Correre (non) è la mia vita… di “Massi” Milani

Corri con la C.R.I.

La mia Arianna è ancora troppo piccola (sei anni e mezzo), però chissà, forse tra qualche anno…

Anche se parlava dal palco di Pechino per la presentazione del suo nuovo prodotto, l’M4, un telefono molto simile all’iPhone, Lei Jun, CEO di una delle aziende cinesi più innovative, Xiaomi, non si è presentato in giacca e cravatta come un tipico amministratore cinese, ma con jeans e maglietta nera, per imitare un famoso innovatore americano. Alla fine della presentazione, in inglese, non è nemmeno mancata la frase “One more thing”, a sottolineare che ogni riferimento a persone e cose fosse puramente casuale.

Corri con la C.R.I.Correre è la mia vita. No, correre NON è la mia vita, ma dopo aver letto del “debutto” del Nostro Re Giorgio all’età di 10 anni in una gara non competitiva di 13 km (potete leggere i dettagli nel suo libro Correre è la mia vita, invece qui troverete i consigli di lettura per l’estate), ho sentito il forte desiderio d’imitazione, proprio come mr. Jun ha fatto con Steve Jobs. Non essendo l’imitazione uno dei sette peccati capitali, non mi sono sentito in colpa nel cercare di convincere mio figlio a partecipare con me a una gara non competitiva “Corri con la C.R.I.”, di 5,8 km, organizzata dall’Atletica Casorate, e corsa accanto all’aeroporto di Malpensa.
Ma è proprio vero che i nostri figli assomigliano ai genitori nella corsa? Che in quarta elementare si riescono già a correre parecchi chilometri? Che il corpo umano è fatto per correre? Ma i bambini corrono davvero sull’avampiede? Ho sottoposto queste curiosità a un esperimento empirico, utilizzando come cavia il mio piccolo Matteo di dieci anni. Padre ingrato!

Premessa. Non ho nessuna intenzione di far gareggiare mio figlio di 10 anni, né di allenarlo a migliorare le sue capacità atletiche, il mio interesse era semplicemente quello di passare veri momenti di qualità assieme al piccolo, permettendogli di esplorare un mondo nuovo, che potrà apprezzare negli anni come tutti noi abbiamo apprezzato un Chateau Latour, oppure un Maroilles, cibi che a dieci anni difficilmente si notano.

Fisiologia dei giovani podisti. Non conosco approfonditamente l’argomento, ma a Natale 2015 mi sono letto (parte di) The youth and teen running encyclopedia che spiega in sintesi che i nostri piccoli potrebbero teoricamente avere valori di VO2max uguali, se non superiori, a quelli di noi adulti. Non è un caso che il record della maratona a otto anni sia pari a 3h34′ e 3h13′ per i bambini e bambine rispettivamente, e di 2h47′ e 2h49′ per maschi e femmine di undici anni. Tempi che molti adulti si sognano di raggiungere anche con dieci ore settimanali di training. Inoltre, con l’allenamento, i nostri piccoli sarebbero in grado di aumentare del 10% il loro VO2max, non molto distante dai miglioramenti degli adulti (ndr. 15%).

Consiglio di un saggio. Ma non è veramente consigliato sottoporre i vostri piccoli ad allenamenti intensi, inoltre la maggior parte dei podisti professionisti ha cominciato ad allenarsi soltanto in tarda età adolescenziale, infine il sistema aerobico non è ancora completamente sviluppato a quell’età, anche perché elevati volumi di allenamento intenso possono creare grossi rischi d’infortunio oltre a una potenziale crisi di rigetto nei confronti della corsa. Ma come ci ha insegnato Calcaterra, una piccola gara non si nega a nessuno…

Pre-gara. Accompagnati da mamma e sorella, molto “interessate” a fare il tifo per i loro super-eroi, siamo giunti alla partenza con qualche inquietudine di troppo e le solite domande di un figlio curioso: “Ma chi vincerà oggi? Me lo fai vedere (ndr. il vincitore)? Ma quanto manca alla partenza? Ma non ci sono keniani oggi? Perché non c’è tanta gente?”. Come qualche volta mi accade, ho dovuto improvvisare le risposte, ma il mio pensiero era alla gara. Per evitare di esagerare, mi sono allenato sia alla mattina, includendo un’uscita lenta, sia poco prima con un’ora di rulli in bici. Dopo aver salutato la sorellina, suggerendo alla mamma di trovarci in pista dopo trenta minuti, ci siamo avvicinati alla partenza accodandoci nelle ultime posizione, per evitare di disturbare i più rapidi e per non partire troppo velocemente.

