Quali sono i dieci articoli più letti su TheRunningPitt.com?

Blog 2016

Blog 2016Normalmente sono una persona abbastanza molto curiosa, quindi risulta veramente strano che non mi sia mai posto la domanda rivoltami qualche giorno fa dal mio socio “Massi” Milani:

“Quali sono i dieci articoli più letti da quando hai aperto il blog?”

Parliamo di oltre cinque anni e 381 post, quindi il risultato non era assolutamente scontato… ma ammetto di essere rimasto inizialmente abbastanza sorpreso da questa classifica, anche se tutto sommato ragionando su come funziona Internet e soprattutto l’irrinunciabile Google, direi che i conti tornano!

Lascio quindi la tastiera a “Massi” e… anche alla luce di questa classifica, mi concentro per i prossimi articoli!

In lingua cinese il carattere per indicare lo stato di crisi è lo stesso che si usa per denotare quello di opportunità. Leggendo le ultime statistiche delle visite del blog, mi è ritornata in mente questa citazione, sentita oramai diverse volte a qualche meeting internazionale in cui prestavo poca attenzione all’argomento discusso. Sono oramai due anni che collaboro con Gianmarco nel suo progetto editoriale di produrre sul suo blog articoli d’alta qualità per i podisti più evoluti, ma anche per i principianti alla ricerca del miglioramento o soltanto d’imparare cose nuove senza dover per forza leggersi tutta la bibliografia disponibile. Non possiamo veramente parlare di crisi analizzando il grafico delle visualizzazioni percentuali delle visite ma di opportunità: therunningpitt.com esiste da cinque anni oramai e molti podisti lo utilizzano come portale di riferimento per novità legate alla corsa, o soltanto come momento di lettura settimanale.

Evoluzione 2011-2016Rispetto al giorno d’apertura, il 28 Giugno 2011, le visite continuano ad aumentare, il numero d’articoli a proliferare e le domande poste nei commenti a crescere. Il fatto che nel primo semestre 2016 le visite siano nuovamente cresciute del 36% rispetto allo stesso periodo del 2015, e del 261% rispetto a cinque anni fa è al tempo stesso un motivo d’orgoglio per noi che facciamo della passione per la corsa un vanto, ma anche uno spunto di riflessione su come continuare a offrire qualità ai lettori.

Influenzato dal mio interesse statistico e alla luce dell’importante anniversario, la settimana scorsa ho posto un’ingenua domanda al mio socio Gianmarco. Visto che non possiamo realizzare “focus group” per capire cosa vorrebbero leggere i lettori, abbiamo preso dati storici che aiutano a stabilire tendenze e a determinare i principali argomenti d’interesse. Quali sono stati quindi i dieci articoli più letti da quando è stato aperto il blog nel 2011? Di cosa parlano? Da quando sono stati scritti, cos’è cambiato? Nei prossimi paragrafi ripercorriamo cinque anni di storia del blog, raccontandoli in dieci articoli. Buona lettura!

Posizione numero 10: alimentazione e maratona. Alzi la mano chi non si è mai chiesto almeno una volta nella vita quale fosse il modo migliore di alimentarsi prima di un’importante evento di resistenza come la maratona? Quali “accorgimenti” particolari adottare? Come comportarsi nella settimana antecedente l’evento? Ne abbiamo lette di tutti i colori sia online che sulla carta stampata e in libreria, a volte con consigli balzani, altre con idee troppo tradizionali. L’articolo di Gianmarco risulta una fonte molto autorevole sull’argomento e personalmente l’ho riletto dieci volte per assicurarmi di averlo capito. Un approfondimento interessante, a cui sono seguite diverse puntate: a mio modesto parere, consiglio di leggere l’aggiornamento 2016: davvero da non perdere.

