abbiamo avuto la fortuna di provare il Forerunner 35 per diverse settimane, ora abbiamo una visione chiara delle possibilità offerte dallo strumento, anche grazie al confronto con altri modelli. Come disclaimer, non abbiamo ricevuto e non siamo interessati a ricevere nessun compenso per questa recensione. Pur essendo soltanto podisti amatori evoluti, le nostre conoscenze analitiche ci aiutano a diffondere in maniera semplice le nuove tecnologie, uno dei principali obiettivi del sito, oltre a permettere ai podisti di tutti i livelli di correre meglio. Essendo il nostro un sito focalizzato sulla corsa, limiteremo la recensione del FR35 al podismo, con una piccola sintesi sulle funzioni non legate alla corsa. La filosofia del blog resta la stessa di sempre: no test, no party, non possiamo valutare analiticamente quello che non testiamo!

La semplicità del Garmin Forerunner 35

Garmin Forerunner 35In estrema sintesi. Non avete tempo di leggere tutto l’articolo? In meno di trecento parole e con una piccola grafica, vi sintetizziamo pregi e difetti. Chiaramente suggeriamo la lettura approfondita, soprattutto se pensate di comprarlo oppure se già lo possedete: in tal caso l’articolo sostituisce completamente il manuale. In sintesi, il Garmin Forerunner 35 rappresenta l’ultimo modello GPS di base della casa americana, ed è progettato sostanzialmente per chi intende correre in maniera frequente. Ma è pensato anche per un utilizzo quotidiano, vista l’estetica molto accattivante, la buona durata della batteria e le funzioni di activity tracking. L’accelerometro interno consente di calcolare passi, distanza e monitorare il sonno, accompagnandovi per tutta la giornata. L’orologio può essere inoltre utilizzato per le uscite in bici, se occasionali, visto che non supporta i sensori di potenza. La durata della batteria è superiore a quella di strumenti dello stesso prezzo, posizionandosi sopra le dieci ore in modalità attiva GPS (le specifiche tecniche parlano di 13 ore), quindi lo potrete utilizzare per una settimana intera senza ricaricarlo. Purtroppo non dispone di funzioni avanzate molto ricercate dal podista amatore, ma è fornito di alcune delle analisi presenti in prodotti molto più costosi (esempio il calcolo del vostro miglior tempo sulle varie distanze, o le funzioni “ripetute”) e dispone di un’eccellente strumento di vibrazione. Nel complesso, riteniamo che le molte funzioni disponibili e la presenza del lettore cardiaco da polso possano renderlo molto competitivo su un mercato sempre più esteso. Anche se il prezzo di listino è più elevato dei prodotti entry, il 35 sicuramente offre qualcosa in più degli activity tracker presenti sul mercato e di molti orologi di fascia superiore. La sua semplicità e comfort lo rendono unico e permettono d’indossarlo per 24 ore senza accorgervene.

Garmin Forerunner 35Garmin Forerunner 35Apriamo la scatola. Scatola semplice, nulla da eccepire, nessuno vorrebbe pagare qualche euro per la confezione di un prodotto “entry”, preferiremmo in effetti spendere meno per il packaging e avere qualche funzione software in più. All’interno della scatola si trova il carica-batteria che si collega via USB e consente il trasferimento dati al PC. Per l’upload via telefono, nel FR35 è disponibile il collegamento Bluetooth, ma non WiFi. “Stranamente” il cavo è diverso da quello degli ultimi sette modelli usciti nel 2016, confermiamo per l’ennesima volta che lo standard di ricarica non è stato ancora deciso. Ma almeno l’alloggiamento dell’orologio è più stabile rispetto al passato. Oltre al cavetto, la confezione contiene l’FR35 stesso, i soliti documenti legali e un piccolo manuale. Essendo uno strumento di base, in inglese si definisce come “entry”, non contiene nessuna fascia cardio… anche perché per la prima volta è stato aggiunto il lettore ottico di frequenza cardiaca!