Corri con la C.R.I.

Corri con la C.R.I.

La partenza e il primo chilometro. “Ma papà! Mi hai detto che dovevamo correre, non camminare!”. Nel 2016 non è facile gestire l’aspettativa dei propri figli. Certo è che l’idea era debuttare poco sopra i 5′ al km, sapendo che ci sarebbe stato un calo nella seconda parte di gara. Invece l’inizio è stato difficile, oltre 200 metri di cammino che non finivano mai, prima di iniziare veramente a correre, con un passo che si è rivelato più leggero, più felpato, e sicuramente più rapido di quanto previsto, nonostante il primo chilometro in salita. Immediatamente mi sono accorto che il bimbo era capace di correre naturalmente senza dover leggere mille libri di fisiologia della corsa.

Il secondo e terzo chilometro. Presa confidenza con la gara, iniziato qualche sorpasso, il piccolo ci prende gusto e decide di accelerare un po’. Non sapendo gestire oculatamente le proprie energie, inizia una serie di sorpassi senza precedenti: due podisti alle prime armi, quattro ragazze che chiacchierano, altre 5, 10, 20, 30 persone che correvano per il piacere di passare una serata in compagnia o per testare le proprie capacità podistiche. “Matteo, stai calmo, la corsa è lunga! Ma ce la fai?”. Ogni duecento metri era questo il refrain del genitore molto preoccupato per le sorti del proprio figlio. Ma i metri passavano, i sorpassi continuavano, e l’arrivo era sempre più vicino. Sebbene l’imprevisto fosse all’orizzonte.

Quarto e quinto chilometro. “Papà, possiamo rallentare un po’?”. Da qualche minuto ormai Matteo non aveva proferito parola, pochi erano stati i cenni della testa, ma avevo capito che la situazione era critica: zero chilometri settimanali di resistenza aerobica non aiutano chi vuole correre trenta minuti, ma confidavo sul DNA della mamma e sulla mente del podista amatore, per poter arrivare alla fine della corsa. E in effetti, fingendo di diminuire la cadenza, e con qualche parola d’incoraggiamento mia e di alcuni amici, ci siamo ritrovati sul lungo rettilineo in prossimità della pista d’atletica.

Corri con la C.R.I.Arrivo e giro di pista. Non conoscendo esattamente la distanza esatta, a metà della discesa ho voluto verificare i metri rimanenti, sfruttando le nuove funzionalità del Garmin fenix 3. Cosciente che mancassero soltanto tre quarti di giro di pista, ho convinto il piccolo semi-eroe ad aumentare velocità e passo di gara, sapendo che il passo di punta era ben al di sopra di quello medio: preso per mano poco prima dell’arrivo, abbiamo attraversato trionfalmente il traguardo, consci della bellissima gara corsa assieme. Ringraziamo i fotografi Antonini e l’amico Arturo Barbieri (quest’ultimo di Podisti.net) per le foto durante la corsa.

Post gara. “Ma siete già arrivati? E non non siamo riusciti nemmeno a farvi qualche foto? Non avevate detto trenta minuti?”. La mamma sembrava sconvolta per non aver assistito all’impresa del suo piccolo. “Ce n’est pas normal”, direbbe Lance Amstrong, ma in realtà la fisiologia di 33 kg per 1 metro e 45 centimetri e 6% di massa grassa facilitano notevolmente chi corre. Inoltre, lo sviluppo non ancora completo ha portato il piccolo Matteo a correre in maniera molto naturale e a completare la gara in 4’43” al km di media. Non male nemmeno per molti amatori, ma in linea con quanto descritto all’inizio dell’articolo.

Come in tutti gli eventi legati al podismo, basta davvero poco per essere felici. Anche se non so se ci sarà un bis, oggi abbiamo scritto una piccola pagina della storia del podismo di casa. Ma la leggenda narra che quando la piccola Silvia compirà 18 anni (Matteo ne avrà 22, io e mia moglie 56), con la famiglia viaggeremo fino in California a correre tutti assieme la non meglio identificata “Maratona della California” (i piccoli a volte trascurano i “dettagli”): chi non riuscirà a correrla sotto le tre ore sarà costretto a tornare in nave. Chissà se avremo ancora la voglia di raccontarla su questo sito?

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