“Campionato Regionale Individuale Master 5.000 in pista 2013”, PB sfiorato nonostante “Ade”… e ho quasi visto Caronte!

Campionato Regionale Individuale Master 5.000 metri in pista 2013

Campionato Regionale Individuale Master 5.000 metri in pista 2013Per una volta, le previsioni meteo (vedi qui) ci hanno preso in pieno: alle 11:00 c’erano più o meno 28° all’ombra con una percentuale d’umidità sopra il 70%, praticamente una temperatura percepita di oltre 30°. Già durante il riscaldamento si avvertiva una certa difficoltà a respirare. Gli organizzatori hanno addirittura predisposto le spugne, utilizzate solo prima di partire per cercare un po’ di refrigerio.

Ci fanno partire un po’ in ritardo (11:13, poi mi devono spiegare perché non fare i 5.000 alle 9:30, per esempio posticipando gli 800). La lepre si mette davanti, poi l’atleta che arriverà secondo, io subito dietro. Proseguiamo regolari per tre giri (3’09” il primo mille), ma il caldo si fa già sentire: non avevo mai sentito la bocca completamente secca dopo così poco tempo! Veramente una bruttissima sensazione…

Ai 1.400 metri passo l’atleta che mi precedeva e mi attacco alla lepre. Regolare anche il secondo mille (3’09”). A sei giri dalla fine la lepre si ferma (confermo che si fa veramente meno fatica a correre dietro, anche solo psicologica!) e proseguo da solo.
Provo ad aumentare un giro, ma pago leggermente il giro dopo (3’11’ il terzo mille, 9’30” ai 3.000). Quarto mille nuovamente in 3’11”, provo ad aumentare gradualmente, arrivo all’ultimo giro, butto un occhio al display e vedo che posso ancora fare il personale (15’45”), quindi mi gioco il tutto per tutto, ultima curva e… provo una sorta di sprint contro me stesso, ma forse sono partito troppo presto: arriva l’acido l’attico a metà rettilineo finale e gli ultimi 25 metri li faccio praticamente camminando come Pinocchio!

15’50” il crono finale (3’09” l’ultimo mille), a 5” dal personale di due anni fa, ma con un clima nettamente peggiore. Difficoltà confermate anche dai tempi degli altri: il 2° classificato ha concluso in 16’23” (l’anno scorso in 15’54”), il 3° in 16’36” (l’anno scorso in 16’19”). Non è ufficialmente il personal best, ma come prestazione vale sicuramente più del 15’45” corso con 15° di meno!

Ora sei giorni di transizione con un unico richiamo a metà settimana e poi sabato pomeriggio (spero più verso sera!) il primo 3.000 (qui quello dell’anno scorso). Proverò a “sparare” il tempo, anche a costo di rischiare lo scoppio. Cinque giorni dopo invece sarà gara combattuta, sperando di trovare qualche treno tra 8’40” e 8’50” (qui l’8’52” dell’anno scorso).

Qui il GPS della gara, qui la classifica dei Master, qui quella degli Amatori (hanno corso in batteria con noi).

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