Nike Air Zoom Pegasus 31, le mie prime Pegasus

Nike Air Zoom Pegasus 31

Nike Air Zoom Pegasus 31Ammetto di non aver mai avuto granché feeling con le “Pegasus”, uno dei modelli più longevi nella storia delle calzature sportive, non solo da running (TRENTUNESIMA versione!).
Le ho sempre trovate troppo rigide e secche in confronto alle “Vomero” (qui purtroppo la fine della nostra “storia d’amore”) prima, troppo ingombranti rispetto alle “Flyknit Lunar” (qui e qui la versione “1”, qui la versione “2”) dopo. Provate spesso, ma mai acquistate o utilizzate…

Partivo quindi sicuramente prevenuto e abbastanza scettico, anche se la descrizione della scarpa nei dettagli e le novità introdotte (ammortizzazione più reattiva, profilo ribassato, minor peso e differenziale di 10 mm) qualche curiosità in più me la facevano.
Ovviamente mi sono dovuto ricredere! Sono COMPLETAMENTE diverse dai modelli precedenti. Lo si nota soprattutto nell’avanpiede, ora molto più stretto e avvolgente, nella reattività del sistema Zoom e nella calzata: si sentono decisamente meno ai piedi (certo, niente a che vedere con le “Flyknit Lunar”, ma lì parliamo quasi di una calza con la suola o “calzascarpa”!).

Le uso per le corse lente e i lunghi, anche se questa estate un paio di volte mi è capitato di farci dei mille un po’ più spinti: anche sotto i 3’30” fanno il loro lavoro. Certo, non sono il modello ideale per determinati ritmi, ma sicuramente non si oppongono.

Anche a livello durata, sembrano più resistenti rispetto a “Vomero” e “Flyknit Lunar”: sono oltre i 500 km e sembrano perfette, anche sulla suola…

In conclusione, una scarpa d’allenamento perfetta per tutti, ma che va bene anche in gara per chi va un po’ più piano o cerca la comodità anche durante la competizione, specie se lunga!

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