Hoka Tracer 2, la recensione dettagliata



Le Hoka Tracer 2 sono le scarpe da gara A1 dell’azienda californiana. Negli ultimi anni Hoka ha cercato di espandere la sua gamma di prodotti anche a chi intende correre velocemente. Se fino a qualche anno fa Clifton e Bondi erano le scarpe più vendute, ora Speedgoat e Tracer 2 sono le scelte preferite di chi, rispettivamente, si allena per i trail oppure corre in pista. Ed in effetti gli atleti trail di Hoka One One hanno mostrato le loro capacità di correre velocemente… anche grazie a scarpe di ottima fattura. Tra l’altro i pro Hoka hanno avuto la possibilità di testare il nuovo modello Hoka Carbon Rocket, con intersuola in fibra di carbonio, reso appena disponibile in Europa e presto recensita da questo sito.

Massi ha testato le Tracer 2 e di seguito troverete la sua opinione.

Hoka One One Tracer 2, la nostra opinione

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Il «solito» amico mi ha recentemente contattato per chiedermi un consiglio sulle scarpe con cui gareggiare alla prossima mezza maratona. In genere cerco di fornire gratuitamente qualunque suggerimento per migliorare il modo di correre, senza chiedere nulla in cambio, a parte una valutazione positiva sulla mia pagina Facebook. Alla fine il mio «lavoro» è completamente diverso, quindi con piacere offro il tempo libero a tutti coloro che mi contattano. A questa domanda di solito rispondo «dipende», sottolineando quello che ho imparato dal professor Nigg, il luminare di biomeccanica delle scarpe, dell’università di Calgary. Ogni piede è diverso, ogni persona ha una biomeccanica di corsa diversa. «Ma tu cosa usi?» Siccome credo nella radical transparency, posto tutti i miei dati su Strava. Senza ombra di dubbio, a parte la necessità di testare scarpe per Runningwarehouse, il retailer online di scarpe premium per podisti esigenti, per l’allenamento quotidiano uso Hoka One One Tracer 2. Sono oramai 18 mesi che le indosso appena posso, avendo corso pure una maratona, 35 km su Tapis Roulant, oltre a diversi lunghi. Ad ogni modo, non avrei scritto questa recensione se non fossi stato contattato dal nostro amico: grazie!

Quali sono le principali caratteristiche delle Hoka Tracer 2? cosa le rendono adeguate per gareggiare? quali sono le differenze rispetto alle Tracer 1? A chi sono adatte? com’è il comportamento nella corsa? a chi sono suggerite? per quali ritmi?

Ecco le domande a cui abbiamo cercato di rispondere nella nostra recensione dettagliata. Per guidare il lettore nella recensione, l’articolo è diviso in sezioni. Vi consigliamo di leggerlo tutto d’un fiato e poi di soffermarvi sulle parti che vi interessano ad una seconda lettura.

Le Hoka One One Tracer 2 nel modello Rosso sono state acquistate in 3 diversi modelli su Runningwarehouse a finalità di test. Di seguito vi raccontiamo la nostra opinione.

Caratteristiche generali

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Le Hoka One One Tracer 2 sono scarpe di categoria A1 «gara», adatte ai podisti con appoggio neutro e supino, hanno un drop 4. Come tutte le cose della vita, occorre prestare attenzione alla semantica. Sebbene le scarpe siano pensate per gareggiare e in generale per allenamenti veloci, le TRacer 2 si caratterizzano per un’importante dimensione dell’intersuola, ma al tempo stesso per una reattività senza eguali.
Come molte scarpe di Hoka, il modello Tracer 2 può essere utilizzato in tutte le condizioni di terreno e per tutti i ritmi. Dal loro nome Tracer, si evince immediatamente che sono pensate per allenamenti veloci (Tempo Run, da cui la lettera iniziale) e per gare (Race). Non abbiamo avuto grossi problemi ad utilizzare come scarpa quotidiana, ma per chi ama una buona ammortizzazione per i lenti, consigliamo senz’altro qualcosa di più protettivo.
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Negli ultimi mesi abbiamo realizzato diverse recensioni delle scarpe Hoka One One, che potrete trovare al link allegato.

Caratteristiche tecniche

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Vediamo le caratteristiche tecniche delle Hoka One Tracer 2, poi le principali evoluzioni rispetto ai modelli successivi. Infine discuteremo l’impatto sulla corsa.

Sintesi delle principali caratteristiche tecniche.