Posizione numero 9: Nike vs. Garmin. Fino al 2013, uno degli interessi maggiori da parte dei podisti era il confronto tra diversi sistemi di misurazione GPS, e l’articolo che analizzava gli strumenti Nike e Garmin era stato molto apprezzato. Io da uomo marketing ho amato la dimostrazione che a volte la percezione della qualità del “marchio” inganna. Nike, pur non essendo produttore, aveva progettato uno strumento più preciso di quello del gigante Garmin. Peccato solamente per il numero limitato di funzionalità che erano offerte: il confronto di Gianmarco era davvero intuitivo e piacevole da leggere. Con il tempo la situazione è cambiata, e oggi l’azienda del Kansas ha ampiamente colmato il ritardo tecnologico del 2013. Siamo però in attesa di vedere l’evoluzione del mercato quando il 7 settembre 2016 Apple (probabilmente) annuncerà l’Apple Watch 2 con GPS. In effetti, gli ultimi dati di IDC sul secondo trimestre 2016 indicano una caduta “fisiologica” del 55% nelle vendite della prima versione dell’orologio della casa di Cupertino e sappiamo tutti che la prossima innovazione è dietro l’angolo. Non è escluso che prossimamente faremo una prova approfondita del Watch 2. Per chi ama le statistiche, suggeriamo l’articolo sull’arte di valutare i GPS alla 10 km del parco di Monza.

Posizione numero 8: alimentazione e gara. È indubbiamente un chiodo fisso di noi amatori: negli anni novanta ci avevano insegnato che con gli allenamenti si bruciavano tante calorie e contandole si poteva mangiare qualunque alimento. Per alcuni le principali idee d’alimentazione diffuse in occidente sono ancora quelle del fisiologo americano Keys, che ha pure inventato la razione K, nel “vicinissimo” 1942. Poi per fortuna sono arrivate nuove teorie, corroborate da studi scientifici più rigorosi. E ora qualunque podista amatore pensa che un buon allenamento non può battere una pessima alimentazione. Nell’articolo illustriamo alcune delle principali idee d’alimentazione, con l’obiettivo di essere pratici e di mostrare cosa fare in determinate situazioni in funzione della tipologia di gara. Siamo ovviamente coscienti che in questo ambito farsi consigliare sia importante, ma se non potete, leggetevi qualche libro d’alimentazione.

Posizione numero 7: tutta la categoria allenamenti. Non un singolo articolo, ma un’intera categoria. Nel tempo Gianmarco ci ha “insegnato” come allenarsi, focalizzandosi di più sull’aspetto pratico che su quello teorico presente peraltro nella vasta bibliografia. Più di 150 articoli sono stati prodotti, e in maniera affascinante sono stati raccontati moltissimi momenti di sofferenza e di pianificazione. L’attento lettore noterà però che il numero d’articoli è diminuito con il tempo e recentemente si è dato maggior spazio ad altri argomenti. Quindi la domanda sorge spontanea: riuscirà il nostro eroe a riprendere a scrivere in maniera scientifica dei suoi allenamenti? A giudicare dall’attenzione dei lettori, il metodo d’allenamento e il suo sviluppo pratico sembrerebbe un argomento d’approfondire.

Posizione numero 6: alimentazione Team Sky. Un episodio poco conosciuto a coloro che non hanno letto il libro di Tyler Hamilton vede protagonista il dottor Ferrari, personaggio controverso di fine anni novanta e inizio duemila, e sospeso dall’Unione Ciclistica Internazionale per aver (a quanto pare) consigliato ai suoi atleti l’utilizzo di doping. In ogni incontro con il ciclista americano, il dottore italiano era solito ripetere “Tyler, sei troppo grasso!” a sottolineare l’importanza del peso nelle competizioni ciclistiche. Nel libro purtroppo ci si focalizza in maniera tecnica sugli strumenti per migliorare illecitamente le prestazioni sportive e non si parla veramente di diete. Per fortuna ci ha pensato Gianmarco che ha sintetizzato in uno splendido articolo l’alimentazione del Team Sky, descrivendo in maniera minuziosa e precisa le principali astuzie della squadra anglosassone sull’alimentazione nel mondo del ciclismo. Interessante pensare che molte di queste idee possono adattarsi anche a quello dell’atletica di resistenza e che fossero già state scritte sul blog due anni prima! Da non perdere.

Posizione numero 5: tutta la categoria alimentazione. Leggendo la prima parte dell’articolo, sembra scontato immaginare che anche la quinta posizione sia occupata da argomenti legati all’alimentazione e in effetti nella Top Ten sono presenti quattro articoli d’alimentazione. In questa categoria troverete come scegliere gli integratori, cosa NON mangiare, i falsi miti dell’alimentazione sportiva, cosa mangiare dopo l’allenamento e molte altre curiosità su come alimentarsi. Io non mi sono mai cimentato a scrivere in merito, per non annoiare il lettore, tranne raccontando e mostrando alcuni miei “numeri” (molto letto quest’anno l’articolo della bilancia intelligente Garmin). Giusto per curiosità, il mio approccio è simile (anche se non del tutto) a quello descritto nell’articolo della dieta Low Carb.

