“Maratonina Città di Busto Arsizio 2014”, la gara GIUSTA nel momento SBAGLIATO!

Latte versato

Latte versatoUn vero peccato!!!

Normalmente non sono uno che perde troppo tempo a piangere sul latte versato o a recriminare su eventi appena passati, ma in questo caso qualche pensierino in più l’ho fatto…
Primo perché il percorso è VERAMENTE veloce, assolutamente da personale sulla distanza: un unico piccolo cavalcavia, per il resto gara completamente in piano con poche curve, peraltro tutte abbastanza ampie. Secondo perché chi ha vinto l’ha fatto con un tempo ampiamente alla mia portata (1h12’13”), semplicemente ripensando ai tempi fatti quest’anno alla “Maratonina di Trieste 2014″ (1h12’18” a maggio, qui) e alla “Mezza di Aurisina 2014″ (1h14’37” a ottobre, qui), entrambe su percorsi ben più impegnativi e con temperature meno favorevoli. L’ennesima conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la corsa non regala niente: per andare al massimo delle proprie possibilità, tutto deve girare bene, anche e soprattutto nelle ultime settimane pre-gara. Purtroppo l’aver “rallentato” la preparazione a causa della contrattura di tre settimane fa (qui) qualcosa mi ha tolto, non tanto a livello “ritmo”, quanto probabilmente a livello “tenuta”, avendo corso in allenamento sempre abbastanza velocemente ma per pochi chilometri totali, sia nella singola seduta (18 e 16 km le due sedute più lunghe) che nel totale settimanale (71 km tre settimane fa, 56 km due settimane fa).

Le sensazioni iniziali erano molto buone. Gambe riposate e molto reattive durante gli allunghi (col senno di poi, pure troppo!) prima della partenza, con la voglia di correre forte, quindi anche la giusta consapevolezza di dover e voler soffrire fino in fondo.
Nonostante i quasi duemila iscritti non ho problemi a partire davanti. Non essendoci top runner ma solo tapascioni_meno_lenti come me, decido di mettermi in coda al gruppo di testa. Inizialmente siamo una decina, ma dopo i primi passaggi molto veloci (sotto i 3’15” il primo mille, sotto i 3’20” il secondo) rimaniamo in sette. Sento di correre molto in spinta (troppo, per una mezza maratona, col senno di poi…), ma mi stupisco della poca fatica organica che percepisco, che sia un buon segno? Il passaggio al 5° km intorno ai 16’30” (media sotto ai 3’20” al km) da un lato mi carica, dall’altro mi preoccupa (proiezione finale sotto l’ora e dieci minuti… impensabile nelle condizioni attuali), quindi decido di abbandonare il gruppo e di rallentare. I chilometri successivi li chiudo molto in controllo, tanto che al passaggio dei 10 km in 35′ sono molto fiducioso di finire la gara in progressione. Da lì però inizio a rallentare parecchio, quasi senza accorgermene: mi sembra di riprendere a spingere, in realtà mantengo lo stesso ritmo. Chilometro dopo chilometro sono sempre più lento e sempre più demotivato. Anche quelli davanti rallentano, quindi resto sempre in contatto visivo con chi mi precede. Il problema è che non mi scatta la scintilla agonistica per andare a prendere quelli davanti, e anche gli ultimi chilometri mi servono solo per arrivare al traguardo senza soffrire troppo. Concludo in 1h16’19” all’undicesimo posto (4° di categoria M35), con i secondi 11 km chiusi a 3’42” di media (un mese fa ne ho corsi 33 più velocemente alla “Maratona d’Italia”, qui!).
Anche se la contrattura si è fatta sentire verso il 18° km, la mia gara era già finita da un pezzo, quindi non ci sono giustificazioni che tengano. Forse non era giornata, sicuramente sono partito troppo forte, però l’arrendevolezza in gara non va mai bene.

Qui la classifica completa. Non ho usato il GPS in gara, inspiegabilmente il “TomTom Multi-Sport Cardio” (qui) non riusciva a prendere i satelliti nemmeno dopo dieci minuti fermo nello stesso posto, mai successa una cosa del genere…

Ora restano tre settimane prima della maratona di Firenze. Inutile fasciarsi la testa prima del previsto. Vedrò come andranno i prossimi dodici giorni (obiettivo primario: risolvere definitivamente il problema della contrattura!), se in salute mi presenterò comunque al via cercando di dare il massimo per quella giornata, il tempo finale è un dettaglio secondario…

Comunque, mi rimane un bel fine settimana. Sono finalmente riuscito a passare qualche ora assieme all’amico Massi, davanti a una spettacolare grigliata di pesce post-gara.
Per concludere: gara già messa a calendario per il 2015!

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