Velocità!



Mercoledì ore 6 AM, pista deserta…

Settimana spesa alla ricerca di velocità (e quindi sofferenza!).

Dopo la gara di 5,2 km di domenica scorsa, lunedì ho svolto una corsetta di recupero, martedì una corsa lenta in progressione (abbastanza forte nel finale), poi ben tre sedute in pista in cinque giorni (mercoledì mattina, venerdì pomeriggio e domenica mattina, inframezzate da due sedute di corsa di recupero a sensazione (giovedì e sabato mattina).
Il tutto per il 3.000 in pista di sabato 23 giugno (Trofeo Val Rosandra).

Ecco le tre sedute (precedute sempre da almeno mezz’ora di riscaldamento e seguite da una decina di minuti di defaticamento prima di entrare in doccia):
mercoledì 13 giugno: 3 x 1 km (2’55”, 2’58” e 2’56”) Rec. 2’20” camminando, 3′ fermo, 3 x 400 m (1’06”, 1’07”, 1’08”) Rec. 2’20” da fermo, 3′ fermo, 4 x 200 m (tutti in 32” con le chiodate) Rec. 1’30” da fermo.
Molto bene nei 1.000, parecchia fatica nei 400, alla frutta nei 200.
Comunque sono 5 km abbondantemente sotto i 3′ al km.
venerdì 15 giugno: 2 km (5’59”), 3′ fermo, 1 km (3’01”), 3′ fermo, 500 m (1’24” con le chiodate), 3′ fermo, 2 x 200 m (entrambi in 31” con le chiodate) Rec. 1’30” fermo.
Non sono abituato a correre al pomeriggio, se poi ci sono 30° (ma anche di più sotto il sole)… Già durante il riscaldamento mi sentivo stanco!
I 2.000 molto bene, nel 1.000 volevo mollare a metà (mi son ripreso aumentando l’ultimo giro), nei 500 ho raschiato il fondo, nei 200 diventavo un pezzo di legno gli ultimi 50 metri.
Altri 3,9 km sotto i 3′, ma soprattutto 2 km di fila iniziali… buon segno!
domenica 17 giugno: 1 km (2’53”) 4′ fermo, 4 x 500 m (1’23”/1’24” con le chiodate) Rec. 2′ camminando.
Sentivo ancora le gambe imballate, alla fine sono andato meglio del previsto, soprattutto nel 1.000 iniziale!
Totale 3 km sotto i 2’50”.
Il più è fatto (per le altre sedute “veloci”, alla fine di questo post ci sono tutti i link), farò un ultimo richiamo mercoledì mattina (sempre in pista, ma senza esagerare!), poi vedremo cosa dirà il cronometro sabato pomeriggio.
Birra pagata a chi indovina il tempo finale… o almeno si avvicina di più!
Certo, molto dipenderà dal clima (ultima batteria, si spera il più tardi possibile, anche se temo intorno alle 16:30), da eventuali “treni” (nel 2010 e nel 2011 rispettivamente 9’07” e 9’12” con gara solitaria dal primo all’ultimo metro, ma “Pitt versione 2012” è un’altra cosa…) e dalla forma del momento, anche psicologica (si chiama “voglia di soffrire”)!Visti gli ultimi allenamenti, secondo me la domanda giusta, relativamente al crono finale, non è “Vediamo SE…”, ma “Vediamo QUANTO…”!

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