Trofeo Vidussi 2012… 3 vittorie su 3 gare… London Marathon 2013!



Tra undici mesi esatti!
Ieri contava solo vincere: niente calcoli, niente tempi, nessuna tattica (quella in realtà c’era, vedi ultima frase del post precedente).Le prime tre prove del “Trofeo Provincia di Trieste 2012” valevano come classifica speciale: l’atleta con i migliori piazzamenti nella categoria maschile o femminile si aggiudicava volo, soggiorno e pettorale per la “London Marathon 2013” (21 aprile 2013)!

Praticamente una lotta a distanza uomo-donna, con la possibilità d’inserimenti in classifica “a sorpresa”.

Avendo vinto le prime due prove (qui il resoconto della prima, qui quello della seconda), mi bastava vincere anche la terza per essere sicuro del premio: la mia “avversaria” infatti aveva vinto la prima prova, ma era arrivata seconda in quella successiva. Purtroppo il regolamento del premio non prevedeva un’iscrizione iniziale per questa speciale classifica, quindi ci potevano essere anche “sorprese” dell’ultimo minuto, con atleti che partecipando a una sola prova andavano magari a stravolgere la classifica finale della stessa.

Nei giorni scorsi, vari articoli sul quotidiano locale e su Internet mi davano già favorito (due esempi qui e qui), normalmente non sono né scaramentico né superstizioso, ma stavolta ho veramente incrociato tutto l’incrociabile!!!

LA GARA

Continua il meteo “pazzerello”: settimana scorsa un sabato con quasi 30° e una domenica mattina con 8°, pioggia e raffiche di Bora oltre 100 km/h, questa con il sabato “fresco” (ho corso al mattino con maniche lunghe e smanicato) e la domenica con sole e temperatura oltre 20°. Cercare riparo all’ombra in attesa del via NON è un buon segno…

Allo sparo, mi metto davanti per staccare subito più atleti possibile, e grazie anche alla discesa, passo al 2° km agevolmente in 6’08”. Resiste solo il mio compagno di squadra Simone, fresco di personale in maratonina (poco sopra 1h11′ alla Bavisela, due settimane fa). Un po’ prima del 3° km però, inizio a prendere un po’ di vantaggio, tanto che al giro di boa dei 5 km sono davanti di una quarantina di metri, che poco alla volta diventano cento/centocinquanta (non mi volto mai, ma vari podisti in senso contrario mi danno le distanze). Dal 7° km la gara diventa veramente dura, inizio a sentire tanto caldo e il percorso con vari saliscendi (da qui prevalentemente in salita) non aiuta a mantenere un ritmo regolare.
Salita finale, scollino, vedo in lontananza il traguardo, ormai è fatta! Inizio quindi a studiare come festeggiare… aeroplano o “L” “O” fatto con le mani? Opto per la seconda opzione, riuscendo addirittura a riflettere (sotto i 3’20” al km non è proprio semplicissimo) sul fatto che, per le foto, la “L” deve esser fatta con la mano destra!

Tempo finale un po’ più alto del previsto (sicuramente dovuto al primo vero caldo), ma stavolta non era importante… 

Qui il GPS della gara, qui la classifica completa.

GRANDE soddisfazione per la vittoria e per il premio, ma soprattutto per come l’ho vinto: in tutte e tre le gare (12,3 km la prima, 8,2 km la seconda, 10,1 km la terza) sono stato davanti dal primo all’ultimo metro, quindi oltre trenta chilometri in fuga senza mai fare calcoli o altro… stavolta lasciatemelo dire… PREMIO MERITATO!!!

Ho usato anche in questa occasione le “Karhu Racer Fulcrum Ride Signature Edition” (vedi qui e qui) e le polpaccere “Compressport R2” (vedi qui e qui), due gare, due vittorie… cosa aggiungere?

Concludo con due foto: mi ero preparato psicologicamente a finire la gara così…

Il fortissimo Dathan Ritzenhein

… per fortuna ho finito così…

Si vedono la “L” e la “O”?
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