Le Brooks Ricochet sono state introdotte sul mercato Italiano durante le vacanze estive 2018, quindi molto probabilmente pochi lettori hanno potuto recarsi ad un negozio specializzato per una prova.
Siccome conosciamo molto bene il marchio americano Brooks, non siamo sorpresi dell’introduzione di questa tipologia di scarpe, dal nome «rimbalzante». In effetti con il lancio delle Brooks Levitate nell’autunno 2017, i podisti Italiani hanno finalmente potuto utilizzare la nuovissima tecnologia dell’intersuola lanciata da Brooks, la DNA AMP. Come ricorderete, questo materiale ultra-reattivo basato sulla schiuma in TPU offriva con le Levitate una corsa fluida. Nella nostra recensione dettagliata delle Brooks Levitate la principale critica era che la scarpa fosse bellissima ma con un peso superiore a quello a cui l’amatore è abituato. Finalmente Brooks ha colmato la lacuna lanciando le Ricochet, un modello più leggero, orientato (almeno in parte) alla prestazione. Nelle Ricochet si combinano un’ammortizzazione reattiva e adattiva, creando un’esperienza di corsa unica.
Abbiamo chiesto a Massimiliano Doria di raccontarci la sua opinione. Saranno davvero le scarpe del futuro?
Brooks Ricochet, la nostra opinione
Da poche settimane Brooks ha lanciato sul mercato italiano le nuovissime Ricochet, una scarpa molto versatile che si avvale della tecnologia DNA AMP. Il peso e le caratteristiche ne fanno l’anello di congiunzione tra Launch e Ghost.
Non appena letto dell’uscita delle Ricochet, mi sono subito attivato nel contattare Paolo, di VerdePisello a Milano, per averle in anteprima. E già dopo poche ore un bel paio di Ricochet gialle mi aspettava in negozio. Essendo un grande fan di Brooks, tra Launch e Ghost, credo di aver consumato circa una trentina di paia di scarpe. I dati e le caratteristiche delle Ricochet mi hanno subito attratto in quanto la identificano, nel mio caso, come la scarpa universale, via di mezzo tra Launch e Ghost come peso, drop 8 (come le Saucony Ride che mi ha sempre entusiasmato) e con la nuova tecnologia DNA AMP. Insomma ero già in piena frenesia di provarle!
Con Le Ricochet Brooks propone un pacchetto molto allettante: peso contenuto, drop che invoglia alla corsa di mesopiede, tomaia Fit Knit e rendimento energetico avanzato con DNA AMP. Chi offre di più? Beh io ero già convinto!
Ma come si pongono davvero le Ricochet rispetto ai modelli esistenti? Sono ancora reattive o ammortizzate? A quale tipo di runner si rivolge questo modello? Queste e altre sono le domande che ci siamo posti e alle quali abbiamo cercato di dare una risposta nella recensione. Come al solito l’articolo si divide in sezioni, potrete premere sul link per accedere alla parte che vi interessa:
- Caratteristiche di base
- Estetica e forma
- Drop e intersuola
- Classificazione
- Comportamento nella corsa
- Durata
- Prezzi e approfondimenti
Le Brooks Ricochet sono state acquistate (scontate) al negozio di Milano di Verde Pisello e nella recensione dettagliata vi descriviamo la nostra opinione personale.
Caratteristiche di base
Le Brooks Ricochet sono scarpe neutre della categoria «Energize» e si pongono nel segmento denominato “A3” della vecchia terminologia, anche se considerando peso e drop strizzano l’occhio alle “A2”. Sono quindi scarpe molto versatili che ben si adattano a corse lunghe, lente e che si comportano comunque egregiamente anche per lavori più veloci come medi e ripetute lunghe. Tutto ciò è vero, ovviamente in relazione al peso e alla velocità del podista che le indossa.
Calzano comode come tutte le Brooks e la numerazione non differisce con gli altri modelli. Tra i pregi abituali abbiamo un avampiede (abbastanza) ampio e comodo e una tomaia veramente avvolgente con un colletto ben fatto e anche molto bello da vedere.