Posizione numero 4: Nike Zoom Vomero 8. Dalla pubblicazione dell’articolo, siamo nel frattempo arrivati alla versione 11 della scarpa guida dell’azienda dell’Oregon e in effetti nel mio ultimo viaggio a Detroit di quindici giorni fa ho visto diversi modelli di derivazione di quelli standard, degli ibridi strani! Senza ombra di dubbio le Vomero rappresentano una delle scarpe (quasi) sempre presenti nelle catene di negozi sportivi di tutto il mondo. Ammirata dai “tallonatori”, la sua sensazione di morbidezza nella corsa è senza rivali: con le nuove tecnologie sarebbe interessante rilevare la perdita di potenza derivata dal suo utilizzo. Gianmarco nel suo articolo descrive come abbia imparato inizialmente ad amarla ma anche perché con il tempo se ne sia allontanato, cercando inoltre di descrivere in quali condizioni valga la pena usarla.

Posizione numero 3: fascia cardio, problemi e soluzioni. Che onore avere un mio articolo nella top ten! Posso reputarmi un vero esperto sull’argomento, dopo aver posseduto una quindicina di fasce nei sei anni in cui corro. Nonostante abbia un orologio con rilevatore ottico, continuo a usare quotidianamente una fascia, per misurare le mie dinamiche di corsa. Recentemente ho deciso di fare un po’ di pulizia a casa e nelle ultime due settimane ne ho buttate cinque. L’articolo sulla fascia cardio descrive quali sono i principali problemi d’utilizzo, in particolare durante le stagioni calde e fredde, suggerendo come piccolo accorgimento l’acquisto di un gel apposito, per migliorarne la misurazione. Purtroppo l’articolo non parla di alcuni argomenti essenziali: come determinare se la fascia è “da buttare”, come effettuarne la manutenzione, come scegliere la fascia da sostituire… a due anni dalla pubblicazione, è mia intenzione colmare questa lacuna: sono o non sono l’esperto sull’argomento?

Posizione numero 2: esami del sangue per la corsa. L’analisi degli esami del sangue e il suo rapporto con la prestazione è uno degli argomenti più affascinanti e non particolarmente trattato dalla comunità di podisti italiani. Non è quindi un caso che sia indubbiamente uno degli articoli più letti qui sul blog. Gianmarco in poche righe parla di globuli rossi, emoglobina, ematocrito e di tutti i principali valori degli esami del sangue da tenere sotto controllo e spiega come tendono a evolvere con l’allenamento. Mi è venuta quasi voglia di fare un’analisi statistica: sarò in grado?

Posizione numero 1: Tom Tom Multisport. Come direbbero gli esperti di marketing, il Tom Tom Multisport è uno strumento che ha creato un nuovo segmento di mercato quando è stato introdotto nel 2014 dall’azienda olandese. Io personalmente l’ho usato alla Milano Marathon del 2014, che mi ha visto abbattere per la prima volta il muro delle due ore e quaranta minuti. Ancora oggi lo tengo al mio polso sporadicamente, ma resta a mio parere un GPS dall’ottimo rapporto qualità prezzo, consigliato per chi si avvicina alla corsa e non voglia portarsi con sé un cellulare durante l’allenamento. Nell’articolo Gianmarco ne racconta pregi e difetti, partendo dalla precisione della rilevazione. Leggendo la conclusione dell’articolo, fa sorridere leggere come siano diminuiti in due anni i prezzi dei GPS (o in alternativa, come sia aumentata la dispersione di prezzi dei GPS).

Prossimamente parleremo anche dei nostri cinque articoli preferiti di questi cinque anni: io che ne ho scritti soltanto 33 (qui la lista completa) non so bene quale scegliere, non oso immaginare per Gianmarco che ne ha pubblicati quasi 350. Ma ricordando il detto cinese, penso che a ogni crisi corrisponda davvero un’opportunità, e il mio pensiero è rivolto a come raccontare le principali novità nella seconda parte dell’anno, senza rendere (troppo) noiosi i racconti.

Stay tuned!

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