ASICS Gel Nimbus 28, la recensione di una scarpa più comoda e leggera



La ASICS Gel Nimbus 28 è la classica scarpa che ti fa dire: “Ok, ASICS ha ascoltato davvero”. Negli ultimi anni la Nimbus era diventata sempre più protettiva… ma anche sempre più ingombrante, con quella sensazione da “scarpa enorme” che, per molti amatori, toglieva piacere di corsa. Con la Nimbus 28 cambia la musica: resta una max cushion vera (quindi comfort e protezione al primo posto), ma diventa più equilibrata, più gestibile e soprattutto più piacevole da usare come daily trainer, senza l’effetto “mattoncino” sotto al piede.

ASICS Gel Nimbus 28, la nostra opinione

Invertire la rotta, a volte, è la scelta più intelligente. E nel mondo running vale doppio: se un modello storico inizia a perdere senso d’uso per il pubblico reale (cioè il runner amatore che corre 3–5 volte a settimana), devi cambiare. Non basta dire “più morbida”, “più protettiva”, “più premium”, perché a un certo punto la scarpa diventa semplicemente troppo. Troppo pesante, troppo alta, troppo “lenta”, troppo poco versatile.

La Nimbus 28 prova a riportare la linea su un binario più logico: comfort da max cushion, sì, ma con una costruzione più furba. E il bello è che non lo fa solo con marketing o micro-ritocchi: lo percepisci appena la prendi in mano e soprattutto nei primi chilometri. È una Nimbus che non vuole farti correre il personal best, ma vuole farti correre spesso, bene, e senza stress. E per un amatore questo è il vero superpotere.

Se stai cercando una scarpa per macinare chilometri, per fare lunghi lenti, recuperi, uscite “dopo il lavoro” e anche quei giorni in cui sei stanco ma vuoi comunque uscire, la Nimbus 28 è candidata forte. Non è una scarpa “secca” o aggressiva: è una scarpa che ti toglie rumore, vibrazioni e impatti. E quando una scarpa ti aiuta a essere costante, ti aiuta anche a migliorare.

Le Specifiche

  • Peso: 282 g dichiarati (US 9) – 272 g rilevati
  • Drop: 8 mm
  • Altezza della suola: 43,5 mm tallone / 35,5 mm avampiede
  • Intersuola: FF Blast Plus + inserto PureGEL al tallone
  • Categoria: Max Cushion / Daily Trainer

Qui bisogna essere onesti: parliamo comunque di una scarpa alta e protettiva. 43,5 mm al tallone sono tanti. Ma la differenza rispetto alle Nimbus “più ciccione” è la gestione delle masse e della sensazione dinamica. In pratica: non è solo il numero, è come ci arrivi. Se una scarpa è alta ma instabile o “molle” nel punto sbagliato, ti stanca e ti toglie fiducia. Se invece è alta ma ben guidata, con base ampia e geometria coerente, diventa un tappeto elastico controllato. E la Nimbus 28 lavora proprio in quella direzione.

Il peso è il primo segnale concreto. 272 grammi reali in US 9, con questo livello di stack e materiali, significa che ASICS ha ottimizzato davvero. Non è una piuma, ma non è nemmeno quella scarpa che senti “presente” in modo negativo. È una max cushion che si lascia portare, e questo per molti amatori cambia l’esperienza.

Caratteristiche Tecniche

Per capire la Nimbus 28 bisogna inquadrarla così: è una scarpa progettata per rendere il chilometraggio più sostenibile. Non è una scarpa “da sensazioni da gara”, è una scarpa “da costanza”. Il suo obiettivo è proteggerti, mantenerti stabile e farti arrivare a fine allenamento con le gambe ancora utilizzabili, senza rigidità inutili e senza quel senso di stress tibiale o plantare che spesso si accumula con scarpe più secche.

A livello di costruzione, le scelte sono coerenti: intersuola molto protettiva, inserto al tallone per assorbire l’impatto, base stabile, e una tomaia premium che non collassa. È la classica scarpa che, quando la metti, ti fa dire “ok, qui dentro il piede è in un posto sicuro”.

