Nike Flyknit Lunar2, come migliorare ancora

Nike Flyknit Lunar2

Nike Flyknit Lunar2Rispetto alla prima versione (qui la recensione completa), la Nike ha tolto il “+” (non solo dal nome eh, manca proprio il buco per inserire il ricevitore Nike+…) ma è riuscita a migliorare ulteriormente una scarpa già praticamente perfetta!

La sorella maggiore l’avevo definita “scarpa jolly”, sensazione confermata anche in questa riedizione: ammortizzazione e comodità da neutra da allenamento (la vecchia categoria A3), reattività da intermedia (A2), leggerezza e tomaia da superleggera (A1). Dove l’hanno migliorata quindi? In due caratteristiche, anzi tre:

1) linguetta: ora è cucita alla tomaia, per rendere la calzata ancora più avvolgente, quindi non rischia di spostarsi durante la corsa (a me sinceramente non era mai successo nemmeno con la versione “1”);
2) tomaia flyknit: sensazione di maggiore morbidezza;
3) suola: più reattiva e forse con un profilo più basso, lo si percepisce nei cambi di direzione.

Come peso, il mio numero 10,5 US segna 266 grammi, 2 grammi in più delle “1”, che però sono misura 11 US. Non mi si è ristretto il piede, semplicemente il 10,5 Nike mi è particolarmente giusto, l’11 leggermente comodo (mi ci vorrebbe quindi un 10,75…), ma la tomaia è talmente morbida che va benissimo anche così! Anche perché c’è sempre la possibilità di personalizzarla ulteriormente col “trucchetto” del ferro da stiro (qui, va bene anche un normale asciugacapelli…).

Se la durata sarà simile al modello precedente, come scarpa d’allenamento nella mia personalissima classifica (31 paia tra A2 e A3 in quasi otto anni…), questa va direttamente al primo posto!

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