Le Nike Pegasus Turbo nascono da un’idea molto semplice. Prima di raccontarla, facciamo un passo indietro: un anno e mezzo fa Nike lanciò sul mercato mondiale la schiuma ZoomX per consentire agli atleti élite di gareggiare e vincere le principali maratone mondiali. La proposta di marketing di Nike era davvero intrigante. Citando i principali documenti del web, si legge infatti che «la leggera ammortizzazione in schiuma Nike ZoomX utilizza tecnologie all’avanguardia per offrirti il massimo ritorno di energia possibile, trasformando l’impatto di ogni passo in energia per quello successivo». Non sappiamo se sia un caso che gli atleti Nike abbiano vinto (quasi tutte) le principali maratone mondiali dell’ultimo anno. Si potrebbe obiettare che Nike offre i migliori ingaggi e abbia un budget superiore alle altre aziende. Ed infatti la nostra migliore atleta italiana, Sara Dossena, è recentemente passata da Mizuno a Nike.
Per tornare all’idea semplice, le prime Vaporfly 4%, le uniche scarpe finora con schiuma ZoomX, da noi recensite ad Gennaio 2018, non erano state pensate per essere indossate ogni giorno in allenamento. Ovviamente non erano nemmeno destinate al grande pubblico. Nei commenti della citata recensione un lettore ha aperto il dibattito con un’ottima domanda, che riassumiamo sinteticamente: «che senso ha vendere a caro prezzo una scarpa destinata a pochissimi atleti?». Nike voleva mostrare la sua superiorità tecnologica, spingendo però sul mercato i modelli più «accessibili».
Nike Zoom Pegasus Turbo 35, la nostra opinione
Nike Pegasus Turbo è la risposta alla domanda del lettore. Fornire una maggiore reattività, ad una scarpa per tutti. Sempre secondo il marketing Nike, le Pegasus Turbo offrono la possibilità di allenarsi quotidianamente, grazie alla combinazione tra la schiuma ZoomX (velocità) e quella React (comfort) ad un prezzo «più accessibile» di 181 euro. Lasciamo al lettore il giudizio sul prezzo sicuramente eccessivo di queste scarpe. Nella recensione ci soffermeremo invece sulle principali caratteristiche delle Turbo.
Cosa rende le Pegasus Turbo uniche nel loro genere? Come si posizionano rispetto agli altri modelli Nike? Quali differenze hanno rispetto alla versione normale Pegasus 35? Sono più simili alle Vaporfly, alle Epic React o alle Pegasus come comportamento nella corsa? Per quali tipologie di corse sono suggerite? E soprattutto valgono l’esorbitante prezzo a cui sono vendute?
Per farci aiutare, abbiamo chiesto alla giovane e promettente atleta Ludovica di Gregorio (18 anni, PB 10k, 38′, Mezza Maratona: 1h22) di aiutarci nella preparazione della recensione delle Nike Pegasus 35 Turbo. Le abbiamo pure chiesto di preparare un video su Instagram per mostrare il comportamento della corsa delle Turbo. Le lasciamo quindi la parola, aggiungendo nella recensione i principali aspetti tecnici, amati dai lettori. Di seguito descriviamo le nostre impressioni, le caratteristiche tecniche e l’opinione di Ludovica. Nonostante avessimo già parlato delle Nike Pegasus 35, abbiamo preparato una recensione dettagliata delle Turbo, frutto di una serie di test su varie distanze e velocità. Per guidare il lettore nella recensione, l’articolo è diviso in sezioni. Vi consigliamo di leggerlo tutto d’un fiato e poi di soffermarvi sulle parti che vi interessano ad una seconda lettura.
- Caratteristiche generali
- Caratteristiche tecniche
- Comportamento nella corsa
- Durata
- Conclusioni
- Prezzi e approfondimenti
Le Nike Zoom Pegasus 35 Turbo nel colore Rosa sono state regalate a Ludovica da un concorso Internet/Instagram. Abbiamo inoltre acquistato un modello da uomo Bianco e Blu, poco dopo l’uscita ufficiale nei negozi. Per inciso, esiste anche una versione nera molto carina e destinata ad essere utilizzata come scarpa casual. Di seguito vi raccontiamo la nostra opinione.