Tomaia

La tomaia in engineered knit è morbida, piacevole al tatto e dà una sensazione premium. Non è “solo comfort”: è anche struttura. Il knit è progettato per accompagnare il piede senza diventare una calza troppo cedevole. Questo è importante perché con stack così alto, se sopra hai una tomaia che collassa, perdi stabilità e inizi a compensare con caviglia e tibiale.

La calzata è true to size (riferimento ASICS), con un avampiede che resta medio e utilizzabile per un’ampia fetta di runner. Non è una scarpa “wide” di default, ma non è nemmeno stretta in modo aggressivo. Il collo del piede è gestito bene: la chiusura è solida e non hai quell’effetto “scivolo” interno quando inizi a sudare o quando la scarpa si ammorbidisce.

Dal punto di vista della traspirabilità, il knit fa un buon lavoro in condizioni normali. Se corri in estate vera, oltre i 35°C, qualsiasi tomaia più “ricca” tende a scaldare un po’ di più: qui siamo in quella fascia. Non è una sauna, ma non è nemmeno la tomaia ultra minimale da racing.

Sul tema durabilità della tomaia: dopo i primi 100 km (indicazione di test), non emergono punti critici di usura prematura o cedimenti nei punti di flessione. È una tomaia da daily trainer, non da “tanto bello quanto fragile”.

Linguetta e Tallone

Linguetta a soffietto: scelta intelligente. Sottile ma efficace, resta al suo posto e non crea pieghe fastidiose sul collo del piede. Qui ASICS è riuscita a fare una cosa rara: togliere volume “inutile” e mantenere comfort. Molte scarpe super imbottite sono comode i primi 3 km e poi diventano un problema perché si muove tutto.

I lacci piatti e leggermente corrugati tengono bene il nodo e aiutano ad avere una chiusura uniforme. Il tallone, invece, merita due righe in più: meno “cuscino esagerato” rispetto al passato, più precisione. Il contrafforte esterno stabilizza, e il collarino lavora senza mordere. È una Nimbus che diventa più “ergonomica”: sempre comoda, ma più guidata.

Calzata

La calzata è uno degli elementi che renderà felici gli amatori: “entra facile, sta ferma, non ti rompe”. Il tallone è ben bloccato, l’arco plantare non è invadente, e l’avampiede concede spazio sufficiente per la dilatazione del piede sui lunghi. Se sei tra due taglie o hai pianta molto larga, vale la regola classica: prova o valuta la versione wide se disponibile. Ma per un piede medio la Nimbus 28 è una scarpa che calza come ti aspetti da ASICS.

Intersuola

Qui sta la vera identità della Nimbus 28: FF Blast Plus con PureGEL al tallone. Tradotto in esperienza: molta protezione, impatto filtrato, sensazione “morbida ma non spugnosa”. Il ritorno energetico c’è, ma è moderato. Non aspettarti la risposta di una super foam da gara o di una daily trainer reattiva: qui ASICS vuole darti continuità, non esplosività.

Se appoggi di tallone, sentirai tanta protezione e un comportamento molto controllato. Se appoggi più di mesopiede/avampiede, la scarpa diventa un filo più vivace perché la geometria anteriore e la rigidità torsionale supportano la rullata. Ma resta una scarpa “tranquilla”: non ti invita a spingere, ti invita a scorrere.

La cosa positiva è che questa filosofia rende la Nimbus 28 molto utilizzabile nella vita reale. Perché il runner amatore non fa sempre allenamenti perfetti: a volte è stanco, a volte è rigido, a volte arriva dal lavoro. Avere una scarpa che ti perdona e ti protegge è un vantaggio enorme.

DINAMICA DI CORSA

Con stack alto, la paura classica è l’instabilità. La Nimbus 28 però sorprende: la base è ampia e la struttura è coerente, quindi la sensazione è di sicurezza. Non è una scarpa che “ti scappa via” quando giri o quando atterri un po’ storto. È neutra, sì, ma è neutra “stabile”. E questo è il motivo per cui la Nimbus 28 può funzionare anche per runner con leggera tendenza a pronare, purché non abbiano bisogno di vero supporto correttivo.

A livello di ritmi, la Nimbus 28 dà il meglio quando la usi per quello che è: corse lente, medie tranquille, lunghi lenti, recuperi. Puoi anche portarla a ritmi medi sostenuti, ma non è lì che brilla. Se il tuo allenamento prevede spesso progressivi aggressivi o ripetute, meglio affiancare un secondo modello più reattivo.

Battistrada

Il battistrada ASICS Grip Hybrid è un buon compromesso tra trazione e durata. Su asfalto asciutto va molto bene, su bagnato leggero resta affidabile. Non è una scarpa da sterrato: se fai spesso strade bianche o terreni sporchi, meglio un modello più adatto o almeno una suola più “coprente”.

  • Trazione: buona su urbano asciutto, buona su bagnato leggero
  • Uso ideale: strada, piste ciclabili, parchi con fondo compatto
  • Nota pratica: se “strisci” molto, consumi prima qualsiasi gomma

Dopo 100 km di utilizzo (indicazione di test), non emergono segni evidenti di usura prematura. La durata stimata è circa 700–800 km, che è esattamente quello che ci aspettiamo da una daily trainer di questo livello.

Stabilità, flessibilità e soletta

È importante sapere che la Nimbus 28 non è una scarpa “morbida e instabile”. È morbida, sì, ma ben gestita. La rigidità torsionale è superiore a quello che molti si aspettano da una max cushion, e questo aiuta sia la stabilità sia la transizione.

La flessibilità è contenuta: la scarpa guida la rullata, non ti lascia una libertà totale come una scarpa più bassa e tradizionale. Ma su una max cushion è la cosa più sensata: se vuoi stabilità e protezione, non puoi avere anche la sensazione “nuda e cruda” del piede sul terreno.

La soletta Ortholite è comoda, traspirante e sostituibile. Buona notizia per chi usa plantari personalizzati: la Nimbus 28 ha volumi adeguati e non diventa una “morsa” appena inserisci un plantare.

Ritmi, distanze e target

Dove ha senso usare la Nimbus 28? Qui bisogna essere pratici.

  • Distanze: da 10 km a maratona (e oltre, se ti piace la max cushion)
  • Ritmi ideali: 7:00/km fino a 4:30/km (zona comfort)
  • Allenamenti ideali: lenti, lunghi, recuperi, rigeneranti

Target perfetto:

  • runner amatori tra 50 e 90 kg
  • neofiti che vogliono protezione e comfort senza complicazioni
  • chi torna da periodi di carico alto e vuole scaricare stress articolare
  • chi cerca una daily trainer “sicura” e durevole

Meno indicata se:

  • cerchi una scarpa unica per fare tutto (ripetute, gare, progressivi veloci)
  • vuoi tanto rimbalzo e ritorno energetico
  • sei molto leggero e corri spesso forte: potresti preferire modelli più “snelli”

Pregi e difetti

Pregi

  1. Più leggera e più equilibrata: finalmente una Nimbus meno “cicciona” e più gestibile.
  2. Comfort vero: tomaia premium, calzata stabile e tanta protezione.
  3. Stabilità sorprendente: per essere neutra e alta, è molto più sicura di quanto pensi.
  4. Scarpa da costanza: ideale per chi vuole correre spesso senza pagare pegno a livello muscolo-articolare.

Difetti

  1. Ritorno energetico limitato: non è una scarpa “divertente” se vuoi spingere.
  2. Non è una tuttofare: per allenamenti veloci serve un secondo paio più reattivo.
  3. Stack importante: chi ama feeling basso e naturale potrebbe non apprezzare la rullata guidata.

Prezzi e approfondimenti

Se il tuo obiettivo è avere una scarpa affidabile e comoda per tutto l’inverno, per aumentare volume senza stress, o semplicemente per avere una daily trainer “premium” da usare spesso, la Nimbus 28 è una scelta razionale. È una scarpa che lavora per te, non una scarpa che ti chiede di essere perfetto.

Conclusione: ASICS Gel Nimbus 28 in sintesi

La ASICS Gel Nimbus 28 è una Nimbus finalmente centrata: più leggera, più stabile, più equilibrata. Resta una max cushion vera, quindi non aspettarti una scarpa da gara, ma aspettati una scarpa che ti fa correre con continuità e con meno stress. Se vuoi comfort, protezione e affidabilità per macinare chilometri, è una delle opzioni più solide della categoria.

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