Don’t try this at home: dalla pista (1.500 m) alla montagna (Sappada Hard Half Marathon)…

Gambe nel ghiaccio (torrente di montagna)

Altimetria "Sappada Hard Half Marathon"… in ventidue giorni, con i primi undici passati a recuperare (tre allenamenti di corsa, tre sedute in palestra, in mezzo il concerto dei “The Chemical Brothers” seguito dalle transenne, a un metro dalle casse… e qualche “combo” di birra e pizza ad appesantire il tutto!).

Nessuna preparazione studiata a tavolino, niente di “scientifico”: semplicemente fare chilometri per ritrovare un minimo di autonomia e soprattutto economia di corsa. Praticamente nove giorni per preparare una mezza con 600 metri di dislivello (qui), sfruttando il periodo di ferie per correre ogni giorno lungo il percorso di gara. Sono oltre dieci anni che veniamo più volte durante l’estate a Sappada, e forse per la prima volta il clima è veramente “estivo”: sole, caldo (15° alle 7:00, 19° alle 9:00), insomma si corre in tenuta estiva e si suda parecchio, ma per fortuna niente a che vedere con le temperature di questi giorni in città!

Prima seduta venerdì scorso, quasi 21 km totali con parte del tratto più impegnativo (qui la prima parte, qui la seconda). Pensavo il peggio fosse nella salita su asfalto da Borgata Cima ai Piani del Cristo (diversi tornanti oltre il 20%), ma mi sbagliavo: molto peggio la parte successiva, con un paio di salite e soprattutto due lunghe discese su sterrato (tratti oltre il 30%!), con due curve a gomito che se sbagli… ti fai un volo nel bosco! Se fino a venerdì ero convinto di correre con scarpe da asfalto, dopo aver provato la discesa sono convinto di correre con scarpe da trail (comunque superleggere): meglio perdere qualche secondo nelle parti su asfalto (circa il 50% del percorso) per avere un minimo di grip in quelle discese, anche perché sono dopo il 15° km…

Nel pomeriggio di venerdì una sgambata di 6,5 km con Valentina, sabato altri 20 km principalmente su sterrato (qui), domenica 15 km con un po’ di qualità dentro (qui), lunedì 16 km di recupero (qui) chiacchierando amabilmente con un altro triestino spesso a Sappada, stamattina ultimo allenamento duro con 18 km totali tutti su asfalto con vari cambi di ritmo e dislivello totale di 500 metri (qui). Quasi 100 km in cinque giorni… non male calcolando che erano oltre due mesi che non arrivavo a 70 km settimanali!

Gambe nel ghiaccio (torrente di montagna)

Gambe nel ghiaccio (torrente di montagna)

Da giovedì si scarica per bene, domenica l’obiettivo principale sarà divertirsi e soprattutto… NON ammazzarsi in discesa!

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