Great Ethiopian Run 2018, il racconto di Paolo e Valentina

Great Ethiopian Run 2018

Ricevo e pubblico molto volentieri il racconto di Paolo (Verucchi) e Valentina (Bonanni), due runner triestini che si sono trovati “per caso” di passaggio ad Addis Abeba nei giorni della famosa Great Ethiopian Run… come non approfittare dell’occasione per partecipare alla corsa su strada con la più alta partecipazione in Africa?

Great Ethiopian Run 2018Siamo al pasta party organizzato in grande stile al Hilton Hotel di Addis Abeba della “Great Etiopian Run”, corsa su strada di dieci chilometri a carattere non competitivo, che si snoda lungo le strade della capitale Etiope e che con i suoi oltre 40.000 iscritti è considerata la più partecipata del continente Africano. Sono da poco passate le 20:00, quando un fragore accoglie l’arrivo di Haile Gebrselassie, mito vivente della corsa moderna e ideatore di questa gara giunta oramai alla sua diciottesima edizione. Dopo i discorsi di benvenuto e la premiazione dei gruppi che corrono per beneficenza, il grande campione etiope si concede alla fotografie e agli autografi di rito.

Ma voi vi chiederete, cosa ci fanno due runner italiani qui? Quest’anno la nostra destinazione per le vacanze era l’Etiopia, e una volta presi i biglietti per il volo dall’Italia Valentina, mia moglie, scopre che il giorno dopo il nostro arrivo è in programma questa corsa e decidiamo che non possiamo farci scappare questa occasione e detto fatto procediamo con l’iscrizione.

Ore 6:30 suona la sveglia, dopo una fugace colazione, scendiamo in strada dove ci aspetta il nostro taxi che in breve ci porterà vicino alla linea di partenza. Lo Start per noi sarà alle ore 8:50, onda verde, di chi cioè intende restare sotto i 60 minuti, prima di noi partirà l’elite per i veri e propri campioni, mentre dopo di noi l’onda rossa, la più numerosa e sopratutto la più festaiola.

In cielo nemmeno una nuvola e la temperatura si attesta intorno ai 25 gradi. Mano a mano che ci avviciniamo alla linea di partenza vediamo sempre più corridori, tutti rigorosamente con la maglietta ufficiale, anche se quest’ultima è spesso reinventata, magari tagliata e intrecciata oppure vivacizzata da motivi e colori africani.

Great Ethiopian Run 2018Agli angoli delle strade troviamo diversi truccatori che per pochi birr disegnano la bandiera Etiope sul volto, di “farangi” (“uomini bianchi” in dialetto locale) ben pochi. Dopo aver superato alcuni controlli di sicurezza, finalmente arriviamo alla linea di partenza. Mancano circa trenta minuti allo start, ma nessuno si scalda correndo: la maggior parte dei partecipanti si sistema a cerchio e, incitata da un capo gruppo, esegue ginnastica ritmata a tempo di musica, per capirci… tipo Jane Fonda anni ’80!

Great Ethiopian Run 2018A cinque minuti dallo Start, la gente inizia a compattarsi e a premere, fino a che viene dato il via e un’onda bianca si riversa nelle strade di Addis Abeba. Per chi non lo sa, la capitale etiope si trova a 2.400 m di altezza e per noi giunti il giorno prima la cosa si fa sentire, inoltre la città si sviluppa su una serie di insidiose colline, e il percorso è un continuo saliscendi. Il colpo d’occhio è strepitoso, migliaia di persone che corrono lungo le strada in una vivace e colorata festa.

Great Ethiopian Run 2018Affrontiamo l’ultima faticosa salita fino ad arrivare a Yekatik Square, passato il traguardo riceviamo la medaglia di finisher, poi via di corsa verso l’aeroporto per iniziare il nostro viaggio in Etiopia, ma questa sarà un’altra avventura.

P.S. Per dovere di informazione quest’anno la gara è stata vinta da Hagos G/Hiwot in 28’54”

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