La modalità UltraTrac è una funzione introdotta nei GPS premium di Garmin per aumentare la durata dei dispositivi. Perché te ne sto parlando?
Garmin UltraTrac
Ti è mai capitato di andare verso la linea di partenza e accorgerti SOLO IN QUEL MOMENTO che la batteria del tuo Garmin Forerunner o Garmin fenix non è abbastanza carica da assicurarti la registrazione dei dati lungo tutto il percorso? A me sì!
Sono distratto per natura e quando mi trovo in questa situazione mi chiedo sempre quale sia la soluzione migliore per perdere meno dati possibili. Il tempo stringe, la gara sta per iniziare e devi prendere una decisione alla svelta.
Prima di tutto, disabilito il collegamento Bluetooth con il telefono (ovviamente non lo porto con me in gara!) e rinuncio alla fascia cardio, affidandomi alla rilevazione al polso, ma rimango a riflettere se sfruttare il risparmio energetico garantito con una rilevazione meno accurata a livello GPS o no.
Continuo a fissare lo schermo quasi aspettando un commento dall’indicatore della batteria e mi riprometto, una volta tornato a casa, di valutare pro e contro in modo da prendere una decisione ponderata alla prossima occasione in cui mi ritroverò in questa situazione… ricapiterà sicuramente!
Ha senso attivare la rilevazione GPS in modalità UltraTrac?
Per chi non lo sapesse, la modalità UltraTrac disattiva periodicamente il GPS per risparmiare batteria e consentire una misurazione più lunga, a discapito del disegno delle rotta che sarà molto più segmentato che con rilevazione “Smart” (ogni 3 secondi), oppure “Ogni secondo”. In questo caso, è consigliato fare qualche minuto di corsa con GPS acceso.
Come ci si può immaginare, la durata della batteria del tuo Garmin dipende da tanti fattori (livello della luminosità, stato della batteria, personalizzazioni software, numero di volte in cui controlli l’orologio attivando la luminosità, durata della luminosità quando la attivi…), quindi una risposta assoluta NON esiste: alcuni runner sono in grado di rinunciare a tutti i dati purché ci sia la prova su Strava da condividere con gli amici sui social network, mentre altri, che ci tengono ad analizzare la prestazione in ogni dettaglio, soffrono all’idea di dover scegliere a cosa rinunciare.
Le domande a cui cercherò di rispondere saranno:
- Quanto effettivamente risparmio, in termini di batteria?
- Quanto differente risulta l’attività registrata in questa modalità rispetto al solito GPS (modalità “Ogni secondo”)?
- Quali sono i parametri da considerare per scegliere la soluzione migliore di volta in volta?
Inizialmente avevo pensato di poter eseguire le prove indossando due orologi diversi per garantire lo stesso percorso con le stesse condizioni meteo, sul polso destro il Garmin Forerunner 935 e su quello sinistro il Garmin Forerunner 645, impostando sul primo la modalità Normale (solo GPS), mentre sul secondo la modalità UltraTrac. Dalla redazione hanno sollevato il dubbio chiedendo se due modelli rilevano gli stessi dati (avendo già fatto in passato tanti test simili)… abbiamo quindi deciso di eseguire un test con un giro di 10 km impostando entrambi gli orologi con la modalità Normale (solo GPS). Il risultato era troppo diverso, come puoi vedere dalle seguenti immagini e i dati su Garmin Connect, i due modelli hanno troppe differenze già con la stessa modalità GPS, figuriamoci se avessi impostato l’UltraTrac su uno dei due!
A sinistra il tracciato del Garmin Forerunner 935, a destra quello del Garmin Forerunner 645, cliccando sulle relative immagini, si aprirà il link su Garmin Connect
Conoscendo perfettamente il percorso, posso testimoniare che le differenze nei tratti boschivi sono state il punto debole del 645, che ha interpretato in maniera diversa ciò che riusciva a captare.
Abbiamo capito che la prova andava eseguita con lo stesso orologio, lo stesso giorno, sullo stesso percorso, con modalità differenti e cercando condizioni meteo con il cielo coperto, per mettere ancora più in difficoltà il dispositivo. Vista la maggior “precisione” dimostrata, il Garmin Forerunner 935 è stato eletto “tester ufficiale” per le prove.