Ecco le principali caratteristiche tecniche delle Tracer 2. Hanno una forma arcuata e una calzata filante e stretta. Rispetto agli altri modelli, è una scarpa meno ammortizzata e più reattiva, oltre ad avere una senzazione di miglior contatto con il terreno e minore instabilità rispetto ai modelli più conclamati.
  • Peso: 213 g (EU 42 2/3)
  • Altezze della suola: tallone (24mm), avampiede (20mm)
  • Larghezza: D=Medium
  • Come calza (basato sulla larghezza D)
    • calzata: standard
    • tallone: medio
    • volume: medio
    • larghezza spazio dita: medio/stretto
    • altezza spazio dita: medio
    • altezza arco plantare: medio

Differenze rispetto alle Hoka Tracer 1

Hoka-Tracer2-peso
Rispetto al modello precedente del 2017, la scarpa è molto simile, stessa intersuola, stessa suola, stesse sensazioni di corsa. Ma ci sono state due principali evoluzioni:
  • Tomaia, la versione precedente era davvero molto più sottile. Con la Tracer 2 è stata aggiunta una tomaia resistente ed abbastanza traspirante. L’aggiunta ha incrementato il peso delle Tracer di circa 10 grammi.
  • Linguetta posteriore, per consentire l’inserimento del piede nella scarpa. Questa linguetta è comunque presente in tantissimi altri modelli Hoka.

Estetica e forma

Hoka-Clifton1-confronto-Tracer2_thum

Dal confronto con le Hoka Clifton, si evince immediatamente che le Hoka Tracer 2 sono scarpe molto più tradizionali. La forma è esattamente la stessa, ma le Tracer hanno subito una cura dimagrante significativa in termini di design. Le Tracer 2 utilizzano un’intersuola PRO2Lite a doppia densità, che nella parte anteriore bianca è molto reattiva ed in quella posteriore rossa parecchio ammortizzata. Hoka utilizza un design particolare chiamato Meta-Rocker, che consente al podista una buona stabilità anche su gare ed allenamenti molto lunghi.

Come già indicato, la tomaia è cambiata. Il nuovo design include materiale in mesh, che consente una migliore traspirabilità. La costruzione della tomaia è esteticamente piacevole. Nella parte anteriore è disegnato il simbolo di Hoka, a cui si aggiunge una parte stampata, che consente di garantire una perfetta esperienza di corsa. Il piede tenderà a restare fermo a tutte le velocità:

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Sono stati realizzati piccoli fori che consentono di gestire al meglio anche le temperature estreme in estate, consentendo di far respirare il piede in tutte le condizioni climatiche

Hoka-Tracer2-tomaia

La linguetta è molto tradizionale e confortevole, l’abbiamo apprezzata fin dalla prima calzata.

Hoka-Tracer2-vista-posteriore

I lacci sono piatti e lunghi, praticamente uguali ad altri modelli:

Hoka-Tracer2-lacci

Nella conchiglia è stata aggiunta una linguetta per poter indossare al meglio la scarpa. Su questo modello sono stati aggiunti elementi riflettenti a forma conica. Sono molto visibili di sera ed offrono una sicurezza particolare, visto che la scarpa è pensata per correre velocemente:

Hoka-Tracer2-conchiglia-posteriore

La conchiglia è rigida consentendo un’appoggio perfetto per evitare che il piede si muova durante le uscite intense. La parte interna è comunque molto confortevole, nonostante non sia stato aggiunto molto materiale a sostegno del piede. Questa scelta evita irritazioni sul tallone:

Hoka-Tracer2-conchiglia-anteriore

La soletta in EVA modellata a compressione è abbastanza classica e consente di ridurre i cattivi odori. Nella parte posteriore è visibile il logo Hoka ed in grande una scritta evocativa “Speed”Hoka-Tracer2-soletta

Il plantare della scarpa è come al solito perforato, l’abbiamo trovato utile nelle giornate di pioggia.

Hoka-Tracer2-fori

La suola è basata sul classico materiale in RMAT già descritto nelle Cavu ed è dotata di una dose importante di gomma soprattutto nella parte anteriore. Alcuni amici ci hanno detto che l’usura è abbastanza rapida, ma tutto dipenderà dal modo d’appoggio del piede.

Hoka-Tracer1_e_2-suola

Nel nostro caso, solo dopo 500 km l’usura ha preso il sopravvento, soprattutto nella parte anteriore interna e in quella posteriore esterna, proprio in funzione del nostro modo di correre. Di fatto la presenza della parte in gomma è pensata per aumentare la durata delle Tracer 2. Ed in effetti finché la gomma era presente non abbiamo notato grossi cambiamenti nel comportamento della corsa. La foto rappresenta lo stato della suola dopo circa 850 km:

Hoka-Tracer2-consumo-suola

La vestibilità delle Hoka Tracer 2 è quasi perfetta, almeno per il nostro piede. La tomaia è molto confortevole e la scarpa s’indossa anche durante il tempo libero. Nella parte anteriore, potrete trovare qualche problema nello spazio delle dita. Ma la calzata è davvero ottima, la sensazione che la scarpa sia un tutt’uno con il piede è reale.

Hoka-Tracer2-vista-superiore

Purtroppo la parte anteriore non è molto spaziosa, ma se riuscirete ad indossarle senza problemi, anche nei lunghi troverete un discreto comfort.

Comportamento nella corsa

Hoka-Tracer2-comportamento-corsa

Abbiamo effettuato una quantità infinita di test, in tutte le condizioni di terrero, proprio perché le Tracer 2 sono state le nostre scarpe quotidiane. Le abbiamo utilizzate pure per correre la maratona di Reggio Emilia del 2017, corsa in 2h31, ossia soltanto 3” a chilometro più «lentamente» del nostro personale, raggiunto con le famose scarpe rosse con la fibra di carbonio.

