Perché in inverno siamo più “grassi” che d’estate?



Da qualche mese mi stanno scrivendo in tanti, lamentandosi del fatto che d’inverno mettono su qualche chilo, preoccupati soprattutto perché questo accade nonostante l’alimentazione e l’allenamento rimangano più o meno costanti tutto l’anno.
Stiamo ovviamente parlando di persone in forma, quindi anche la variazione di uno o due chili (sarebbe meglio dire di tot percentuale di grasso) si vede a occhio nudo.
 
Intanto, grazie per la fiducia! Provo a rispondere anche se NON sono un esperto del settore, semplicemente l’argomento (alimentazione) m’interessa e… quando una cosa mi piace, cerco di approfondirne la conoscenza il più possibile (qui tutti i post sull’argomento).
 
La risposta comunque è molto semplice: è assolutamente NORMALE per un individuo SANO una variazione di peso (sarebbe meglio dire di composizione corporea) in funzione delle stagioni: un po’ più “grasso”  in inverno, di meno in primavera, poco d’estate, poi si riprende ad accumulare in autunno.
 
Non bisogna infatti dimenticare che il grasso ha anche una funzione isolante: soprattutto d’inverno, con gli allenamenti al freddo, quello sottocutaneo viene preservato come “barriera”.
D’estate invece avviene il contrario, in quanto la sua presenza sottopelle è addirittura controproducente per la dispersione termica, trasformandosi in un vero e proprio ostacolo alla sudorazione e quindi alla termoregolazione!
 
Quindi ricapitolando, a parità di tipologia d’allenamento:
 
– in inverno, il grasso che il corpo utilizzerà a scopi energetici verrà prelevato da altri distretti, lasciando quello sottocutaneo il più possibile al suo posto;
 
– d’estate, il primo grasso che il corpo utilizzerà a scopi energetici verrà prelevato da quello sottocutaneo, e una volta ridotto quello, si passerà agli altri distretti.
 
 
Se poi la “tartaruga” non si fa vedere neanche d’estate… beh allora il vostro problema è un altro!!!
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