Per chi fosse interessato alla versione Youtube delle Pegasus Turbo 35, ecco la nostra sintesi:
Caratteristiche generali
Quando le persone mi chiedono perché sono rimasta così affascinata e sorpresa da queste scarpe rispondo in questo modo: «…perché sembra di correre sulle nuvole!». Non è una frase riduttiva ma è realmente così. Inizio con il dire che il mio chilometraggio settimanale non è da pro, ma si aggira intorno ai 120/130 km. Appare subito chiaro il fatto che ho bisogno di una scarpa che mi sostenga da una parte, ma anche che mi sia davvero comoda. Durante la qualità deve assicurarmi una spinta notevole in avanti, durante i lunghi defaticanti e gli allenamenti più “soft” deve poter farmi sentire il meno possibile l’impatto con il terreno.
Ho provato molte scarpe Nike e la sensazione che ho avuto sin dalla prima corsa è stata quella di avere dei veri e propri cuscinetti sotto i piedi. Sono una runner “di strada”, passatemi il termine, e so che molte volte corro su terreni che non giovano alle mie articolazioni e che fanno contrarre i muscoli. Eppure, e questa frase spiega tutto, ormai la qualità la faccio solo ed esclusivamente con le Zoom Turbo!
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Le Nike Zoom Pegasus 35 Turbo sono scarpe di nuova generazione, la versione «leggera e veloce» delle Pegasus 35. Sono adatte ai podisti con appoggio neutro e supino. Caratterizzata da un’intersuola che combina le tecnologie delle Vaporfly 4% e Epic React, la Nike Pegasus 35 Turbo hanno un drop 10, tipico dell’azienda americana. Possono essere utilizzate in tutte le superfici e condizioni meteo grazie alla suola dotata di un ottimo grip anche sul bagnato. Di seguito la sintesi delle loro caratteristiche.
Caratteristiche tecniche
Vediamo in primo luogo le caratteristiche tecniche, poi i principali cambiamenti rispetto alle Pegasus 35 ed infine discuteremo l’impatto ed il comportamento in corsa.
Sintesi delle principali caratteristiche tecniche.
Ecco le principali caratteristiche tecniche delle Nike Pegasus 35 Turbo, molto simili a quelle della scarpa principale:
- Peso: 227 grammi (nella taglia 42.5), 196 grammi (modello femminile, taglia 39)
- Altezze della suola: 27 mm (tallone), 17 mm (avampiede)
- Larghezza disponibile: D=Medium; come calza (basato sulla larghezza D)
- Calzata: standard
- Tallone: medio stretto
- mesopiede: medio basso
- avampiede: medio
- spazio dita: medio
- arco plantare: medio alto
- forma: semi arcuata
Differenze rispetto alle Pegasus 35
Estetica e forma
Volendoci concentrare un minimo sull’estetica, che dire… un missile a tutti gli effetti. La scarpa, vista di lato, ha una forma particolarmente affusolata, con la punta di dietro che ricorda le fiamme di un Turbo. La parte anteriore presenta una striscia rosa fosforescente che, al di là degli ormai superati stereotipi, si adatta agli uomini e alle donne, perché contornata da un grigio metallico, quasi a voler placcare la superficie del nostro leggerissimo missile. Leggerissimo perché…. Sono leggere per davvero!
Devo aggiungere una cosa, non sono una persona che adora spendere moltissimo in scarpe. Questo perché le uso davvero tanto e per davvero poco tempo, ma anche perché sono convinta che nel passato, gli antichi correvano senza, e queste proprio ci hanno disabituato a “sentire” ciò che abbiamo sotto di noi. Eppure… quando le ho viste la prima volta, amore a prima vista! La leggerezza è straordinaria, il design incredibilmente accattivante.
