Classifica libri sulla corsa secondo semestre 2016

Libri 2016

Natale arriva tra poco più di una settimana, ecco qualche suggerimento per regalare (o regalarsi) qualche lettura interessante, assolutamente attuale: è proprio di ieri il “timido” annuncio di Nike (qui) sul tentativo di abbattere il muro delle due ore in maratona. Tra gli altri libri consigliati qua sotto da “Massi” Milani (anche se non li ho ancora letti tutti), il mio preferito è sicuramente quello del chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini: un testo obbligatorio per chiunque si diletti in cucina… ovviamente off limits per i vegetariani!

Qui gli altri articoli sul blog che parlano di libri.

Sta diventando una tradizione del blog recensire i migliori dieci libri sulla corsa usciti nell’ultimo semestre. Per noi di TheRunningPitt.com con la fine della preparazione autunnale, è cruciale aggiornarsi e capire se qualcosa stia cambiando nel modo di allenarsi. E poi, con il Natale alle porte, abbiamo più tempo per leggere, rilassare la mente e non soltanto allenarci. Come al solito, ci siamo documentati e abbiamo analizzato e verificato i diversi libri usciti negli ultimi mesi nelle librerie italiane. La “classifica” è suddivisa per argomenti principali, con libri sulla corsa, d’alimentazione e infine libri sulla motivazione. Abbiamo aggiunto anche la sezione dei racconti e narrativa di corsa, che nella scorsa edizione si è rivelata la più cliccata. Rispetto a sei mesi fa ci siamo limitati soltanto ai libri in italiano, aggiungendo un libro in inglese, fuori classifica ma altamente consigliato per gli amanti delle ultra-maratone. Confrontare libri dagli argomenti non esattamente omogenei è un compito arduo, abbiamo usato una metodologia semplice ma consistente, che tiene in considerazione il livello di novità della materia trattata, la profondità dell’analisi, la qualità dei contenuti e infine il rapporto qualità/prezzo. A ogni modo, buone letture: noi preferiamo leggere che correre. O forse no!

LIBRI SULLA CORSA E PER L’ALLENAMENTO

Tra i migliori libri running, ne troviamo due davvero speciali, il primo tratta dell’ultra maratona, il secondo della maratona perfetta.

Ultra RunningPosizione numero 2: Ultra running. La sfida degli itinerari trail più belli del mondo, di Ian Corless. Se dovessimo soltanto giudicare il libro dalle dimensioni, dalla rilegatura e soprattutto dal contenuto, non potremmo fare a meno che dare un dieci all’autore, che ha sviluppato un libro di fotografie eccezionali. Come dice la prefazione del libro, Ian Corless, esperto di trail e collaboratore del sito irunfar, “ha percorso il pianeta in lungo e in largo per documentare la sbalorditiva bellezza e gli impressionanti tracciati delle più importanti gare di ultra”. Il libro in 239 pagine contiene 85 tracciati di trail con cartine e altimetrie, tra cui sette percorsi italiani, con un ricco corredo di mappe e altimetrie e dati tecnici, oltre a consigli di ogni gara. Inoltre, l’autore ha avuto la possibilità d’intervistare alcuni dei principali personaggi della disciplina, tra gli altri Emilie Forsberg, Anton Krupicka e Kilian Jornet, che raccontano con passione le loro corse nei trail. Libro davvero consigliato, se siete amanti della natura, e se pensate di correre “off track”.

Due OrePosizione numero 1: Due ore. Alla ricerca della maratona perfetta, di Ed Caesar. Non è una sorpresa che sia il libro preferito dal nostro sito nella categoria principale. Due ore è l’opera prima di Ed Caesar, “giovane” giornalista di successo con racconti pubblicati dai principali quotidiani di lingua anglosassone, (inclusi il New York Times e il Sunday Times). Nel passato Caesar ha trattato diversi temi, parlando per esempio della ricerca di opere d’arte trafugate ma anche dei conflitti in Africa Centrale. Nel suo primo libro, scritto nel 2015 ma pubblicato in italiano quest’anno, l’autore si chiede quanto ci vorrà prima che qualcuno finalmente riesca ad abbattere la fatidica barriera delle due ore. Ma è davvero alla portata di un essere umano? L’autore discute lo studio del 1986 di Mike Joyner, che ancora prima di laurearsi in medicina cercò di quantificare i fattori limitanti della maratona. Se gli esseri umani massimizzassero la loro soglia aerobica, l’economia di corsa e il VO2max, quale sarebbe il miglior tempo possibile? Secondo Joyner, si potrebbe paradossalmente raggiungere 1 ora, 57 minuti e 58 secondi. Il giornalista inglese poi spiega come e perché i corridori keniani potrebbero davvero farcela, descrivendo i motivi “scientifici” della superiorità degli atleti dell’Africa orientale. Caesar prende come esempio Geoffrey Mutai, due volte vincitore della maratona di New York e primatista alla maratona di Boston. Caesar ne racconta la vita, molto simile a quella di tanti altri campioni africani: la corsa inizialmente a piedi scalzi, allenamenti molto intensi in un ritiro sugli altopiani privo di acqua corrente. Il successo di questi atleti è proprio la capacità di continuare ad allenarsi in condizioni estreme? Libro da non perdere nella propria libreria, soprattutto se siete “sognatori”.