Garmin Forerunner 35Garmin Forerunner 35Esteticamente bello. Siamo podisti a cui piace correre al freddo e nel fango, ma amiamo molto l’estetica degli orologi, ogni modello se ben progettato esprime emozioni attraverso materiali usati, colori scelti e forme adottate. L’FR35 evoca proprio la semplicità, mostrandosi molto sottile rispetto ai concorrenti di mercato: nonostante l’introduzione del lettore ottico, pesa soltanto 37 grammi, 5 in meno rispetto al 235, 49 in meno del fenix 3 e 20 in meno rispetto al 735XT. Solo l’Apple Watch 2 è più leggero, la sua versione sport è di 34 grammi. Estetica minimalista, aspetto quadrato e non tondo, risoluzione di 128×128 pixel, cinturino molto leggero e comodo, penso che lo terrò per qualche mese, prima di sperimentare la prossima uscita sul mercato. La combinazione leggerezza / confort / activity tracking lo rendono un ottimo candidato per l’utilizzo giornaliero. Inoltre la visualizzazione in bianco e nero con un contrasto rilevante lo rende visibile in tutte le occasioni. Se all’apparenza lo schermo sembra fragile, consigliamo l’acquisto di una cover per proteggerlo da eventuali graffi.

Le opzioni di configurazione del Garmin Forerunner 35

Garmin Forerunner 35Garmin Forerunner 35Prima di correre. Dopo averlo ricaricato completamente, come al solito non vedo l’ora di testarlo per capire come si comporta in corsa. È un periodo per me “off”, quindi non mi focalizzo molto sugli allenamenti, ma alla prima uscita senza aver letto il manuale, la scelta è davvero intuitiva: solo quattro pulsanti, a sinistra l’attivazione dell’illuminazione e la scelta del menu, a destra in alto la pianificazione dell’allenamento e in basso la freccia di scorrimento. Tenendo premuto quest’ultimo pulsante si attiva un menù per la musica (dettaglio più sotto). Il 35 ha un menù intuitivo che si può esplorare in pochi minuti, l’abbiamo sintetizzato in un’infografica. Anche per questo nuovo modello, dopo aver premuto il pulsante dell’omino che corre, l’attesa non è nemmeno spasmodica, cinque piccole barrette orizzontali consentono di monitorare il sistema per i pochi secondi della corretta localizzazione. Manca il sistema Glonass, ma non me ne sono accorto. Pur essendo un modello entry, la sincronizzazione dei dati con il cellulare, ma anche con il computer, ha permesso di ridurre significativamente l’attesa per chi viaggia molto spesso. Infine, se vi allenate nello stesso posto, la ricerca è istantanea (sotto i cinque secondi). Secondo alcuni, la ricerca satelliti richiede più tempo, ma nella mia esperienza non ho avuto nessun problema. Infine, il collegamento con i sensori è molto rapido e indolore: fascia e sensore contapassi sono stati trovati immediatamente. Purtroppo non si collega con il nuovo sensore Stryd per la misurazione della potenza, ma spero di risolvere il problema.

Garmin Forerunner 35Iniziamo a correre. Una volta trovati i satelliti, si possono scegliere quattro modalità per misurare il proprio allenamento. La più semplice è la “corsa libera”, si attiva premendo due volte l’omino, che visualizzerà prima il cronometro e poi mostrerà tre campi. Per pochi secondi sarà visualizzabile la legenda del dato, poi semplicemente le metriche. In alternativa, prima di avviare la seduta, si possono scegliere altre tre opzioni nella “modalità corsa”. Oltre alla corsa libera, esiste la possibilità di svolgere un’uscita corsa/camminata, impostando la durata dei due segmenti (ne abbiamo parlato diffusamente nell’articolo sulla ricerca dei Pokémon). L’FR35 vibrerà qualche secondo prima della conclusione di ogni sessione. La terza opzione è quella del “virtual pacer”, che permette di valutare l’eventuale scostamento rispetto a un ritmo predefinito. Invece, per svolgere allenamenti strutturati, definibili con la “modalità a intervalli”, è possibile indicarli sull’orologio, ma non scaricarli dal Garmin Connect (dettaglio nell’apposito paragrafo sotto). Una quinta opzione deriva da una nuova tecnologia chiamata da Garmin MoveIQ, che consente di rilevare automaticamente un’attività se vi siete dimenticati di premere il tasto d’avvio prima di correre. Già presente in altri activity tracker, funziona decisamente bene, ma è utile soltanto al podista occasionale.

