Nonostante le dita incrociate (vedi qui), sono ancora a lottare con il problema alla caviglia/tendine. Niente di grave, a detta dell’amico fisioterapista, ma fastidio e gonfiore non se ne vanno, quindi meglio fermarsi per bene in modo da guarire del tutto.
Più o meno l’iter è stato questo: domenica 8 giugno il “fattaccio” durante il riscaldamento prima del 5.000 in pista (maledetto sterrato disastrato intorno alla pista di atletica!), da lunedì 9 a mercoledì 11 fermo del tutto. Giovedì 12 e venerdì 13 due uscite brevi per cercare di capire la situazione: fastidio durante e gonfiore dopo. Niente corsa per altri tre giorni (core stability e gambe a circuito sabato 14, interval training sulla cyclette domenica 15 e core stability e gambe con pesi lunedì 16). Martedì 17 riprovo a correre, meno fastidio di quattro giorni prima, ma il gonfiore si è ripresentato nelle ore successive. Meglio non rischiare, quindi visita dal fisioterapista e un paio di trattamenti per accelerare il recupero.
Se tutto va bene, dovrei riprendere a correre la prossima settimana.
Peccato perché la forma era buona. Ovviamente ho saltato tutte le gare programmate (sabato 14 il 1.500, domenica 15 il 5.000, domani a malincuore salto il 3.000, unica gara che ho sempre fatto dal 2007 al 2013, con 5 vittorie su 7 partecipazioni, prima volta sotto i 9′ nel 2012).
Vediamo se riesco a recuperare per venerdì 4 luglio. Sarà, in ogni caso, una scelta conservativa, quindi vado solo se al 100% sicuro di aver recuperato!
Nel frattempo, per non perdere troppo la forma, sto alternando esercizi a corpo libero e pesi (qui) a interval training sulla cyclette. Sicuramente diverso dalla corsa (i muscoli coinvolti sono altri), ma fatica durante simile…
Cerco di vederci anche qui qualcosa di positivo: mi ritrovo con degli addominali da paura, sono quindi pronto per la prova costume… ah ah ah!