LIBRI DI ALIMENTAZIONE SPORTIVA

Il miglior tempoPosizione numero 3: Il miglior tempo: Esercizio, alimentazione e stile di vita per essere sani e attivi a tutte le età, di Marco Olmo. Arrivato al suo secondo libro, Olmo, famosissimo ultra-maratoneta di 68 anni, che raggiunse fama e successo dopo aver vinto l’Ultra Trail del Monte Bianco nel 2006 e nel 2007 (quando aveva già compiuto 58 anni), racconta come conciliare l’esercizio fisico e un sano regime alimentare. Una vita trascorsa a lavorare come contadino, boscaiolo, camionista e per un quarto di secolo ruspista in una cava, Olmo può offrire consigli pratici, non certo analisi teoriche di dettaglio. Ma molti argomenti discussi sono condivisibili e la sensazione sfogliando i capitoli è che si cerchi d’invogliare alla corsa e al movimento anche i meno giovani. Come dice nell’introduzione, il grande campione si sente un adulto senior, colui che non riesce proprio a invecchiare, nonostante la barba bianca e l’aspetto da settuagenario. Libro che si legge in poche ore, la prosa molto scorrevole ne facilita la lettura. Non troverete grosse innovazione alimentari, ma senza dubbio uno dei migliori libri in italiano di quest’anno.

VeganPosizione numero 2: Vegan: Oltre 500 ricette vegan, di Marie Laforet. Scott Jurek, uno dei più famosi ultramaratoneti al mondo, pubblicò qualche anno fa la sua autobiografia “Eat & Run”, in cui spiegò la ragione per cui decise di adottare una dieta vegana: non per etica o per migliorare la propria condizione di salute, ma per correre più veloce! Citò come esempio la sua performance alle 50 miglia del Voyager dove, solo al terzo tentativo riuscì a vincere, proprio dopo aver adottato una dieta vegana. Secondo l’associazione americana di dietetica, le diete vegetariane (incluse quelle vegane) “sono ben progettate per una buona salute, nutrizionalmente adeguate e possono essere utili per la prevenzione e il trattamento di alcune malattie […] e sono adatte agli atleti.” Questo libro non parla di competizioni né di come passare a un’alimentazione vegana, ma ne descrive i benefici, spiega come sostituire con successo uova e latticini e soprattutto presenta oltre 500 ricette valide per ogni occasione. Dalla più famosa blogger francese d’alimentazione (non è la cantante…), un libro molto utile per chi ha adottato questa tipologia d’alimentazione e al podista a cui piace cucinare.

La scienza della carnePosizione numero 1: La scienza della carne. La chimica della bistecca e dell’arrosto, di Dario Bressanini. Siamo dei fan accaniti dell’autore, che scientificamente riesce sempre a coinvolgere i suoi lettori con una scrittura semplice, chiara ma precisa. Di questo libro sulla carne, se siete amanti del genere, non potrete davvero farne a meno: capire il sapore, la consistenza della carne applicando basi teoriche a varie tipologie di cottura, potrebbe diventare il vostro hobby preferito dopo la corsa! Libro super consigliato, a meno di essere vegani, soprattutto se amate conoscere il dettaglio delle cose, e non avete avuto la fortuna di avere una nonna cuoca. Leggere un libro del genere mostra proprio come non si finisca mai d’imparare!

RACCONTI E NARRATIVA DI CORSA

NangaPosizione numero 3: Nanga. Fra rispetto e pazienza, come ho corteggiato la montagna che chiamavano assassina, di Simone Moro. Simone, straordinario alpinista di fama mondiale, ricorda in un libro autobiografico la storia della scalata al Nanga Parnat, la nona vetta più alta al mondo ma soprattutto la montagna più difficile da scalare, famosa per aver visto la morte di un’infinità di professionisti della montagna. Simone fin da ragazzo fu impressionato dalla “killer mountain”, il Nanga non vide ritornare scalatori fin dal lontano 1895, quando il famoso alpinista inglese Mummery ne tentò per la prima volta la scalata. Nell’estate del 2003 Simone ci provò, ma senza raggiungere la vetta. Ci erano già riusciti parecchi altri alpinisti tra cui nel 1970 i due fratelli Messner, ma soltanto nel 2016 qualcuno riuscì a compiere la scalata in inverno, proprio il grande alpinista bergamasco, accompagnato da altri tre compagni di cordata. Il libro racconta questi tredici anni di passione e di come Simone sia riuscito a coronare il sogno. Libro piacevole per chi ama le imprese in montagna, anche se non parla di corsa, l’avventura è affascinante. Da non perdere.