Garmin Forerunner 35Configurazione schermata. Così come per le altre funzioni, anche per le schermate siamo a livello minimale: quattro schermate possibili, cinque se si attiva il “virtual pacer”, sei se includiamo anche l’ora e la data, tre campi per ogni schermata. Per facilitare la scelta al lettore abbiamo indicato tutti i campi a disposizione, non ci saremmo mai riusciti con altri orologi più complessi. Il nostro suggerimento è d’impostare le schermate con lo schema proposto in altri articoli. Quella principale avrà a disposizione i tre principali campi di passo: non dimentichiamoci che uno degli obiettivi della corsa è correre da due punti A e B in un determinato tempo, quindi visualizzare il passo medio al km, quello del chilometro corrente e quello istantaneo consente di determinare immediatamente la vostra performance. Se il vostro obiettivo è diverso, probabilmente non vi serve configurare più di tanto il GPS. Attenzione che la legenda dei dati non è visibile se non a inizio allenamento, quindi ricordatevi di stabilire una sequenza precisa, per esempio in alto il passo istantaneo, in mezzo quello del lap, e in basso quello complessivo dell’allenamento. Sulla seconda schermata lasceremo il default, magari sostituendo le calorie con la distanza e il cronometro. Di default, il sistema mostra solo due schermate, ma dopo qualche giorno d’utilizzo ci siamo accorti che attraverso un menù del Garmin Connect è possibile in effetti attivarne altre due, permettendo praticamente di visualizzare tutti i dodici campi a disposizione. Con il 35 non si avrà la possibilità di utilizzare Connect IQ, una mancanza accettabile in un modello entry. Dispiace invece che non ci sia la possibilità di alternare automaticamente le pagine dati, occorre farlo manualmente con il tasto in basso a destra.

Correre con il Garmin Forerunner 35

Garmin Forerunner 35Durante la corsa. Una volta iniziato a correre l’FR35 mostrerà le due schermate con tutti i campi precedentemente configurati, al primo utilizzo si vedranno distanza e passo di corsa. Come di consueto, anche l’FR35 utilizza un passo istantaneo arrotondato ai cinque secondi. Personalmente non sono interessato a valutazioni “istantanee”, la mia scelta è di utilizzare la media dell’ultimo chilometro, che si può attivare assumendo di aver configurato la valutazione dei tempi intermedi a ogni chilometro, opzione che tutti i podisti tipicamente aggiungono, a eccezione delle gare o in pista. Si noti che anche l’F35 gestisce i tempi intermedi manualmente, premendo il tasto in basso a sinistra “back/lap” (molti altri orologi hanno l’opzione in basso a destra, ma è solo questione d’abitudine). Per farlo, ricordatevi di attivare la funzione nel menù: una volta premuto il tasto, troverete l’indicazione dell’intervento oltre al suo numero di sequenza. Non si può purtroppo configurare il messaggio del tempo intermedio, ma si visualizzerà soltanto il tempo al km oltre il numero d’intermedio. L’F35 gestisce avvisi per la durata, distanza, calorie o per la frequenza cardiaca: al raggiungimento di una determinata condizione, per esempio ai 5 km, l’orologio vibrerà o suonerà. La Garmin ha dedicato un pulsante specifico per illuminare lo schermo dell’orologio durante le uscite prima dell’alba o dopo il tramonto. La visualizzazione dello schermo è decisamente buona, se correte di sera il consiglio comunque è di attivare la retroilluminazione in maniera costante (modalità “sempre attiva”). Bisogna soltanto ricordarsi di farlo prima d’uscire.

Garmin Forerunner 35Ripetute. Consideratelo un vero regalo della Garmin: quasi nessun orologio entry ha quest’opzione, l’unica limitazione è la vostra pazienza (nel mio caso, poca), il tempo a disposizione (nel mio caso, nullo) e soprattutto l’incapacità di pianificare allenamenti “multipli” (tipo: 3×1.000 e 3×400). Le ripetute sono state davvero migliorate grazie alle vibrazioni dell’orologio: in un’uscita intensa è proprio un piacere sentir il conto alla rovescia e vibrare il polso a pochi secondi dalla fine della ripetuta, funzione davvero ben progettata e realizzata. Ora il numero della ripetuta è visualizzato in alto a destra, con lo schermo suddiviso in due parti, in alto il tempo o la distanza mancante, in basso la distanza o il tempo trascorso. Non è possibile pianificare un ritmo previsto, ma solo indicare durata o distanza della seduta. Inoltre, non esiste la possibilità di esportare i dati del calendario e di pianificare l’allenamento dal Garmin Connect: bisogna farlo esclusivamente dall’orologio. Ma sono tutti limiti accettabili per un orologio di questo tipo.

Dopo la corsa. Non appena conclusa la corsa, per completare l’allenamento basterà premere il pulsante in alto a destra “start/stop”, che attiverà un menu a scorrimento con la durata, i km percorsi, il tempo medio a chilometro, le calorie consumate e il battito medio. Nella parte centrale della schermata troverete una selezione di opzioni: per riprendere l’allenamento, salvarlo o cancellarlo dall’orologio. Scegliendo l’opzione di salvataggio, il 35 fornirà statistiche di base dell’allenamento oltre ai “record” della corsa (esempio: miglior tempo sui 5 km, distanza più lunga ecc), mentre tutti i dati relativi al recupero, alla stima della VO2max, sono riservati agli orologi di livello superiore e non saranno visualizzati. Il calcolo dei migliori tempi è misurato sul confronto con le corse dell’orologio e non su tutte le prestazioni storiche. Anche in questo caso è possibile azzerare i record prima di un allenamento intenso, per avere statistiche aggiuntive sulle classiche distanze 5, 10 e 21,097 km e potrete valutare il vostro stato di forma del momento in maniera intuitiva. Peccato che nella visualizzazione dei “nostri record” non sia indicata la data, cosa che invece avviene su orologi premium.

Durata batteria. Il manuale del FR 35 indica come durata della batteria nove giorni con funzioni di activity tracker, e 13 ore per l’utilizzo del GPS, valori assolutamente molto buoni. Per esempio, il confronto con il fratello maggiore FR235 è molto positivo, offrendo ben due ore supplementari di durata. Chiaramente questi numeri dipendono dall’attivazione delle notifiche, dal collegamento al telefono, dall’aggiunta delle funzioni di activity tracker e dal numero di rilevazioni del sensore ottico di frequenza cardiaca. I nostri test non si discostano molto da quanto già pubblicato. Rispetto al passato l’FR35 ha attivato soltanto la registrazione “al secondo” e non più quella intelligente, avremmo preferito che ci fosse anche la seconda opzione. L’orologio comunque si riesce a ricaricare soltanto una volta a settimana, anche per me che mi alleno tra le 8 e le 10 ore. Per il resto, la differenza tra 10 o 16 ore d’utilizzo è irrilevante. La visualizzazione della carica della batteria è nella schermata iniziale con ora e data, peccato che non sia visibile la percentuale di carica.

