Le nostre letture estive

Le nostre letture estive

Terza puntata dedicata ai libri (qui e qui le precedenti), ecco i tre libri che “Massi” Milani e io porteremo in vacanza (in realtà io l’ho già fatta, ma spero di riuscire a leggere ugualmente qualcosa ad agosto).

Inizia “Massi”…

C’è un famoso detto “dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei”. Non ci ho mai creduto, ma nonostante i lettori italiani siano diminuiti del 5% negli ultimi tre anni, che Mondadori abbia dovuto acquisire Rizzoli per avere un maggiore potere di vendita nei confronti di Amazon, forse la citazione di Mauriac è davvero ben pensata: sapendo cosa si legge, si può immediatamente determinare i principali interessi di chi legge. Anche se la citazione è molto famosa, nessuno si ricorda della seconda parte “ma ti conoscerei meglio se mi dicessi quello che rileggi”. Proprio per questo Gianmarco e il sottoscritto abbiamo deciso di includere anche libri “evergreen” che molto probabilmente rileggeremo sotto l’ombrellone. Parlo di “rilettura” perché entrambi siamo passati al Kindle che permette di leggere oltre 1.200 libri e quindi di rimandare la scelta all’ultimo minuto. Abbiamo limitato agli argomenti del sito (per esempio, non ho potuto citare il libro di Piketty sulla diseguaglianza economica: libro fantastico, ma se l’obiettivo è di correre più velocemente, forse non è molto utile. Tra l’altro non è forse un caso che il prezzo elettronico del più famoso libro economico degli ultimi tre anni sia inferiore del 37% rispetto a quello cartaceo. Qualche autore di libri di corsa dovrebbe imparare…). Nel seguito troverete quattro libri in italiano, un libro in francese, uno in inglese, oltre a due libri bonus (noi del marketing a causa del DNA non possiamo evitare promozioni) che gli autori degli articoli di TherunningPitt.com leggeranno durante l’estate. E voi cosa leggerete?

Nutrition de l'endurancePosizione numero 3: Nutrition de l’endurance, Fabrice Kuhn e Hugues Daniel
Finora non ho mai letto un libro di corsa in francese. Ma nella mia biblioteca personale questo libro di Kuhn e Daniel, entrambi medici e atleti, non poteva mancare: i due autori condividendo la loro esperienza e competenza nella nutrizione sportiva, spiegano come massimizzare le riserve di glicogeno prima di una gara e in generale suggeriscono come migliorare le proprie conoscenze di alimentazione. Considerato il miglior libro della scuola francese, il libro propone anche una “settimana tipica”, includendo sessanta ricette sane e gustose, oltre al piano d’alimentazione della settimana pre-gara, nonché suggerimenti su cosa mangiare dopo la gara. Sono infine indicate trenta bevande sportive che si possono preparare. Forse è un libro un po’ troppo tradizionale per i miei gusti: vedremo.

Natural runningPosizione numero 2: Natural Running, di Danny Abshire
Non sapevo che il fondatore delle scarpe da corsa Newton avesse scritto un libro sulla corsa naturale. Non che la cosa mi sorprenda, visto che le scarpe prodotte in Colorado sono “zero drop” e pensate per una corsa naturale. Danny analizza nel suo libro le principali tecniche naturali di corsa, e presenta un piano di transizione di otto settimane che, secondo l’autore, consentirà ai podisti di correre in maniera più efficiente (riducendo gli infortuni) ed eventualmente più velocemente. Per convincere i lettori, ma chi acquista il libro sarà sicuramente già convinto, Abshire specifica i principali infortuni derivanti da un modo “scorretto” di correre, e spiega come analizzare e identificare le proprie caratteristiche per poter intraprendere la via della corsa naturale. Molto curioso di leggerlo.

Nati per correrePosizione numero 1: Nati per correre, di Adharanand Finn
Non sempre la traduzione di un libro in inglese rispecchia quella in italiano: in questo caso la casa editrice ha voluto evocare il libro “Born to run”, ma avrebbe fatto meglio a tradurre in maniera fedele. Nati per correre è in effetti un viaggio in Kenia, e la traduzione italiana del libro “Correre con i Keniani” di Adharanand Finn, famoso giornalista e podista, merita uno spazio particolare nella mia libreria. Selezionato dalla William Hill Sports come libro dell’anno, vincitore del primo premio come miglior scrittore sportivo, Finn ha sicuramente fatto centro, ponendosi la domanda giusta: “Perché?”. Perché gli atleti keniani vincono le più importanti gare al mondo, dalle Olimpiadi alle grandi maratone cittadine? Che cosa li rende così veloci? Se partissimo noi, saremmo in grado di tenere il loro passo e vivere la loro vita? Finn decide di trasferirsi per sei mesi nel cuore del Kenya con l’obiettivo di allenarsi assieme ai più “famosi” keniani per carpirne i segreti. Finn ha mangiato il loro cibo, dormito nei loro campi d’allenamento, ha intervistato i loro allenatori, e ha mandato i suoi figli nelle loro scuole. Riuscirà il nostro eroe Finn a superare sé stesso, migliorando i suoi record nei 10.000 metri, nella mezza e nella maratona? Dovrete aspettare l’epilogo dell’ultimo capitolo: io non vedo l’ora di rileggerlo in spiaggia (per chi lo avesse già letto, Finn l’anno scorso ha anche fatto un viaggio in Giappone, The way of the Runner).
Nel dubbio, mi sono portato altri due libri, legati da due fili conduttori: il doping e il ciclismo. La corsa segreta: la storia di Tyler Hamilton e Bestie da vittoria di Danilo Di Luca. Uno è un libro di qualche anno fa (settembre 2012), l’altro molto recente (aprile 2016), scritti da due ottimi ciclisti, due libri confessione, un oro olimpico, tante maglie rosa e gialle conquistate. Entrambi raccontano l’epoca più buia dello sport, un’epoca segnata dall’uso e dall’abuso di sostanze e pratiche barbare. Libri molto interessanti, con qualche deriva giustificatoria di troppo, senza dimenticare che il primo è stato giudicato il miglior libro sportivo del 2012.

… concludo io…

Poco tempo per leggere negli ultimi mesi, però questi sono i primi libri della lista tra quelli in attesa di essere letti. C’entrano relativamente con la corsa, trattano comunque argomenti che mi appassionano:

– la storia di Star Wars, dalla nascita all’affermazione di un fenomeno commerciale e sociale senza eguali;
– la vita di Michael Jordan, forse la biografia più completa del miglior giocatore di basket della storia;
– oltre i falsi miti relativi ad alimentazione “naturale” e OGM, trattati dall’ottimo Dario Bressanini (consiglio di fare un giro sul suo blog, Scienza in cucina).

Cliccate sulle copertine per le descrizioni complete…

Come Star Wars ha conquistato l'universo Michael Jordan, la vita Contro natura

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