“Wörthersee Halbmarathon 2013”, fine delle vacanze podistiche

Mini Me

Mini Me

Ed ecco… il Mini Me!

Sul calendario l’avevo segnata come spartiacque tra la fine del periodo di ripresa dopo lo scarico di luglio e l’inizio della VERA preparazione per la Turin Marathon 2013 (esattamente tra dodici settimane e mezza).
E così è stato. Interpretata più come “garAllenamento” all’interno di una mini vacanza (quattro giorni sul lago) che come Gara con intorno una mini vacanza, non so se mi spiego… l’approccio mentale e le priorità sono nettamente diverse!

Di positivo c’è che nonostante tutto (“tutto”: tre giorni di alimentazione austriaca nettamente al di fuori dai miei standard quotidiani e il giorno prima della corsa un bel po’ di sole preso sia al mattino al lago che al pomeriggio al villaggio maratona), la gara è andata “bene”. “Bene” soprattutto per come mi sentivo domenica mattina appena sceso dal letto: avrei messo la firma per finire sotto l’ora e venti! Ero talmente stanco, che anche lo stretching in camera mi risultava faticoso…
Il tutto confermato dalle sensazioni nei primi metri del riscaldamento, veramente orrende: “Queste NON sono le mie gambe!” la frase che mi risuonava in testa, seguita immediatamente da “Ridatemi i miei piedi!!!”.

Conscio della situazione (per mettere le mani i piedi avanti, ho corso con le scarpe da allenamento, le Nike Flyknit Lunar1+ iD), prima della partenza ho stilato una classifica mentale con le priorità della giornata:
1) arrivare in fondo (c’era sempre la possibilità di fermarsi al 9° km in prossimità dell’albergo, eravamo a Portschach, più o  meno a metà tra la partenza di Velden e l’arrivo…);
2) soffrire il meno possibile, visto anche il caldo e il percorso completamente sotto il sole;
3) cercare di correre regolare, per non rischiare un finale da “raschiamento del fondo del barile”.

Tutti e tre i punti sono stati portati a casa meglio del previsto: tempo finale di 1h16’58” (3’39” al km) con 164 bpm medi (tre anni fa, nel pieno della preparazione per la “Berlin Marathon 2010″ da correre cinque settimane dopo, avevo concluso in 1h13’50” ma con bpm medi a 174) e una condotta di gara regolare, tenendo conto del percorso parecchio ondulato (18’07”, 18’09”, 18’30”, 18’30” i rilevamenti ogni 5 km, 3’42” gli ultimi 1.097 metri), con un solo sorpasso subito ma svariati sorpassi effettuati.
Quindi sorriso sulle labbra e voglia di cominciare a fare sul serio negli allenamenti. Nelle ultime settimane non avevo mai trovato continuità, nonostante le uscite di corsa quotidiane: troppo caldo per riuscire a fare qualcosa d’impegnativo e troppi fine settimana “festaioli” a influenzare gli allenamenti successivi.

Arrivo

All’arrivo con la medaglia e… la banana!

Tornando ai quattro giorni trascorsi, il bilancio è assolutamente positivo: giovedì pomeriggio al lago a correre dietro ad Arianna, instancabile tra scivoli acquatici e macchine galleggianti in balia della corrente, venerdì un vero tour de force tra Minimundus (centinaia di riproduzioni rigorosamente in scala 1:25, divertente per i bambini e utile per saggiare le conoscenze degli adulti), rettilario, giretto in centro a Klagenfurt con pranzo alla storica birreria Zum Augustin, ritiro pettorali e pacco gara e giretto al villaggio maratona “Running City”, con vari stand e gadget ma soprattutto tanti giochi per bambini. C’è poco da fare, in Austria per i bambini e le famiglie sono avanti anni luce rispetto a noi!
Sabato mattina trascorso al lago cercando di digerire quanto avevo mangiato venerdì, pomeriggio nuovamente al villaggio maratona per la “gara” di Arianna. L’ho iscritta alla “Bambinisprint” per nanetti dai 3 ai 5 anni (200 metri da correre da soli o accompagnati), in fase d’iscrizione chiedevano la squadra… ovviamente “The Running Pitt”! Per l’occasione, ha sfoggiato la mia stessa divisa da gara, un perfetto “Mini Me” (solo per chi ha visto il secondo o il terzo “Austin Power”…), ma con i capelli. Qui la “classifica” in rigoroso ordine alfabetico (ah ah ah, c’è anche il nome della squadra!). Accompagnata da Valentina, per l’occasione in perfetta tenuta da podista, alla domanda “Arianna, cosa ti è piaciuto di più della gara?”, risposta quasi scontata: non la corsa, non la medaglia, semplicemente “La banana!” del ristoro finale!

Salto con gli sci

Simulazione di salto con gli sci, due EROI per aver passato non so quante ore così…

Sicuramente un’esperienza da rifare, il lago e i dintorni sono molto belli e la manifestazione è veramente curata e ben organizzata, con diverse possibilità di partecipazione anche a gare di contorno già a partire dal venerdì sera: si pagano per l’iscrizione molto più volentieri questi 37 euro che i 15 o 20 euro richiesti da alcune manifestazioni locali…

Qui il GPS della mia gara, qui la classifica completa (34° assoluto, 4° M35).

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