Caratteristiche tecniche
Di seguito le principali caratteristiche tecniche.
● Peso ufficiale: 292 grammi, nella versione uomo US 9.
● Drop: 8 mm
● Supporto: neutro
● calzata: comoda e fasciante
● tallone: comodo e confortevole
● mesopiede: medio/abbondante
● avampiede: medio
● spazio delle dita: buono
● arco plantare: medio/alto
Estetica e forma
La forma e l’estetica delle Ricochet fanno pensare più a delle scarpe intermedie, il drop è limitato e rende la scarpa molto filante, mentre il non eccessivo layer di suola la fa apparire veloce e propensa anche alla velocità. La tomaia è veramente molto bella da vedere e fiore all’occhiello è il collarino della conchiglia, esteticamente azzeccato e molto comodo per evitare qualsiasi irritazione al tallone. Oltre ad aumentare il comfort, rende la scarpa più snella e lascia un’ottimo spazio al malleolo. La grafica della scarpa è sobria, tipicamente in due colori che sfumano uno sull’altro, anche se la colorazione gialla, a me in dotazione, le rende più accattivanti.
Drop, intersuola e Suola
L’intersuola delle Ricochet ha un drop di 8 millimetri, che rende la scarpa molto snella e limita l’altezza della suola. Il tutto grazie all’ottima ammortizzazione data dal DNA AMP di cui parleremo tra poco.
Le principali tecnologie adottate da Brooks per questa calzatura sono:
DNA AMP
DNA come al solito indica la brevettata e classica mescola Brooks, mentre AMP sta per “Amplificato”, e già con le Levitate, promette un efficienza energetica molto accentuata, secondo Brooks il migliore della categoria.
Ricordiamo che DNA AMP fa il debutto sul mercato dopo 7 anni di ricerche ed è stato prodotto in collaborazione con il colosso Tedesco BASF. La base del DNA AMP è una schiuma in poliuretano che si espande in modo naturale, restituendo l’energia sotto forma di spinta verso l’alto nel momento stesso in cui viene applicata la forza evitando appunto di essere dispersa sul terreno. Per ottenere il massimo dell’efficacia, Brooks ha incapsulato la schiuma in una pellicola in poliuretano termoplastico, TPU di colore argento, che resiste all’espansione orizzontale del poliuretano e restituisce l’energia direttamente al podista.
Blown Rubber
Il battistrada è stato disegnato per lavorare in sinergia con DNA AMP ed è stato creato un profilo molto flessibile a forma di freccia per ottimizzare la transizione tallone/avampiede, migliorare la rullata e mantenere altissimo il rendimento energetico.
Tomaia in Fit Knit
Una della migliori tomaie sul mercato, molto simile a Nike e molto avvolgente. Ottima come traspirazione ed eccellente a fasciare e supportare il piede durante la corsa. Ancora, molto azzeccato il collarino della conchiglia: bello e super comodo!
Classificazione Brooks Ricochet
Dopo averle provate, posso confermare che la sensazione di corsa è da A3, ma che la loro efficienza energetica le porta al vertice della categoria. Converrebbe coniare il termine «A2,5».
Comportamento nella corsa
Infilando le Ricochet si nota subito la loro comodità, se ne apprezza la tomaia e di primo acchito sembrano più secche del dovuto, sensazione che sparisce una volta che si corre. Il piede è fasciato molto bene, ma le dita hanno spazio più che a sufficienza. Il tallone è molto stabile, il collare è minimale, ma molto confortevole. Non bisogna stringere troppo i lacci, il piede è comunque ben sostenuto e se si tira troppo, per la geometria del collare si può avvertire qualche fastidio (almeno per me, ma sicuramente niente di notevole) durante la rullata sulla parte anteriore della caviglia. La linguetta è ben fatta, tutt’uno con la tomaia e spessa il giusto, si adatta al collo del piede ed è molto confortevole.
