Correre ed essere felici, The Running Princess

The Running Princess

The Running PrincessAbbiamo incontrato Carlotta qualche settimana fa in una ridente località in provincia di Vercelli. Durante la corsa, ci aveva annunciato che avrebbe pubblicato un libro elettronico, The Running Princess, pensato per chi voglia iniziare a correre. A parte suggerirle un algoritmo per capire il miglior giorno di pubblicazione su Amazon (ovviamente ignorato), in 8 km abbiamo parlato di tantissime cose. Siccome siamo entrambi persone “concrete”, dopo quaranta minuti e tante discussioni siamo arrivati a due conclusioni. La prima è che Carlotta inizierà a scrivere anche per il nostro sito, mentre per la seconda non vi svelo la sorpresa. La potete leggere alla fine dell’articolo.

Di certo, dopo il lancio di Pitt 2.0, al blog mancava un personaggio femminile. E siamo molto orgogliosi di aver preso uno dei personaggi più interessanti del panorama podistico italiano. Carlotta è una podista straordinaria, con ottimo potenziale per migliorarsi, nonostante corra da dodici anni. Sul nostro blog si occuperà di parlarci del modo migliore per iniziare a correre e farlo in maniera serena. Ma non sarà la solita rubrica, l’ironia sarà all’ordine del giorno.

Le lasciamo quindi la tastiera per una piccola introduzione prima del primo articolo, previsto per una delle prossime settimane. Benvenuta Carlotta!

The Running Princess: la nuova rubrica al femminile

Iniziare a correre è lo scoglio, l’unico scoglio, quello che ogni runner deve superare. E non ditemi che per voi è stato facile e intuitivo, perché non è così. Poi, se amate sentirvi superman, questo è tutt’altro discorso. D’altronde vi capisco, io mi definisco “The Running Princess”, quindi la modestia non è di casa.

Facciamo così, vi spiego la mia rubrica ad una condizione: giù le maschere da SuperRunner e su quelle dell’ironia. Nulla di quello che leggerete nella nuova rubrica “The Running Princess” sarà serio, moderato, calcolato, ma nemmeno noioso e già sentito.

Carlotta, la sua storia in 180 parole

The Running PrincessMi chiamo Carlotta, RunningCharlotte a volte, Charlotte altre, Carlo mi chiamavano all’asilo in un infelice tentativo di abbreviare il mio nome. Per voi sarò “semplicemente” The Running Princess.

Mi occupo di corsa da qualche anno, corro da dodici e sogno di diventare fortissima da sempre. Peccato che la mia sia stata una via in salita, visto che la sola volta che da ragazza ho calcato una pista di atletica mi è venuta una crisi d’asma. La prima volta che ho deciso di correre ho fatto circa 700 metri e poi per mia fortuna sono valdostana ed è iniziata la discesa. Il secondo tratto di piano è stata un’agonia, il rientro in salita una Via Crucis con tutte e dodici le stazioni, forse qualcuna extra per vomitare dietro a un cespuglio.

Questo vi fa capire come a vent’anni non fossi affatto in forma. Diciamo che “il fisico” per dichiararmi portata all’atletica non l’ho mai avuto, ma a un certo punto sono proprio peggiorata e, quando anche l’ultimo soffio di vivacità adolescenziale ha abbandonato le mie gambe, sono letteralmente CORSA ai ripari.

Come avvicinarsi alla maratona di Boston

La mia è stata una strada fatta di forza di volontà, gesti inconsulti, allenamenti a orari improbabili e gare delle quali non vi dirò mai i risultati, ma oggi posso dirmi felicemente atletica e non tanto male.

Da qualche anno la mia “missione” è quella di condividere la mia esperienza con potenziali runner che non sanno ancora di esserlo e aiutarli a superare tutti quegli impedimenti, reali o artifici della mente, che costringono gambe e cuore a rimanere sul divano.

Il mio bersaglio prediletto sono le donne e alle donne parlerò, ma so bene che la vita funziona come in discoteca: dove vanno le donne, prima o poi arrivano anche gli ometti.
Ho un obiettivo ambizioso, ma da ex manager vi posso dire che è realizzabile: far correre tutti. Tutti, ma proprio tutti. E se non vogliono correre, che almeno camminino.

Insomma, io sarò la mano amica che vi porterà oltre lo scoglio iniziale. Se poi invece sapete già volare, sono certa che vi strapperò comunque una risata. Due dettagli: non ho più crisi d’asma e Massi Milani mi aiuterà a preparare la Maratona di Boston. Cercherò di avvicinarmi alle tre ore.

Perché ridete? Non ora, tra un po’!

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