Garmin Forerunner 35 come activity tracker

Garmin Forerunner 35Durante il giorno. Come già scritto precedentemente, il 35 è pensato per essere utilizzato durante il giorno. Abbiamo parlato diffusamente della convergenza degli orologi GPS e degli activity tracker, non ci soffermeremo ulteriormente. L’FR35 dispone di tutti gli strumenti di misurazione, trasferendo poi i dati rilevati su Garmin Connect, i principali dati sono anche visibili in una delle schermate iniziali, che mostra: il numero di passi giornalieri, il confronto con l’obiettivo che si aggiorna in funzione dei dati del mese precedente e la distanza percorsa durante il giorno. Come tutti gli activity tracker, anche l’FR35 ci ricorderà di muoverci dopo un’ora di riunione, con una piccola vibrazione al polso e un avviso. L’FR35 dispone anche di una schermata “calorie consumate”, suddivise in due parti, a riposo e attive, le prime derivanti semplicemente dall’attivazione del vostro metabolismo e le seconde misurate sulla base dell’esercizio fisico quotidiano. Un’altra opzione a disposizione dell’utente è la misurazione delle ore di sonno, basato sulla mancanza di movimento del polso. Dato molto accurato, o quantomeno coerente con i diversi tracker che abbiamo testato.

Garmin Forerunner 35Sul tapis roulant e indoor. Una delle funzioni a disposizione è la corsa in palestra sul tapis roulant, proprio durante questo periodo di freddo e gelo varrebbe la pena usare questa funzione. L’FR35 come tutti i suoi principali concorrenti dispone di un accelerometro relativamente preciso, il passo istantaneo è abbastanza “coerente” rispetto a quello del tapis. Contrariamente ai suoi fratelli maggiori, i dati di cadenza non vengono rilevati dalla fascia, quindi è decisamente importante assicurarsi di muovere il braccio per poter rilevare la cadenza. Come sempre, la precisione è dipendente dal vostro modo di correre e dal tipo di allenamento che intendete svolgere. Nel mio caso sarà relativamente sottostimata, alla luce della mia cadenza più elevata rispetto a quella del podista “normale”. In generale comunque la biomeccanica di corsa all’aperto è leggermente diversa rispetto a quella sul tapis e l’accelerometro dell’orologio calcolerà dati differenti, soprattutto se il movimento del braccio sarà simile ma non perfettamente uguale. Inoltre, allenamenti di qualità saranno meno precisi di quelli di corsa lenta e per esperienza personale la noia di una corsa lenta è di molto superiore sul tapis che all’aperto, quindi è probabile che a un certo punto la vostra mente vi obbligherà a schiacciare il tasto sul tapis per aumentare la velocità. Per ottenere una migliore precisione del passo di corsa visualizzato, suggeriamo d’utilizzare un footpod, che è compatibile e aiuta a essere più precisi sul tappeto, purtroppo non esiste la possibilità di calibrarlo manualmente, ma con alcune uscite all’aperto l’algoritmo Garmin tenderà ad aggiustare la distanza sulla base del vostro passo.

Garmin Forerunner 35Notifiche smartwatch. Anche l’F35 come i recenti modelli Garmin riceve dal cellulare le notifiche, che sono attivate tramite il collegamento Bluetooth sul telefono e sull’orologio. Il sistema funziona decisamente bene, il dubbio però è la sua utilità pratica, avendo uno schermo molto più piccolo di quello del cellulare. Nel caso in cui portiate il telefono in tasca durante la corsa, potreste però sfruttare le notifiche per visualizzare eventuali chiamate. Infatti le notifiche non sono limitate soltanto ai messaggi, ma anche alle telefonate, che si possono tranquillamente accettare o rifiutare direttamente dall’orologio. L’FR35 ha anche a disposizione due app: la prima, Meteo, permette di visualizzare le previsioni meteo a partire dai dati del telefono, mentre la seconda, Musica, trasforma l’orologio in un telecomando virtuale del cellulare. Provato sia con iOS, sia con Android, schiacciando i tasti dell’FR35 si riesce a cambiare automaticamente la musica. Ovviamente sarà necessario portarsi dietro il telefono, altrimenti le due funzionalità non saranno disponibili.

Garmin Forerunner 35Garmin Forerunner 35Accuratezza dati (GPS e Frequenza cardiaca). Sul blog, ci siamo occupati a più riprese di confrontare sia i dati del GPS, sia quelli del lettore ottico. L’FR35 si è mostrato accurato su entrambe le misure: da un lato, dopo una decina d’uscite sullo stesso percorso, abbiamo notato una consistenza d’utilizzo, nessuna variazione superiore a 50 metri per ogni 10 km. Dal punto di vista della frequenza cardiaca misurata con il lettore ottico, il test effettuato qualche settimana fa ha dato un esito simile a quello del fenix 3: su corse lente, nessuna variazione rispetto alla fascia, oltre il 70% di misurazioni sono state equivalenti, e il 95% con un solo battito d’errore di differenza. Si noti che la morbidezza del cinturino ha inciso positivamente sul test: l’FR35 si può stringere al polso senza grosse sensazioni di fastidio. Per quel che concerne il test su ritmi intensi, ne parlerò in un prossimo articolo.

Forerunner 35 e altri modelli Garmin

Garmin Forerunner 35Confronti, entry vs entry, entry vs prodotti di fascia superiore. Difficile il confronto tra orologi, di certo non possiamo pretendere che l’FR35 abbia tutte le funzioni di un orologio Premium, abbiamo sintetizzato in una tabella le funzioni mancanti: le dinamiche di corsa, il calcolo del recupero, prima (“performance condition”) e dopo l’allenamento (“tempo di recupero”), la vostra previsione di risultato (VO2max), la soglia anaerobica e infine gli strumenti di navigazione. Molte di queste funzioni sono riservate ai podisti evoluti, e serve davvero tempo per capire e interpretarle. Alla fine dell’articolo sono indicati tutti i riferimenti principali per capire se state davvero “perdendo qualcosa d’importante”. Tutte le altre funzioni sono senz’altro utili, ma richiedono di spendere 80-100 euro in più per ottenerle. Come scritto nella guida all’acquisto del GPS, il Garmin Forerunner 235 in particolare è quello dal migliore rapporto qualità/prezzo e con quasi tutte le funzioni evolute (tranne le dinamiche di corsa che permettono di capire come stiamo correndo).

Altri sport. Sull’orologio sono a disposizione altre modalità d’allenamento, a parte la corsa (indoor e all’aperto). È possibile attivare le funzioni “bici”, “cardio” (per tenere traccia degli allenamenti in palestra) e “camminata”. Le funzioni sono molto simili a quella della corsa, nella bici il passo sarà sostituito come di consueto dalla velocità, e per le attività cardio e di camminata si potrà impostare l’opzione all’aperto oppure indoor. Noterete che sebbene l’F35 abbia una classificazione 5atm/50m, ossia possa essere usato anche in piscina e in mare, non vi consentirà di misurare le vostre performance natatorie.

Conclusione. Appena indossato il Forerunner 35, ho capito subito che la sensazione di comfort e leggerezza me l’avrebbe fatto apprezzare per parecchio tempo. Nelle diverse settimane d’utilizzo, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla durata della batteria, dall’eccellente vibrazione utile durante le sedute di ripetute, dalle diverse funzioni presenti finora solo in orologi di fascia media. Ho stimato molto il fatto che Garmin abbia deciso d’adottare il nuovo lettore ottico per permettere ai principianti e agli amatori di non correre con la fascia cardio, ma al tempo stesso abbia consentito a questi ultimi di mantenere il collegamento ai sensori, per allenamenti intensi. Anche se l’FR35 manca delle funzioni avanzate di reporting tipiche degli orologi premium, per la maggior parte dei podisti l’orologio rappresenta davvero un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ai podisti amatori è oltremodo consigliato, vista la sua semplicità d’utilizzo. Infine, le funzioni di activity tracking aiutano chi vuole semplicemente stare in movimento. Durante le mie corse mattutine, l’FR35 è diventato il mio fedele compagno di viaggio… finché la Garmin non svilupperà qualche ulteriore gadget dalle funzioni innovative.

Per approfondimenti. Di seguito, alleghiamo i collegamenti al sito per approfondire alcune tematiche discusse nella recensione:

L’arte della valutazione del GPS
Recensione 630
Recensione fenix 3
La seconda vita del foot pod
L’accuratezza del sensore ottico
Guida all’acquisto dei GPS

Il Garmin Forerunner 35 è disponibile su Amazon e nei migliori negozi sportivi.




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