Corsa Lenta. Uscendo a correre e compiendo le prime falcate il nome Ricochet, non molto immediato da scrivere e pronunciare, diventa immediatamente azzeccato derivando dall’inglese e significando “rimbalzare”. L’efficienza energetica si sente per davvero e, complice il drop 8mm, rende la rullata molto naturale e la fase di spinta incentivata.
Corsa Veloce. La scarpa porta naturalmente a correre più forte per sfruttarne il “rimbalzo” e macinare i chilometri con un supporto perfetto della calzata e con un’ammortizzazione molto valida, ma non estrema, che si adatta alle varie situazioni e fasi di corsa. Niente da obiettare, il DNA AMP rende questa scarpa molto valida, elevandola tra i top di gamma delle varie aziende concorrenti. La nuova mescola fa la differenza e l’ammortizzazione e l’efficienza di corsa sono migliori e differenti rispetto ai modelli più “anziani” di Brooks. Le Ricochet non sono troppo secche e non sono troppo morbide, sono semplicemente perfette per il vostro allenamento, ovviamente con qualche limitazione.
Infine, le Ricochet sono scarpe da asfalto per poter sfruttare al meglio l’AMP e il grip è perfetto anche sul bagnato.
A chi sono adatte
Sono scarpe molto versatili, dalla qualità elevata e si rivolgono al podista con esperienza ed esigente. Sono calzature che possono accompagnare la stragrande maggioranza dei podisti in ogni allenamento e possono porsi come la famigerata “scarpa unica e definitiva” in molti armadi. Ho corso con le Ricochet i miei medi a 4:00min/km circa, ho effettuato un lunghissimo a 4:30min/km, ho indossato le Ricochet in un rigenerate a 5:10min/km e mi sono piaciute anche sulle ripetute da 3000m. Insomma una scarpa valida, un’ammortizzazione che protegge e migliora l’efficienza sui lunghi ma che non compromette la reattività in qualche lavoro di qualità. Per curiosità, avevamo aperto l’intersuola delle Levitate in DNA AMP e ci eravamo già accorti che fosse formata da uno strato molto spesso, rendendo l’avampiede abbastanza rigido, permettendo quindi di spingere bene.
Personalmente sono rimasto soddisfatto delle Ricochet in ogni allenamento, mi son sempre piaciute e non mi hanno mai dato sensazioni negative. Credo che Brooks abbia veramente prodotto un modello azzeccato, dando un’ottima occasione a molti runner di correre felici, come il loro slogan promette. Purtroppo chi si attendeva un peso molto inferiore deve sapere che l’intersuola in DNA AMP rende la scarpa relativamente pesante, con una distribuzione del peso inclinata verso la metà inferiore.
Infine diamo una risposta alla curiosità dell’attento lettore: quando saranno lanciate le Launch con il DNA AMP? Anche noi siamo molto curiosi di scoprire cosa porterà il futuro a Brooks. Sappiamo che nel passato Adidas ha lanciato l’innovativo Boost solamente sulle Energy per estenderlo successivamente sulle Boston e sulle Glide e sui modelli più veloci. Crediamo quindi che anche Brooks lancerà entro fine anno una scarpa più leggera con il DNA AMP.
E noi ad ogni modo noi saremo i primi a testarle.
Durata
La durata è come al solito molto relativa e soggetta a sensazioni e preferenze personali. In questo caso poi la scarpa è cosi nuova che non ci sono veri e proprio riscontri oggettivi. Come al solito dopo un 600 km io valuterei le sensazioni e i vari dolorini dopo ogni corsa.
Prezzi e Approfondimenti
A livello di prezzo le Ricochet si pongono in fascia medio/alto, anche perché al momento la loro distribuzione è limitata, sebbene attualmente si riescano a trovare su Amazon a prezzi compresi tra i 110 e i 120 euro, a seconda del numero, colore e delle fasi lunari. Ultimamente si riescono a trovare nei negozi specializzati ed online con un minimo di sconto che sicuramente può invogliare il lettore curioso a provare questo nuovo modello di Brooks.
Per acquistare, vi alleghiamo alcuni dei possibili siti da monitorare: