Altra Torin 7, la recensione della scarpa tuttofare a zero drop



Le Altra Torin 7 lanciate ad inizio Giugno 2023 sul mercato mondiale rappresentano la scarpa che potreste utilizzare per tutte le corse lente per l’estate, per l’inverno, per le corse di tutti i giorni soprattutto se cercate ammortizzazione e soprattutto comfort.

Altra Torin 7, la nostra opinione

Per chi preferisse la recensione Video, ecco la recensione disponibile direttamente al canale Youtube di Massi Milani:

Le Specifiche

Stiamo parlando di una scarpa Drop 0, 30 mm nel tallone, 30 mm nell’avampiede, l’altezza dal suolo rispetto al modello precedente è stata alzata di 2 mm, la scarpa pesa 258 grammi nella taglia US 9, anche se il catalogo di Altra è relativo alla taglia 44, quindi 10 e mezzo US. In quel caso, la scarpa pesa  279 grammi.

In realtà poi parlando di specifiche bisogna sapere che Altra ha tre tipologie di foot shape, ossia di spazio nell’avampiede in questo caso stiamo parlando della versione standard che è la via di mezzo che però rappresenta una delle più spaziose presente sul mercato.

Caratteristiche Tecniche

Sono stati diversi i cambiamenti rispetto al modello Altra Torin, andiamo comunque a vedere le caratteristiche tecniche.

Tomaia

A livello di Tomaia sono quattro le cose da considerare. In primo luogo, lo spazio nell’avampiede è assolutamente eccezionale. Lo standard foot shape è quello che raccomando a chi volesse scegliere Altra. La Tomaia è in engineering mesh e può essere utilizzata sia per l’estate, sia per l’inverno, lo capite anche guardando il fatto che nella parte posteriore del collarino è presente un elemento riflettente. I materiali sono davvero molto premium, i disegni nella parte anteriore sono piacevoli e perfetti. A livello di lacci la scarpa fondamentalmente non si dovrebbe slacciare.

Rispetto al modello precedente è stata cambiata la linguetta della Torin 6 che ha dato tanti problemi a noi podisti amatori. Ora è davvero setosa, non è paffuta, ma al tempo stesso resta comoda e vi consentirà di gestire tutte le corse estive e invernali senza nessun problema. Infine, nonostante non sia a soffietto, non ho avuto nessun problema ad allacciarmi la scarpa

Calzata

A livello di numero suggerisco mezzo numero in più rispetto a una scarpa più classica. Da un lato avrete più spazio nell’avampiede, dall’altro la presenza dei rinforzi nella parte laterale e superiore potrebbe darvi una sensazione diversa rispetto a una scarpa tradizionale. Ho amato anche il tallone che è molto stabile a una struttura particolarmente rigida nella parte posteriore, consente comunque di assecondare al meglio il tendine d’Achille. Questa scelta di design è stata fatta fondamentalmente perché è aumentata l’altezza dal suolo e di conseguenza per quelli che appoggiassero di mesopiede, potrebbero magari avere qualche problema di appoggio.

Grazie ai miei sensori ho rilevato che la scarpa è comunque davvero molto stabile proprio grazie al fatto che questa struttura a seconda il piede in maniera precisa. Inoltre gli elementi riflettenti sono anche sulla parte esterna della conchiglia, che comunque ha un piccolo salottino nella parte esterna ma anche nella parte interna.

Da notare infine il fatto che nella parte posteriore la scarpa vi consente un bloccaggio del piede molto migliore rispetto al modello precedente e, inoltre, la scarpa ha mantenuto la flessibilità sia laterale sia frontale che era la caratteristica unica della Torin 6.

Intersuola

A livello di intersuola la scarpa utilizza la mescola Ego Max che fondamentalmente è molto durevole, molto reattiva, anche se non così reattiva ovviamente come la scarpa da gara. E’ però davvero comoda, nonostante non vi obblighi ad atterrare sul cuscino perché questa ammortizzazione è davvero molto bilanciata anche grazie al fatto che è stata aumentata di due millimetri l’altezza dal suolo. Di conseguenza potreste in effetti correre senza necessariamente affondare come invece succede con altri competitors che hanno fatto la scelta di avere una scarpa davvero molto molto morbida.