Corsa Lenta su Asfalto

Le Tracer 2 anche durante la fase di riscaldamento mostrano subito una reattività atipica della casa californiana. Se è vero che potrete trovare una buona risposta con i modelli Mach e Cavu, le Tracer 2 si differenziano per la loro grande capacità di essere ammortizzate nonostante l’ottima reattività. Soprattutto la sensazione iniziale di un’ammortizzazione più morbida nel tallone combinata con quella più rigida nell’avampiede assieme al limitato drop, garantisce un utilizzo molteplice, sia per uscite rigeneranti, sia per quelle lunghe. Abbiamo apprezzato il fatto che la scarpa sia molto stabile, grazie alla conchiglia resistente ed alla capacità della tomaia di avvolgere il piede senza soffocarlo. Le Tracer 2 non avranno problemi a portarvi a correre lunghi lenti o di media intensità, grazie al perfetto rapporto peso / ammortizzazione.
Corse medie e veloci
Su ritmi medi e veloci, possiamo notare due aspetti interessanti. Da un lato, una grande sensazione di reattività, soprattutto per chi corre d’avampiede. Nonostante la mancanza di contatto al terreno, la potenza sprigionata dalla nostra biomeccanica di corsa viene assecondata dalla suola in RMAT. Non sarà difficile né per il podista alle prime armi né per l’amatore sfruttare le caratteristiche di questa scarpa, che potrebbe essere una buona transizione verso altri modelli più estremi di Hoka One One. Dall’altro, la scarpa è molto più «rimbalzante» di un modello tradizionale. Lo si vede molto semplicemente nella foto qui sopra, ma anche dai parametri delle dinamiche di corsa. Chiaramente non sarete rallentati più di tanto dalle loro caratteristiche Abbiamo amato davvero la grande capacità di bloccare il piede. Infine riteniamo che il comportamento su bagnato e su strade sterrate sia particolarmente positivo, soprattutto finché la parte in gomma è ancora attiva. Anche a ritmi elevati, la trazione della suola si è rivelata molto buona.
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In conclusione, anche se le Tracer 2 sono state pensate per correre velocemente, riteniamo che possano essere utilizzate in tutte le condizioni di velocità e durata.

Durata

Le Tracer sono scarpe destinate a durare a lungo. La reputazione del primo modello era di scarpa relativamente fragile, a causa di una tomaia non particolarmente resistente:Hoka-Tracer1-tomaia

Con le Hoka Tracer 2 invece, la situazione si è completamente capovolta. Se nella prima versione, tutti i podisti dopo 400-500 km hanno indicato problemi d’usura lateralmente o nella parte anteriore, con il nuovo modello il design è stato migliorato significativamente. La tomaia ha una migliore resistenza strutturale a causa dei nuovi materiali utilizzati e della tomaia 3D Puff Print. L’intersuola ha probabilmente una durata superiore, grazie all’aggiunta d’ulteriore rinforzo. La suola in RMAT tenderà eventualmente a degradarsi rapidamente, ma solo dopo che i componenti in gomma verranno usurati. Pensiamo che un podista medio riuscirà a correrci tra i 700 e gli 800 km, distanza oltre la quale suggeriamo di cambiare modello. Dopo 850 km, pensiamo che la performance resti ancora decente:

Hoka-Tracer2-ammortizzazione

L’ammortizzazione della scarpa tenderà a durare relativamente a lungo, non abbiamo notato grossi deterioramenti delle prestazioni, se non quando la gomma esterna si è consumata.

Conclusioni

Le Hoka One One Tracer 2 sono scarpe relativamente leggere e molto reattive. Utilizzate come scarpe d’allenamento, possono comunque essere utilizzate anche in gara dai 5 chilometri fino alla maratona. Chi non volesse avere la sensazione di contatto con il terreno, potrà giovare dell’intersuola Hoka a due strati. Abbiamo amato le sensazioni ottenute durante i lunghi, in cui una volta affaticati, tendevamo ad appoggiare di tallone. La parte morbida del tacco ci ha permesso di gestire al meglio anche gli allenamenti lunghi ed intensi. E per le corse brevi, le Tracer 2 si sono rivelate ideali, nonostante la tendenza rimbalzante generata dalla suola in RMAT.

Certamente le Tracer 2 sono pensate per correre intensamente, ma Hoka le ha progettate anche per chi vuole allenarsi a lungo. Il podista amatore amerà la versatilità di questa scarpa ed apprezzerà il confort e la durata assolutamente importante.

Prezzi e disponibilità

La scarpa da listino costa 130€, ma a seconda delle tipologie di modello e versione si può trovare ad un prezzo più basso.

Come al solito, il nostro suggerimento per chi pensa di comprare via internet, è cercare il negozio “virtuale” che costa meno. Essendo una scarpa di nicchia, risulta più difficile trovare delle offerte con uno sconto importante, ma ora con il lancio di nuovi colori, abbiamo visto scendere il prezzo di vendita sotto i 100 euro. Ovviamente vale sempre lo stesso suggerimento, comprare dove costa meno:




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