SkyrunnerPosizione numero 2: Skyrunner, di Bruno Brunod. Quando nessuno sapeva che cosa fosse lo skyrunning, tranne gli appassionati della materia, Bruno Brunod era già un mito. A 54 anni, Bruno decide finalmente di raccontare la sua storia, fatta d’imprese uniche: il primo campione mondiale dello skyrunning, gare in alta quota su dislivelli positivi, colui che per diciotto anni, ha detenuto il record di salita e discesa del Cervino (3 ore e 14 minuti), prima di essere superato dalla leggenda Kilian Burgada. Campione di skyrunning nel 1996 e nel 1998, Bruno ha stabilito anche il record di salita e discesa dal Monte Rosa (4 ore e 45 minuti) e del Kiliminjaro lungo la via Marango Rout (5 ore e 38 minuti). In realtà si parla parecchio di Brunod già nel libro di Trabucchi sulla resilienza, dove lo skyrunner evoca la tesi che l’allenamento è tutto, che le doti “morali”, la forza di volontà facciano la differenza tra il successo e l’insuccesso. In quest’autobiografia si racconta il personaggio semplice di Bruno, colui che ha portato lo skyrunner in un’altra dimensione. Un libro da leggere tutto d’un fiato.

Volevo solo pedalarePosizione numero 1: Volevo solo pedalare… ma sono inciampato in una seconda vita, di Alex Zanardi. Non ha bisogno di presentazioni Alex Zanardi da Castel Maggiore: molti di noi conoscono tutta la sua storia, l’incredibile incidente del 2003 in Germania, la perdita delle gambe e il rischio molto concreto di non riuscire a sopravvivere. Il libro racconta la sua seconda vita, pazzesco soltanto immaginare quello che è successo dopo, un racconto lungo tredici anni (proprio come Moro!) partito dall’autogrill e culminato con la doppia partecipazione e le medaglie alle Olimpiadi e la vittoria all’Ironman delle Hawaii. Libro consigliato a tutti, ogni episodio descritto nei vari capitoli conferma l’impressione iniziale su Alex, la sua umanità e simpatia è contagiosa, con una capacità straordinaria di risollevarsi, anche senza gambe.

LIBRI SULLA MOTIVAZIONE

TriggersPosizione numero 1: Triggers. Innescare il cambiamento interiore, di Marshall Goldsmith. Uno dei più grandi consulenti e coach manageriali del mondo, Goldsmith, a un certo punto della sua vita, decise di chiamare tutte le sere un amico ponendogli sempre le stesse ventidue domande. Queste domande iniziavano tutte con la frase: “Ho fatto del mio meglio oggi a…?”. Rispondere alle domande serviva a stabilire se gli obiettivi inizialmente definiti fossero effettivamente stati raggiunti durante la giornata o nella settimana. Basandosi sulla sua esperienza di formatore di grandi manager, Goldsmith offre un modello di comportamento e degli strumenti semplici per affrontare il cambiamento nel modo giusto. Lasciamo al lettore scoprire cosa siano i triggers! Libro consigliato per chi vuole cambiare il suo modo di agire in un determinato ambito sportivo.

LIBRI IN INGLESE (fuori classifica)

Road to SpartaPosizione numero 1: The road to Sparta, di Dean Karnazes. Correre la Spartathlon non è senza dubbio alla portata di tutti. Atene dista da Sparta circa 246 km, su quella strada si è fatta la storia: nel 490 A.C., Fidippide corse per 36 ore di fila per chiedere aiuto nella difesa di Atene da una invasione persiana nella battaglia di Maratona, inspirando la nascita della “disciplina” come la conosciamo. Per fortuna qualcuno ha pensato ad accorciare la distanza! Dean Karnazes, famosissimo ultramaratoneta americano, di origine greca, con il racconto onora Fidippide e la sua eredità greca, descrivendo dopo 2.500 anni questa pazza corsa che da pochi anni si svolge in Grecia a fine settembre. Interessanti anche le discussioni di alimentazione: l’ultramaratoneta decise di percorrere la gara alimentandosi soltanto con quanto era disponibile all’epoca, come fichi, olive e salumi. Libro davvero interessante, inglese relativamente semplice, mi è piaciuta soprattutto la parte della motivazione dell’atleta estremo per riuscire ad affrontare sfide impossibili.

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