Inoltre, fondamentalmente la costruzione in parte a barchetta, anche se l’avampiede non è così pronunciato, potrebbe porre due quesiti. In primo luogo, è la stessa ammortizzazione delle Via Olympus? la risposta è assolutamente no, questa è leggermente più morbida. Inoltre, è una scarpa davvero zero drop? la sensazione di chi corre con queste scarpe che voglia una corsa più naturale e probabilmente questa scarpa si avvicina di più a un drop minimalista ma non proprio zero.

Ritmi e Comportamento in corsa

Dal mio punto di vista Altra Torin 7 consente una corsa piacevole che può essere effettuata a tutti i ritmi. Credo che ci si riesca a corre dai 7 al chilometro fino quasi ai 3.30 ma molto meglio fino ai 4. Chiaramente l’ho amata di più nelle corse lente mentre. A livello di stabilità, come ho già detto, il tallone la rende unica, ma anche gli elementi termosaldati nella parte centrale e soprattutto il battistrada che nelle giornate di pioggia vi consente comunque una trazione eccezionale perché è presente come al solito l’inner flex che consente di cambiare direzione senza nessun problema e al tempo stesso un movimento perfetto del piede che rende questa scarpa davvero una delle più comode presenti sul mercato.

Bisogna tenere in considerazione il fatto che la mescola Ego Max potrebbe avere nella parte anteriore una doppia densità e sicuramente in funzione del vostro appoggio potreste avere un migliore, un peggior comfort ma di fatto sicuramente questa schiuma resta comunque molto reattiva. Non la suggerisco per chi atterrasse di tallone ma non credo che nessun «tallonatore» cercherebbe una scarpa di questo tipo anche se i competitors principali del marchio americano hanno fondamentalmente un drop comunque minimalista.

Battistrada

A livello di battistrada sono due le cose da notare. In primo luogo sicuramente il fatto che nonostante abbia due colori il battistrada è molto simile in termini di durometro. Al tempo stesso ci sono delle scanalature interne che aiutano il piede nei cambi di direzione. Mi è capitato in Valle Olona che entrassero dei piccoli sassolini, chiaramente questa scarpa va benissimo per una corsa su sterrato, ma non la suggerisco in un trail, dove comunque Altra ha un’«expertise» molto rilevante.

Durata

Dal punto di vista della durata sicuramente grazie alla mescola Ego Max e alla qualità dei materiali che sono assolutamente super premium, questa scarpa potrà durare fino agli 800 km, se pesate fino agli 80 kg, la raccomando a tutti quelli che volessero correre in maniera naturale.

Pregi e difetti

Potrebbe essere una scarpa di avvicinamento allo zero drop, tenete conto che dal punto di vista estetico è fantastica con le onde sulla Tomaia ma anche sull’intersuola si vede proprio che Altra sta dedicando moltissima attenzione a questi particolari.  La raccomando anche a chi volesse camminare quest’estate. A livello di difetti, fondamentalmente non ne ho riscontrati, se non il fatto proprio che nel battistrada si possano incastrare dei sassi oltre al fatto che la tomaia è sì traspirante ma quando ci saranno 40 gradi, probabilmente il vostro piede potrebbe soffrirne poi dipende anche dal piede. Infine, per chi avesse problemi al calcagno sicuramente la struttura così rigida potrebbe non essere la soluzione ideale anche se per il 90% delle persone chiaramente la stabilità della scarpa stessa è davvero incredibile.

Di seguito le principali caratteristiche tecniche della Altra Torin 7:

  • Larghezze disponibili: D=Media
  • Come calza (basato sulla larghezza standard D)
    • Calzata: Standard
      Larghezza tallone: Media
      Volume mesopiede: Medio-larga
      Larghezza avampiede: larga
      Altezza arco: Larga

Prezzi e approfondimenti

Per acquistare le Altra Torin 7, ecco i principali link:

► Running Warehouse: . (sconto VIP 10% TRUNPITT10)
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► Sito Maxisport (v5) Maxisport
► Sito Sportshoes (v5): Sportsshoes

Conclusioni, Altra Torin 7 in sintesi

In conclusione con questa scarpa altra non ha solamente alzato l’altezza da suola ma ha anche migliorato la qualità della scarpa stessa, ha corretto gli errori della versione precedente, questa scarpa la suggerisco a chi volesse iniziare una transizione verso una corsa naturale, chiaramente se la volte fare meno estrema aspetterei qualche mese con il lancio della scarpa a drop 4.

 





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