… e sono piccole (grandi) soddisfazioni!



Post che ha poco a che fare con la corsa (in realtà ha a che fare col benessere fisico e mentale, di conseguenza c’entra anche con la corsa…), ma che riguarda uno dei miei interessi, ovvero l’alimentazione (qui tutti i post dove ne parlo, qui il post relativo alla mia Bibliografia Podistica, sezione ALIMENTAZIONE).

Soddisfazione per cosa? Per aver aiutato una persona (la privacy è d’obbligo, non dirò nemmeno se è maschio o femmina) a perdere peso (massa grassa), senza suggerire diete miracolose o consigliare rigidissimi regimi alimentari, ma semplicemente spiegandole e facendole capire come e cosa mangiare, insomma passandole alcuni concetti fondamentali per farsi una buona cultura alimentare!

Qualche numero? Parliamo di una perdita di circa 4 kg in poco più di un mese (il dimagrimento deve per forza di cose essere lento!), ma soprattutto di una riduzione di grasso in percentuale (misurata con due bilance impedenziometriche di marche diverse) di circa il 7 % (equivalente a oltre 3 kg).

Tra l’altro, con delle difficoltà prima di partire oggettivamente quasi insormontabili, ovvero:

1) nessuna attività aerobica (ma sono fiducioso per il prossimo futuro…) e pochissima attività sportiva di altro genere;
2) poca propensione a consumare verdura e pesce;
3) precedente dieta basata principalmente sui carboidrati complessi (pasta, pane, biscotti, cracker, riso, qualche dolcetto…), con pochissima verdura, poca frutta, poche proteine (e poco varie: quasi solo latte e derivati, oltre a qualche salume), un po’ d’alcool (un bicchiere di birra o vino a cena, niente superalcolici);
4) precedente suddivisione dei pasti errata, con colazione misera o saltata (quindi fame spaventosa a metà mattina, placata con un pacchetto di cracker o un dolcetto preso in pasticceria), pranzo sregolato (un gelato, un po’ di frutta, dei grissini ecc.), cena abbondante.

In definitiva, mangiava “poco” come quantità, ma abbastanza male!

Ecco le cose che più mi danno soddisfazione:

1) la persona dice di mangiare molto di più adesso rispetto a prima, con meno fame nei vari momenti della giornata;
2) il dimagrimento è stato molto regolare (solitamente nelle classiche diete “affamanti” si perde tantissimo peso nella prima settimana per poi rallentare, fermarsi e… non appena si molla un attimo, ecco che il peso tende a tornare quello di prima!);
3) in questo mese, è andata più volte a pranzi e cene da parenti e amici, evitando le classiche scene patetiche delle persone a dieta “stretta” (dove gli altri invitati si abbuffano e queste si mangiano due cose portate da casa o nemmeno quelle…), mangiando normalmente come tutti, senza rinunciare ai brindisi, ai bis, ai vari dolci alla fine ecc.
4) alimentazione varia e soprattutto gustosa, niente anonimi piatti sconditi: pasta alla carbonara, col pesto, col ragù, con i formaggi, risotti, panini con hamburger (sì, anche la salsa rosa), frittate, pizza ecc.
5) alla fine, la cosa più importante: dice di sentirsi meglio, in tutti i sensi (meno gonfiore, meno sonno e stanchezza, più voglia di fare ecc.)!

Ed ecco in sintesi come ho fatto, anche se in realtà è giusto dire “come HA fatto”… senza la volontà di cambiare non si va da nessuna parte, in questo Trabucchi docet (per approfondimenti, sezione PSICOLOGIA della mia Bibliografia Podistica), eventuali influenze esterne (i cosiddetti “motivatori”) non valgono niente rispetto alla forza di volontà che arriva dall’interno (motivazione personale):

1) netto aumento del consumo di frutta e verdura (questa limitata purtroppo dai gusti personali);
2) corretta distribuzione dei pasti, con colazione molto più abbondante di prima, pranzo e cena normali (compatibilmente con gli orari lavorativi), oltre a due spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio;
3) corretta composizione di ogni pasto, con all’interno sempre carboidrati, proteine, grassi e fibre;
4) nessun pasto composto da soli carboidrati (il classico piattone di pasta con poco sugo, con vicino del pane e magari un bicchiere di birra o vino);
5) aumento del consumo di proteine, variando le fonti nel corso della settimana (legumi, carni bianche, uova, carni rosse, frutta secca, latte/yoghurt/formaggi, seitan, salumi… poco pesce per una questione di gusti personali);
6) eliminazione di tutti i cibi confezionati con un elenco infinito d’ingredienti;
7) quando possibile e senza fanatismi, consumo di carboidrati integrali (pasta, pane, riso), al posto di quelli raffinati;
8) fortissima limitazione (quasi esclusione) dei cibi con zucchero aggiunto in quantità (biscotti, cereali per la colazione, dolci ecc.), consumati solo quando ospite a pranzo o a cena;
9) birra o vino solo un paio di volte a settimana, possibilmente di qualità e “gustandoseli” con calma (l’acqua si beve, il vino si gusta!);
10) introduzione di alimenti mai consumati prima perché ritenuti erroneamente “disgustosi” o “troppo grassi”: fiocchi di avena o soia, semi vari (girasole, lino, sesamo, zucca), frutta oleosa (arachidi, mandorle, noci, nocciole, pinoli), yoghurt bianco intero (prima prendeva i classici yoghurt a zero grassi ma con dentro zucchero a volontà!), seitan, crema di nocciole (ovvero SOLO nocciole e poco altro, nettamente più buona e meno elaborata della famosissima crema che inizia per “N”, fatta con ingredienti di m***a!).

In passato, la persona era anche andata da un paio di dietologi e ovviamente aveva perso peso, ma con le classiche diete da anoressia… facile così! Fino a quando resisti, nessun problema, si tratta di convivere con la fame continua per qualche settimana ma… poi? Avrai perso tanto peso velocemente, ma una volta tornato alle normali abitudini alimentari, torneranno anche i chili.

La soluzione definitiva è cambiare modo di alimentarsi, ed è veramente una cosa semplice. Come tutte le cose, serve cultura, un po’ di forza di volontà (solo all’inizio), ma soprattutto serve volersi un po’ più bene.

Non credete a chi si definisce “felice” dei suoi dieci (ma spesso anche venti o più) chili di sovrappeso: sono BALLE!!!
E ignorate chi è nettamente in sovrappeso e vi dice “… sei troppo magro!”: equivale a un cocainomane che vi propone una sniffata!




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