Il percorso di 5 km che ho scelto presenta un primo tratto abbastanza lineare e non coperto da alberi, mentre la seconda parte passa sotto ad alberi e varia spesso con curve strette per concludersi in mezzo a un centro abitato.
Riporto le immagini dei percorsi per farti vedere le differenze a occhio nudo e i dati rilevati nelle due sessioni. Per i più scrupolosi, di seguito ci sono i link degli allenamenti su Garmin Connect. Non abbiamo preso in esame i dati su Strava, proprio per evitare un’ulteriore rielaborazione.
Distanza 4,78 km
Tempo 20’46”
Passo medio 4’21” al km
Quota 34 m
Link Garmin Forerunner 935 GPS “normale”
Distanza 5,01 km
Tempo 21’01”
Passo medio 4’12” al km
Quota 36 m
Link Garmin Forerunner 935 UltraTrac
Dopo esserti dilettato a guardare gli schemi, avrai tratto delle conclusioni sulle differenze dei dati rilevati, ma l’aspetto più importante? La batteria, che dice?
Il risparmio energetico che abbiamo rilevato è notevole, la modalità UltraTrac consuma poco più di un terzo rispetto alla modalità GPS normale.
La precisione dei dati
La prova mette in evidenza che gli errori riguardano i tratti con più cambi di direzione e le aree boschive. In una gara dritta e piatta non riscontreremo differenze, mentre se il percorso che andremo ad affrontare presenta curve e variazioni di pendenze continue, le differenze saranno notevoli e proporzionali alla distanza. Ricordati che nelle gare la distanza dovrebbe essere misurata (e certificata) con odometro meccanico (rotella metrica) e il tempo non regala nulla in nessuna modalità, quindi l’ultima parola sarà sempre quella del Real Time!
Nel mio piccolo, posso rinunciare a collegamenti di qualsiasi tipo (musica, telefono, fascia cardio o pod…) prima di optare per la modalità UltraTrac, ma ho capito che se mi trovo a corto di batteria, questa modalità mi permette di chiudere una mezza maratona con il 10% di batteria residua col mio amato Garmin Forerunner 935.
Ovviamente, basterebbe ricordarsi di caricare l’orologio prima della gara, ma se sei un ultrarunner che deve affrontare gare mooolto lunghe (oltre le 20 ore), questa è l’opzione migliore da utilizzare.
N.B.: ti consiglio di fare delle prove con il tuo orologio perché la batteria potrebbe non avere le stesse capacità di quella che ho utilizzato io!
Dulcis in fundo, ecco il vademecum ufficiale di Garmin per aumentare la durata della batteria del vostro smartwatch, scommetto che ad alcune opzioni non avevate pensato? Nello specifico, si parla del nuovo Garmin Forerunner 945 (prima possibile completeremo la recensione, lo stiamo testando approfonditamente!):
- ridurre il timeout della retroilluminazione;
- ridurre l’intensità della retroilluminazione;
- disattivare la tecnologia wireless Bluetooth, quando non sono necessarie le funzioni di connettività;
- quando si sospende l’attività per un periodo di tempo prolungato, utilizzare l’opzione “Riprendi dopo”;
- disattivare il rilevamento delle attività quotidiane;
- utilizzare un quadrante dell’orologio che non si aggiorni ogni secondo (per esempio, un quadrante orologio SENZA lancetta dei secondi!);
- limitare le notifiche dello smartphone visualizzate dal dispositivo;
- interrompere la trasmissione dei dati sulla frequenza cardiaca ai dispositivi Garmin associati;
- disattivare il monitoraggio della frequenza cardiaca basata sul polso (N.B.: il monitoraggio della frequenza cardiaca dal polso viene utilizzato per calcolare i minuti di attività intensa e le calorie bruciate);
- disattivare la funzione pulsossimetro;
- utilizzare la modalità GPS UltraTrac per l’attività;
- selezionare l’intervallo di registrazione “Smart” (e non “Ogni secondo”).