Comportamento nella corsa
La tecnologia con cui sono state pensate, descritta nella parte tecnica, è quella di “gettare” il peso del corpo in avanti sfruttando il peso stesso del runner e l’energia di spinta ricevuta dal terreno stesso. Ho utilizzato le Nike Pegasus Turbo per diversi allenamenti e dipendentemente dal ritmo e dal tipo di allenamento stesso, hanno risposto in modo diverso… e sempre estremamente positivo.
Corsa Lenta. Per quanto riguarda i lenti defaticanti, in cui viaggio intorno ai 4:50 proprio per sciogliere le gambe dopo allenamenti importanti, le Turbo mi hanno permesso di rilassare i muscoli contratti dal giorno precedente, anche su terreni non proprio lineari.
Progressivi. Altro allenamento, non di qualità ma decisamente importante nei miei programmi sono i progressivi. L’importanza del progressivo sta nel fatto che il corpo stesso, la biomeccanica del movimento e ovviamente anche i piedi, devono abituarsi al ritmo che cambia… un po’ come in gara. In questo caso, partendo da una velocità di 5:00, le Turbo si sono dimostrate in grado di agevolare questo adattamento, facendomi finire l’allenamento a 3:50, passando per 4:15 con estrema facilità.
Ripetute. Ultimo ma non per importanza, riguarda un fattore estremamente personale eppure importante e diffuso nel mondo dei runners. Essendo una pronatrice e avendo avuto problemi sia alla bandeletta ileo-tibiale sia con lesioni del malleolo, la suola della scarpa deve essere necessariamente ad hoc, per me. Il fatto che ad ogni passo il piede «non sbatta», letteralmente, il terreno, ma sia accompagnato dai cuscinetti deve essere strettamente concatenato a migliorare la mia postura o quantomeno a permettermi di pronare meno. Nonostante io utilizzi queste scarpe da un po’, e facendo diversi km, la scarpa non risulta consumata all’interno, cosa che invece è successa e succede con altri modelli altrettanto validi. Associo questa cosa alle pareti con cui è rivestita che, nonostante siano estremamente leggere, sono in grado di mantenere il piede dritto evitando la rotazione e la conseguente pronazione.
Durata
Parlare di durata in una scarpa volta alla prestazione non è molto semplice. Dobbiamo in effetti distinguere tra «durata utile» e «prestazionale». La Nike Pegasus Turbo si mostra molto resistente sotto tutti i punti di vista. Da un lato, se il battistrada risulta davvero molto longevo, riteniamo che l’intersuola mantenga le sue caratteristiche di ammortizzazione per almeno 600 km, grazie all’incredibile durata della Schiuma React. Ne parleremo prossimamente nella recensione delle Nike Odyssey React. Per ciò che riguarda lo strato in ZoomX, pensiamo che le caratteristiche di reattività si perdano dopo 300-350 km, ma al tempo stesso riteniamo che sia un fenomeno normale ed il giusto equilibro rispetto alle caratteristiche della scarpa. La nuova tomaia dovrebbe consentire una durata superiore a quella delle Pegasus 35, soprattutto grazie alla limitata pressione in punta. Ma rimandiamo alla conclusione della vita utile per un verdetto definitivo.
Le Nike Pegasus Turbo sono sicuramente delle scarpe eccezionali, soprattutto a chi intenda svolgere allenamenti di qualità. Però… hanno un certo prezzo. Le consiglierei? Assolutamente si. Nonostante si aggirino intorno ai 181 Euro credo che sia un acquisto, certamente non indispensabile, ma su cui bisognerebbe farci un pensierino. Personalmente ho scelto, dopo alcune prove di lenti, di utilizzarle solo nella qualità, e questo può già essere un modo per godersele un po’ di più!
Conclusioni
Prezzi e disponibilità
La scarpa da listino costa 181 €. Se inizialmente non si trovavano scontate, ora su internet è possibile trovare sconti medi del del 15-20%, fino a punte del 40-45%. Come al solito suggeriamo di comprare dove costa meno, soprattutto se siete già clienti Nike e se avete già utilizzato le Pegasus:
- Nike Pegasus Turbo da Maxisport;
- Le Nike Turbo su Sportshoes;
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- Acquistare le Nike Pegasus Turbo su Runnerinn;
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