La differenza tra Sport e… giuoco (del calcio)!

Calcio

CalcioSiamo nel bel mezzo dei Mondiali di calcio in Brasile, ovviamente le partite dell’Italia sembrano la cosa più importante per gran parte della popolazione. Peggio ancora i mass media, che non fanno altro che parlare dell’argomento, commentando a destra e a manca senza magari avere grosse competenze in merito.

Attenzione! Non si tratta di uno sfogo, della serie “il mio sport è più bello”: sicuramente una partita di calcio alla TV è più interessante rispetto a (per esempio) una maratona, dove normalmente le poche emozioni si concentrano nel finale. La mia è una banale considerazione, anche alla luce dei dati ufficiali che arrivano da chi di calcio ci vive.

A sentire gli “esperti”, i calciatori di questo mondiale sono degli eroi: giocano in condizioni proibitive, tanto da invocare a gran voce l’istituzione del time out per permettere a tutti di rifiatare e di idratarsi. Effettivamente, a leggere i dettagli, la persona sedentaria, che non ha mai fatto sport in vita sua e che trova faticosa una rampa di scale, potrebbe essere d’accordo! Parliamo di due tempi da 45′ (qualcosina di più con i minuti di recupero) a temperature intorno ai 30° con un alto tasso d’umidità (non sempre a dire il vero).

Ma andiamo in profondità: la Germania ha corso più di tutti al debutto, ben 111 km. Dividiamo per dieci (il portiere avrà corso poche decine di metri), vengono fuori 11 km di media a giocatore. 11 km in 96′ (tenendo conto dei recuperi)? Sono quasi 9′ al km!!! Praticamente una passeggiata (a 6,5 km/h è impossibile correre!).
OK, chi corre sa benissimo che tra fare 10 km in 40′ alternando 1 km a 3′ al km a 1 km a 5′ al km e 10 km in 40′ costantemente a 4′ al km c’è una bella differenza: il consumo alla fine è uguale (sempre 10 km sono), ma l’impegno muscolare e il carburante utilizzato rendono la prima seduta decisamente più impegnativa. Quindi anche il calciatore, che alterna scatti di pochi metri a momenti dove cammina o sta fermo, sicuramente fa più fatica rispetto a una camminata di 95′ a 9′ al km… però…

Giocare a quelle temperature non lo vedo come niente di “mostruoso” o di assolutamente pericoloso! Per esempio, se guardo una delle mie poche gare fatte con il cardiofrequenzimentro, nell’agosto del 2010 ho corso una mezza maratona (qui) con oltre 30° e alta umidità, in 1h13’48” (3’30” al km), a 172 bpm medi (oltre il 90% della mia FCmax di quel tempo). Senza time out e senza bere granché. E sono sopravvissuto!!! E come me, altre migliaia di persone, anche meno in forma e meno allenate.

Il confronto risulta ancora più impari con altri sport di endurance, quali per esempio il triathlon, soprattutto nelle distanze lunghe: è normale in un IronMan estivo trovare temperature ben peggiori, e non dimentichiamo che sono 3,8 km di nuoto, 180 km di bici (senza scia!) e 42,195 km di corsa (che i primi percorrono a 3’50” al km o spesso anche più velocemente!). Anche qui senza time out eh…

Per non parlare dei fisici di alcuni calciatori, a dir poco imbarazzanti se confrontati a persone normali in buona forma, poco più che sedentarie. Ricordo anni fa di aver letto i risultati dei test di corsa prolungata sostenuti, a fine preparazione atletica, dalla Juventus: parliamo di tempi buoni per podisti ultrasessantenni, e nemmeno troppo allenati!

Ma torniamo ad altri sport di squadra, per esempio il rugby: mai visto le scene patetiche dei calciatori-simulatori, che anche senza contatto cadono a terra morti…

Quindi non chiamatelo sport: “giuoco” va più che bene… anzi forse è pure troppo!

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